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RODERE
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RODERE.
Definiz: Tagliare, e Stritolar co' denti checchessia; ed è proprio de' topi, tarli, tignuole, e simili. Lat. rodere. Gr. κατατρώγειν.
Esempio: Petr. canz. 48. 5. Che legno vecchio mai non rose tarlo.
Esempio: Serm. S. Ag. 73. Fuggite l'ozio, che è la tignuola, che rode i panni, e sono i bruchi, che rodono i frutti nell'orto di Dio.
Esempio: Dav. Mon. 117. In tutta Europa da settant'anni in quà questo tarlo ha roso oltre al terzo di questo membro.
Definiz: §. I. Rodere, per Mangiare. Lat. comedere. Gr. φαγεῖν.
Esempio: Nov. ant. 54. 4. La donna disse: bene sta, andate, e dategli bene da rodere.
Definiz: §. II. Per similit. vale Consumare a poco a poco, Distruggere.
Esempio: Dant. Inf. 34. Che non per vista, ma per suono è noto D'un ruscelletto, che quivi discende Per la buca d'un sasso, ch'egli ha roso.
Esempio: E Dan. Purg. 6. Ed ora in te non stanno senza guerra Li vivi tuoi, e l'un l'altro si rode.
Esempio: Petr. son. 173. Rapido fiume, che d'alpestra vena Rodendo intorno ec. Notte, e dì meco desioso scendi
Esempio: E Petr. son. 306. Di dì in dì, d'ora in ora Amor m'ha roso.
Esempio: Bern. Orl. 2. 1. 13. Ch'ivi il velen le budella gli rose.
Definiz: §. III. Per Mordere, Dar di morso. Lat. mordere. Gr. δάκνεῖν.
Esempio: G. V. 7. 75. 3. Avendo il Re Carlo in mano una bacchetta ec. per cruccio la cominciò a rodere.
Esempio: Dant. Inf. 33. Ma se le mie parole esser den seme, Che frutti infamia al traditor, ch'i' rodo.
Definiz: §. IV. Rodere, in signific. neutr. pass. usandosi talora secondo la proprietà del nostro linguaggio anche colle particelle sottintese, vale Consumarsi di rabbia. La. in fermento totum esse. Gr. ἐν τῇ ζύμῃ κεῖσθαι.
Esempio: Bocc. nov. 88. 8. Era rimaso fieramente turbato, e tutto in se medesimo si rodea.
Esempio: Petr. cap. 3. Vedi, come arde prima, e poi si rode Tardi pentito di sua feritate.
Esempio: Fior. Ital. D. Per tutto questo cammino non trovarono acqua, onde fortemente rodeano, e mormorando contro a Moisè ec. si rodeano.
Esempio: Tass. Ger. 19. 15. Fra lo sdegno Tancredi, e la vergogna Si rode, e lascia i soliti riguardi.
Definiz: §. V. Rodere il freno, o le mani, figuratam. vale Avere una grand'ira, e non potere sfogarla a suo modo; che anche diciamo, ma in modo basso, Schiacciare. Lat. fraenum mordere. Gr. τὰ χείλη ἐσθίειν.
Esempio: Filoc. 7. 500. In tanta miseria verrai, che 'l morir di grazia mille volte il giorno dimanderai, nè ti sarà dato prima, che le mani t'abbi tu per rabbia rose, e dopo questo vituperevolmente morrai.
Esempio: Bern. Orl. 2. 9. 16. Egli, ancorchè di sdegno fosse pieno, Più non si volta, e va rodendo il freno.
Definiz: §. VI. Rodersi il basto, e Rodersi i basti l'un l'altro, vagliono Dire il peggio, che si può, Perseguitarsi a vicenda colle mormorazioni. Lat. alterum alteri obtrectare. Gr. ἀλλήλους λοιδορεῖν.
Esempio: Varch. Ercol. 75. Di chi dice male d'uno, il quale abbia detto male di lui, il che si chiama rodersi i basti ec. s'usa dire ec.
Esempio: Cas. rim. 1. 3. Voi, ch'a questi signor rodete il basto, Venitem'a aiutar, quand'io mi stracco.
Esempio: Libr. Son. 20. Usanza è con provviso, e con sonetti Di rodersi un po' i basti.
Definiz: §. VII. Rodere i chiavistelli.
Esempio: Varch. Ercol. 77. Ragumare ec. dicesi di coloro, i quali avendo mali umori in corpo, ed essendo addirati, pensano di voler, quando che sia, vendicarsi, e intanto rodono dentro se stessi, il che si dice eziandío rodere i chiavistelli.