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Dizion. 2° Ed. .
RUGIADA
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pag.730
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RUGIADA.
Definiz: | Umore, che cade la notte dal Ciel ne' tempi sereni, nella stagion temperata, e nella calda. Latin.
ros. |
Esempio: | Dant. Pur. c. 1. Quando noi fummo, dove la rugiada Pugna col Sol. |
Esempio: | But. Rugiada. Questo è umor della terra, che 'l caldo del Sole tira, e leva in
alto, lo quale poi la notte ricade giuso, cessato lo Sole, che non la tira più a se. |
Esempio: | E Com. Par. 21. Rugiada s'ingenera nell'occulto interistizio dell'aere.
Il luogo, dove ella non iscende, è sterile. |
Esempio: | E Com. Par. appresso dice Aristotile, che la rugiada non si
fa, se non quando trae il vento chiamato Ostro, perocchè la rugiada è piccola piova. |
Esempio: | Petr. canz. 28. 5. E fiammaggiar tra la rugiada, e 'l gielo.
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Esempio: | Boccac. g. 5. p. 1. Con lento passo dal bel poggio, su per la rugiada,
spaziandosi. |
Esempio: | Dan. Conv. c. 88. Acciocchè di loro false ragioni niuna ruggine rimanga nella
mente, che alla verità sia disposta. Qui RESIDUO. |
Esempio: | Bocc. nov. 32. 2.Alcuna rugiada cadere sopra 'l mio fuoco, comincerò a
sentire. |
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