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Dizion. 1° Ed. .
VOLTA
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pag.952
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VOLTA.
Definiz: | Verbale da voltare. Il voltare. Lat. versatio. |
Esempio: | Dan. Par. 5. Ma non trasmuti carco alla sua spalla, Per suo arbitrio alcun,
senza la volta, E della chiave bianca, e della gialla. |
Esempio: | Petr. Son. 6. Ne mi vale spronarlo, o dargli volta. |
Esempio: | Bocc. nov. 24. 12. Tu dai tali volte per lo letto, che tu fai dimenar ciò che
c'è. |
Esempio: | Dan. Rime. Che li dolci pensier non mi son tolti, Ne mi son dati per volta di
tempo [cioè per corso di tempo] |
Definiz: | Dar volta, vale volger le spalle fuggendo, mettersi in fuga. Lat. in fugam
convertere. |
Esempio: | G. V. 8. 78. 6. Quelli di Surrenti dieder volta, e tornarsi a Surrenti.
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Esempio: | Passav. 71. E diede la volta, partendosi dalle parole. |
Esempio: | Dan. Inf. 9. Veggendo 'l Duca mio tornare in volta: il che diremmo anche,
dare addietro. |
Definiz: | ¶ Far le volte del lione, Passeggiare in quà, e 'n là. Lat. huc, illuc
incedere. |
Esempio: | Bocc. nov. 77. 17. Faceva le volte del lione, e maladiceva la qualità del tempo.
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Definiz: | ¶ Dare una volta, e pigliare una volta, andare alquanto attorno. |
Esempio: | Bocc. g. 10. p. 2. E, data una volta assai lunga, al palagio si ritornarono.
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Esempio: | E Bocc. nov. 86. 4. E, presa una lor volta, sopra 'l pian di
Mugnon pervennero. |
Definiz: | ¶ Andare in volta, andar vagando. |
Definiz: | ¶ Dar la volta a un vaso, vale farlo cadere, rovesciarlo. |
Definiz: | ¶ Per metafora. Dar la volta al canto, vale, impazzare. Latin. insanire,
delirare. |
Definiz: | ¶ Dar la volta, diciamo del vino, quando divien cercóne. |
Definiz: | ¶ Per coperta di stanze, o altri difici, fatti di muraglia, muro in arco. Lat. fornix. |
Esempio: | M. V. 8. 6. Il primo dì d'Ottobre arse la sagrestia, e le case del dormentoro,
infino alla volta della via del Garbo. |
Esempio: | G. V. 6. 43. 1. Li cadde addosso la volta, ch'era sopra la camera. |
Definiz: | ¶ Per quella stanza sotterranea, dove si tengono i vini, detta così dal muro in volta, che la cuopre. Latin.
hypogeum. gr. ὑπόγειον. |
Esempio: | Bocc. Introd. n. 47. E con pozzi d'acque freschissime, e con volte di preziosi
vini. |
Esempio: | E Bocc. g. 3. f. 3. Le volte piene d'ottimi vini, e la
freddissima acqua. |
Definiz: | ¶ E Dopo volta per, dopo 'l fatto. Lat. post factum. |
Esempio: | G. V. 10. 37. 7. Ma dopo volta si ravvidono, con lor danno, e struggimento.
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Definiz: | ¶ Per termine di giuoco. |
Esempio: | Dan. Purgat. 6. Quando si parte il giuoco della zara Colui, che perde si riman
dolente, Ripetendo le volte, e tristo impara. |
Esempio: | Com. E perocchè questi due numeri non posson venire, se non in un modo per volta,
per ischifar tal fastidio, e non aspettar troppo, non son computate nel giuoco, e sono appellate zare, e sono
nell'estremo numero maggiori, e minori, e fra questi posson veníre in più modi, e però quel numero, ch'è in più modi,
può venire, ed è detta miglior volta. |
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