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Dizion. 1° Ed. .
TACERE.
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pag.870
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TACERE.
Definiz: | In signif. neutr. star cheto, non parlare. Lat. tacere, silere. |
Esempio: | Dan. Purg. 25. Ancor digesto scende, ov'è più bello tacer, che dire. |
Esempio: | E Dan. Inf. 7. E dice taci, maladetto lupo. |
Esempio: | Bocc. n. 18. 16. Ed ella taciuto; ultimamente da Amor sospinta, ec. incominciò a
dire. |
Esempio: | E Bocc. nov. 98. 32. Io taccio per vergogna delle mie
ricchezze. |
Esempio: | Petr. canz. 4. 3. E giammai poi la mia lingua non tacque, Mentre potéo.
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Esempio: | E Petr. stanz. 5. Ne tacendo potea di sua man trarlo.
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Esempio: | Petr. Son. 137. Or che 'l Cielo, e la Terra, e 'l Vento tace. |
Esempio: | Bocc. g. 6. f. 4. Le leggi, così le divine, come l'umane, tacciono. |
Esempio: | Dan. Inf. c. 1. Mi ripigneva là, dove il Sol tace. |
Esempio: | But. Cioè nella selva detta di sopra, non luce lo Sole, però dice tace.
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Definiz: | ¶ Per chetarsi, dopo l'aver parlato, restar di parlare. Lat. silere. |
Esempio: | Bocc. n. 55. 1. Come Neifile tacque, ec. così Panfilo, per voler della Reina,
disse. |
Esempio: | E Bocc. nov. 16. 29. E lagrimando si tacque. |
Esempio: | E Bocc. nov. 4. 1. Già si tacea Filomena dalla sua novella
spedita. |
Definiz: | ¶ In signif. att. passar con silenzio, tener segreto. Lat. silentio involvere.
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Esempio: | Bocc. n. 6. 1. Ne io altresì tacerò un morso dato da un valente huomo ad un'avaro.
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Esempio: | Petr. Son. 18. Vergognando talor, ch'ancor si taccia, Donne, per me, vostra
bellezza in rima. |
Esempio: | San. Grisost. Che mi gioverebbe a tacer le parole, poichè i fatti gridano?
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