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Dizion. 4° Ed. .
CAPPIO.
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pag.558
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CAPPIO.
Definiz: | Annodamento, che tirato l'un de' capi si scioglie. Lat. nodus laxus. Gr.
ἅμμα
ἀνειμένον. |
Esempio: | Bocc. nov. 31. 7. Ordinata una fune con certi nodi, e cappi da potere scendere, e
salir per essa. |
Esempio: | Sagg. nat. esp. 94. Allora svolto il cappio della legatura, l'argento medesimo
opera ec. |
Esempio: | Buon. Fier. 4. 1. 10. Sciolgan la tela ciascun pel suo cappio.
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Definiz: | §. I. Cappio dicesi anche Quel nastro, onde si fa 'l cappio. Lat. taenia. Gr.
ταινία. |
Esempio: | Buon. Fier. 1. Intr. De' ciuffi vi saran, delle pianelle, Pettini, cappi, fior,
dirizzatoi, Vezzi, vespai, lisci, acque odorate. |
Definiz: | §. II. Cappio è anche una Sorta di legatura, che fanno i vetturali alle some. Lat. nodus. Gr. ἅμμα. |
Definiz: | §. III. Cappio del vomero è Quello, che quanto più si tira, più strigne. Lat.
nodus. Gr. ἅμμα. |
Definiz: | §. IV. Cappio corsoio, e scorsoio, una Sorta di cappio, che quanto più si tira, più serra, e che
scorre agevolmente. Lat. laqueus. Gr. παγίς. |
Esempio: | Fior. Ital. Appiccata che ebbe una fune con un cappio corsoio alla trave.
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Esempio: | Fir. As. 23. Presa la fune ec. e dall'altro acconcia con un cappio scorsoio,
lasciatala penzoloni. |
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