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Dizion. 4° Ed. .
CENSORE.
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CENSORE.
Definiz: | Quegli, che era del magistrato Romano, ch'aveva il carico di correggere i costumi. Lat. censor. Gr. τιμητής. |
Esempio: | G. V. 1. 29. 1. E altri uficj diversi, come furono tribuni del popolo, e pretori,
e censori, e celiarche. |
Esempio: | Dittam. 2. 2. Fur censori, questori, e fur prefetti. |
Esempio: | Tac. Dav. ann. 12. 143. Vitellio dunque, come censore, sue maligne viltà
ricoprendo, ec. s'impacciava de' suoi segreti. |
Definiz: | §. E da questo in oggi diciamo Censore, per Correttore, Riprenditore, o Revisore di componimenti. Lat.
censor. Gr. κριτής. |
Esempio: | Buon. Fier. 1. 2. 3. Fuor del proprio lavoro a far su gli altri Ora il repetitore,
ora il censore. |
Esempio: | Red. lett. 1. 137. Si troverà ben altri, che farà il critico, ed il censore sopra
di me, conforme talvolta per trovar la verità, io lo faccio sopra l'altrui opere. |
Esempio: | E Red. lett. appresso: Voi sapete molto bene, che io amo i
miei censori. |
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