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RUGIADA
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RUGIADA.
Definiz: Umor, che cade la notte, e sull'alba dal cielo ne' tempi sereni nella stagion temperata, e nella calda. Lat. ros. Gr. δρόσος.
Esempio: Dant. Purg. 1. Quando noi fummo, dove la rugiada Pugna col Sole.
Esempio: But. ivi: Rugiada; questo è umor della terra, che 'l caldo del Sole tira, e leva in alto, lo quale poi la notte ricade giuso, cessato lo Sole, che non la tira più a se.
Esempio: Com. Par. 21. Rugiada s'ingenera nell'occulto interistizio dell'aere. Il luogo, dove ella non iscende, è sterile.
Esempio: E Com. Par. appresso: Dice Aristotile, che la rugiada non si fa, se non quando trae il vento chiamato Ostro, perocchè la rugiada è piccola piova.
Esempio: Petr. canz. 28. 5. Non vidi mai dopo notturna pioggia Gir per l'aere sereno stelle erranti, E fiammeggiar fra la rugiada, e 'l gielo.
Esempio: Bocc. g. 6. p. 1. Con lento passo dal bel poggio su per la rugiada spaziandosi s'allontanarono.
Definiz: §. I. Per metaf.
Esempio: Bocc. nov. 32. 2.La quale, se come Fiammetta ha cominciato, andrà appresso, senza dubbio alcuna rugiada cadere sopra 'l mio fuoco comincerò a sentire.
Esempio: Mor. S. Greg. 1. 15. Dipoi tal cibo desiderano d'esser rinfrescate di rugiada di contemplazione.
Definiz: §. II. Pasqua rugiada per Pasqua rosata.
Esempio: M. V. 11. 52. Il perchè Domenica mattina il dì di Pasqua rugiada i Priori ec.
Esempio: Zibald. Andr. 57. Nel tempo della state son sempre le digiune il mercoledì dopo la Pentecosta, o vuogli Pasqua rugiada.
Definiz: §. III. Rugiada del sole. Spezie d'erba, che nasce per le prateríe umide, le foglie della quale hanno l'estremità circondata di lunghi peli, sopra de' quali sul levar del sole si fermano le gocciole della rugiada. Lat. ros solis.