Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 4° Ed. .
ANFANARE.
Apri Voce completa

pag.196


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
ANFANARE.
Esempio: Varch. Ercol. 68. Anfanare, non significa anch'egli ciarlare, e si dice di coloro, a coloro, che ciarlano troppo, e fuori di proposito? V. Che sappia io, no, perchè è verbo contadino, che significa andare a zonzo, ovvero aione, ec. cioè andare quà, e là senza sapere dove andarsi, come fanno gli scioperati, e a chi avanza tempo.
Definiz: §. E per metaf. Aggirarsi in parole: Non venire alla conclusione, Parlare a vanvera. Lat. blaterare. Gr. στωμίλλειν.
Esempio: Bocc. lett. Quale con non dire mai parola, e chi coll'andar grattando i piedi alle dipinture, e molti coll'anfanare, e mostrarsi tenerissimi padri, e protettori del comun bene.
Esempio: Lab. 147. Tu farnetichi a santà, e anfani a secco (cioè farnetichi senza malattia, e cicali da briaco senza aver bevuto)
Esempio: Alleg. 75. E però non pare a me, che egli anfanasse molto quegli, il quale volendo, con modestia scoperta, dire ad uno: viso di goffo, cera di medico gli disse piuttosto che di speziale.
Esempio: Salv. Spin. Far le vostre faccende, e non andare anfanando a questo modo.