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1) Dizion. 5° Ed. .
INEBRIATO e INEBBRIATO.
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INEBRIATO e INEBBRIATO.
Definiz: Partic. pass. di Inebriare e Inebbriare. –
Esempio: Nov. ant. C. 23: Tenne il pane sopra il vasello, e ricevea lo fumo che n'uscia; ed inebriato il pane del fumo che n'uscia del mangiare, e quegli lo mordea.
Esempio: Manz. Poes. 830: Come un forte inebbriato Il Signor si risvegliò.
Definiz: § I. In forma d'Add. Che è in istato d'ebrietà, Divenuto ebbro. –
Esempio: Med. L. Op. 3, 84: Questo è quel Noè santo, Che 'l vin dell'uva prieme; Inebriato tanto, Sta scoperto, e non teme.
Definiz: § II. Figuratam. –
Esempio: S. Cater. Lett. 1, 95: L'anima mia inebriata del Sangue di Cristo, perde il proprio sentimento di sè, privato dell'amore sensitivo, ec.
Definiz: § III. E pur figuratam., vale Vivamente commosso d'alcuna passione, o Fortemente compreso di piacere, di voluttà, e simili. –
Esempio: Fiorett. S. Franc. 184: Che 'l grado della contemplazione sia.... suspensione di mente inebriata in nella contemplazione.
Esempio: Cavalc. Esp. Simb. 2, 17: Quelli, ch'è bene acceso e inebriato di gusto di carità, ad ogni buona opera è leggieri e allegro.
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 467: Alla mente, che per lo furore è inebriata, ogni cosa diritta, che detta gli è, perversa gli pare.
Esempio: Panzier. Tratt. 11: L'anima s'intende d'amore inebriata.
Definiz: § IV. Detto di occhi, vale Acceso come di chi è ebbro. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 18, 117: Essi, vedendo il Re che di veneno Avea le luci inebriate e rosse,... S'avean le lance fatte dar con fretta.