Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 1° Ed. .
NIDIO, e NIDO
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NIDIO, e NIDO.
Definiz: Quel picciol covacciolo di diverse materie, fatto dagli uccelli, per covarvi dentro le loro uova, e allevarvi i figliuoli. Latin. nidus.
Esempio: G. V. 5. 29. 2. Per gufi, che nelle bocche di quelle trombe fecero nido, si stopparo i detti artifici.
Esempio: Cr. 9. 86. 6. E, poichè son nati i polli, si deono da ciascun nidio torre.
Esempio: Dan. Inf. c. 13. Quivi le brutte arpiè lor nidio fanno.
Definiz: ¶ Per metaf. luogo, e stanza, dove posarsi. Lat. domicilium, nidamentum.
Esempio: Dan. Purg. c. 20. Pria che Latona in lei facesse il nido.
Esempio: Petr. Son. 23. Delle chiavi, e del manto al nido torna.
Definiz: ¶ In proverbio. Nidio fatto gazza morta. Vale, che in questo Mondo, tosto, che uno ci s'e bene accomodato, si muore. Lat. cretenses sacrum. Flos. 264.
Definiz: Ed Esser di nidio, il diciamo, per essere astuto, o malvagio. Lat. vaferrimum esse.