1)
Dizion. 2° Ed. .
NIDIO, eNIDO
Apri Voce completa
pag.543
Vedi le altre Edizioni del Vocabolario |
|
|
|
NIDIO, eNIDO.
Definiz: | Quel picciol covacciolo di diverse materie, fatto dagli uccelli, per covarvi dentro le loro uova, e allevarvi i
figliuoli. L. nidus. |
Esempio: | G. V. 5. 29. 2. Per gufi, che nelle bocche di quelle trombe fecero nido, si
stopparo i detti artifíci. |
Esempio: | Cr. 9. 86. 6. E, poichè son nati i polli, si deono da ciascun nidio torre.
|
Esempio: | Dan. Inf. c. 13. Quivi le brutte arpiè lor nido fanno. |
Definiz: | ¶ Per metaf. luogo, e stanza, dove posarsi. Lat. domicilium, nidamentum. |
Esempio: | Dan. Purg. c. 20. Pria che Latona in lei facesse il nido. |
Esempio: | Petr. Son. 23. Delle chiavi, e del manto al nido torna. |
Definiz: | ¶ In proverbio. Nidio fatto, gazza morta. Vale, che in questo Mondo, tosto, che uno ci s'e bene
accomodato, si muore. Lat. cretenses sacrum. Flos. 264.
|
Definiz: | Esser cattivo di nidio, diciamo di chi cominciò a essere astuto, e malvagio infin dalla
fanciullezza. Lat. vaferrimum esse. |
|