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CURIOSITÀ,CURIOSITADE, e CURIOSITATE
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CURIOSITÀ,CURIOSITADE, e CURIOSITATE .
Definiz: Lat. curiositas.
Esempio: Pass. 220. Il primo si è curiosità, che è una disordinata vaghezza di sapere, udendo, e sperimentando cose disutili, e non necessarie.
Esempio: Tes. Br. 7. 20. E questo vizio è chiamato curiositade, cioè quando l'huomo mette tutta sua cura nelle cose, di che non ha prò, e tutto suo intendimento.
Esempio: Maestr. 2. 6. 4. La curiosità, ec. è uno vizio intorno al disordinato appetito di cognoscere. È il vizio della curiosità nell'intellettiva cognizione? ec. E in questo modo il vizio della curiosità è nella parte intellettiva. Puote essere la curiosità nella sensitiva cognizione, e in questo modo la curiosità è vizio.
Esempio: Tratt. P. Mort. Curiosità ec. è cercare, o voler sentire, o sapere quel che non gli si conviene; ovvero se gli si conviene, non col debito modo, ma disordinatamente.
Esempio: E Tratt. P. mort. di sotto. Curiosità sensitiva è, quando la persona usa alcun sentimento corporale, non per alcuna cagione ragionevole, ma per diletto che ha, e piacere del sentimento di vedere, udire, odorare, gustare, e toccare, non ci aggiugnendo altra cattiva intenzione speziale.
Esempio: Vit. Crist. Tolga via ogni superbia, e che divelga la curiosità.
Definiz: §. Curiosità: dicesi Cosa rara, pellegrina, e curiosa.
Esempio: Red. Esp. Nat. 3. Da que' paesi avendo portate molte curiosità, ebbero l'onore di farle vedere al Serenissimo Granduca.