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1) Dizion. 5° Ed. .
MAMMA
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MAMMA.
Definiz: Sost. femm. Lo stesso che Madre; ma è voce propria dei fanciulli e del linguaggio familiare.
Dal lat. mamma. –
Esempio: Benciv. Aldobr. P. 74: Incomincia a dire parole ove non hae lettere che faccia la lingua troppo muovere, siccome mamma, pappo e babbo.
Esempio: Dant. Purg. 30: Volsimi alla sinistra col rispitto Col quale il fantolin corre alla mamma, Quando ha paura o quando egli è afflitto.
Esempio: Ubert. Faz. Dittam. L. 7: Allor, come 'l figliuolo alla sua mamma Con riverenza parla, ec.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 255: E vassene a casa, e chiama, Mamma (una sua madre che ave' ben novantacinqu'anni, ed egli n'avea settantacinque); e dice quello che ec.
Esempio: Domin. Gov. Fam. 176: I casi possono intervenire principalmente alle femmine, rimanendo giovanette sanza mamma.
Esempio: Cecch. Stiav. 4, 3: Ell'ebbe sempre mai poca levata. N. Oimè, non dir così della tua mamma.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 2, 509: Vi pensate forse Che io sia qua qualche scannapagnotte Allevatomi in collo della mamma?
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. Gh. 246: La Bita sta bene, e dice che verrà in villa; ma che prima vuole una buona promessa, di non esser condotta in Firenze, ma quando la mamma se ne ritornerà in costà, che la rimandi al suo munistero.
Esempio: Vai Rim. 9: Addio nonno, addio mamma, o babbo addio.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 12: S'alzaro in piè le respettive mamme.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 259: Mamma, è stato Pippo che ha strillato. – Io? bugiardaccio! ma che gli dà retta?
Definiz: § I. E per estensione, detto di animali. –
Esempio: Savonar. Pred. 17: L'agnellino fa una voce quando el vuole el latte, e la mamma lo intende.
Definiz: § II. E figuratam. –
Esempio: Dant. Purg. 21: Dell'Eneida dico, la qual mamma Fummi, e fammi nutrice poetando.
Definiz: § III. Pur figuratam., per Cagione, Origine. –
Esempio: Crudel. Rim. 101: Dello scenico brio questa è la mamma.
Definiz: § IV. Altresì figuratam., trovasi per Quella pianta, donde si cavano i tralci e le marze per riprodurre altre piante della medesima specie; comunemente Madre. –
Esempio: Pallad. Agric. 90: Incontanente si pognano (i magliuoli) che sono levati dalla mamma.
Esempio: E Pallad. Agric. 117: Il ramuscel del nesto dee avere uno anno compiuto nella sua mamma, se s'innesta innanzi al solstizio.
Definiz: § V. Parlandosi di vino, vale Posatura, Letto; e parlandosi di aceto, Fondata gelatinosa: più comunemente Madre. –
Esempio: Benciv. Aldobr. P. 108: Non dovete credere che per lo pigiare o per la mamma, abbia perciò (il vino nuovo) maggior calore che 'l vecchio.
Esempio: Dav. Colt. 500: Fornito che ha di bollire..., non lo tramutare, perchè, levatogli quella mamma, indebolisce.... e guastasi.
Definiz: § VI. Mamma, poeticam. e con proprietà latina, vale anche Mammella. –
Esempio: Bocc. Filoc. 1, 230: I quali (vestimenti) dalla cintura in su strettissimi, mostravan la forma delle belle mamme.
Esempio: Petr. Rim. 2, 178: Non ebbe mai di vero valor dramma Camilla, e l'altre andar use in battaglia Con la sinistra sola intera mamma.
Esempio: Tass. Gerus. 4, 31: Parte appar delle mamme acerbe e crude, Parte altrui ne ricopre invida vesta.
Esempio: E Tass. Gerus. 7, 18: Guida la greggia ai paschi, e la riduce Con la povera verga al chiuso ovile; E dall'irsute mamme il latte preme, ec.
Esempio: E Tass. Gerus. 16, 56: Te l'onda insana Del mar produsse, e 'l Caucaso gelato, E le mamme allattar di tigre ircana.
Esempio: Adim. L. Sat. 70: Non ha rossor che di portar le viete Nude le mamme.
Esempio: Fosc. Poes. C. 379: Nè la discinta Veste conceda mai nude le mamme.
Definiz: § VII. E per similit. –
Esempio: Rucell. G. Ap. 885: Elle (le api) indi (dai velli di lana bagnati), quasi da spugnose mamme, Suggono a poco a poco il buon liquore Che si diffonde ne i porosi velli, Nè si sommergon nel viscoso lago.
Definiz: § VIII. Pure per similit., e poeticam., per Papilla. –
Esempio: Parin. Poes. 76: Oh di mente acutissima dotate Mamme del suo palato! Oh da' mortali Invidïabil anima, che siede Tra la mirabil lor testura, ec.
Definiz: § IX. Mamma delle poverine! Mamma mia! e simili, sono modi esclamativi indicanti maraviglia, timore, stupore, e simili.
Definiz: § X. Non avere una cosa nè babbo nè mamma. –
V. Babbo, § III.