Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 3° Ed. .
TACERE.
Apri Voce completa

pag.1662


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
TACERE.
Definiz: In signif. neut. Star cheto, non parlare, restar di parlare. Latin. tacere, silere.
Esempio: Dan. Purg. 25. Ancor digesto scende, ov'è più bello Tacer, che dire.
Esempio: E Dan. Inf. 7. E disse, taci, maladetto lupo.
Esempio: E Dan. Inf. Cant. 2. Tacette allora, e poi comincia'io.
Esempio: Boc. Nov. 18. 16. Ed ella taciuto, ultimamente da Amor sospinta, ec. incominciò a dire.
Esempio: E Bocc. Nov. 98. 32. Io taccio per vergogna delle mie ricchezze.
Esempio: Petr. Canz. 4. 3. E giammai poi la mia lingua non tacque, Mentre potéo.
Esempio: E Petr. Stanz. 5. Ne tacendo potea di sua man trarlo.
Esempio: Boc. nov. 4. 1. Già si taceva Filomena dalla sua novella spedita.
Definiz: §. Per metaf. Lat. silere, quiescere.
Esempio: Petr. Son. 137. Or, che 'l Cielo, e la Terra, e 'l Vento tace.
Esempio: Boc. g. 6. f. 4. Le leggi, così le divine, come l'umane, tacciono.
Esempio: Dan. Inf. 1. Mi ripigneva là, dove il Sol tace.
Esempio: But. Cioè nella selva detta di sopra, non luce lo Sole, però dice tace.
Definiz: §. In signif. att. Passar con silenzio, tener segreto. Latin. silentio involvere, silentio praeterire, silere.
Esempio: Bocc. Nov. 6. 1. Ne io altresì tacerò un morso dato da un valente huomo ad un'avaro.
Esempio: Petr. Son. 18. Vergognando talor, ch'ancor si taccia, Donne per me vostra bellezza in rima.
Esempio: S. Grisost. Che mi gioverebbe a tacer le parole, poichè i fatti gridano.