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1) Dizion. 5° Ed. .
NIUNO.
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NIUNO.
Definiz: Add. negativo ed esclusivo, così di persone come di cose. Vale quanto Nessuno. Si usa regolarmente nel numero singolare, e il sostantivo col quale si unisce si premette al verbo che esso regge, o da cui dipende, e talora si adopra con ellissi del sostantivo precedentemente indicato.
Forma varia dell'antiquato neuno, che è dalla particella latina ne per nec ed unus. –
Esempio: Bocc. Decam. 7, 151: Niuna gloria è ad una aquila l'aver vinta una colomba.
Esempio: E Bocc. Decam. 8, 416: Niun campo fu mai sì ben cultivato, che in esso o ortica o triboli o alcun pruno non si trovasse.
Esempio: Car. Eneid. 1, 294: Stava mirando se alcun legno fosse Per alcun luogo apparso.... Niun ne vide; ma ben vide ec.
Esempio: Salv. Avvert. 1, 257: Delle voci de' verbi, alle quali se si tronchino, l'ultima lettera rimanga la m, poche o niune forse si mozzeranno.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 17: Dolendosi (i cittadini) che egli, di tanto male cagione, niuna parte della pena soffrisse.
Esempio: E Adr. M. Plut. Vit. 2, 126: Niuno de' nominati amici del tiranno osa dir la verità liberamente.
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 1, 22: Nella quale illustre ed antica città quasi niuna famiglia vi aveva, che di sua alta protezione sentite non avesse le care e le preziose influenze.
Esempio: Mont. Iliad. 1, 361: Ma di quanti mortali or crea la terra Niun potria pareggiarli.
Esempio: E Poes. 1, 348: Che niuna colpa nella colpa io m'ebbi.
Esempio: Leopard. Pros. 2, 26: Le cose materiali, siccome elle periscono tutte ed hanno fine, cosi tutte ebbero incominciamento. Ma la materia stessa niuno incominciamento ebbe.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 17: Spero che niuna (donna) mi sarà contraria, Se faccio al libro mio l'introduzione.
Esempio: Capp. Scritt. 1, 278: Nel sentire umano si accolgono indistinti e nella immaginazione lampeggiano quegli ultimi veri che niuna scienza sa definire con evidente discorso.
Definiz: § I. E ripetuto più volte per maggiore efficacia. –
Esempio: Galil. Op. Cart. XVII, 127: Il profluvio d'una lacrimazione, che di continuo ne piove (dall'occhio sinistro) mi toglie il poter far niuna, niuna, niuna delle funzioni nelle quali si richieda la vista.
Definiz: § II. Preceduto nel contesto del discorso, da particelle negative, od anche seguito da esse, serve con maggiore efficacia, alla negazione, sebbene in tali costrutti equivalga propriamente ad Alcuno, Veruno. Così pure in dipendenza della prep. Senza. –
Esempio: Leggend. SS. M. 3, 1: Era troppo più bella di lei sanza niuna comperazione (comparazione), pure corporalmente.
Esempio: S. Bonav. Med. Vit. G. Cr. 177: Ma voi siete, Signore, potente di renderlomi (il figlio mio) senza niuna macula.
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 155, 2: Fortezza niuna non prese, e confinati non fece.
Esempio: Cavalc. Pungil. 72: A te non feci io mai niuno dispiacere.
Esempio: Vill. G. 720: Ne' fatti delle guerre, non si dee avere niuna stabile confidanza.
Esempio: Vill. M. 9: Lodovico.... con forte braccio venne nel regno non contastato da niuno de' Reali.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 200: Se di queste due cose voi mi darete intera speranza, senza niun dubbio n'andrò consolato.
Esempio: E Bocc. Decam. 7, 210: Non vorrei.... che voi credeste che noi stessimo là in questo abito o con questi panni che ci vedete: egli non ve n'è niuno sì cattivo che non vi paresse uno imperadore.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 3, 37: Senza tema di niun pericolo in tutte le pestilenze governano gl'infermi e sotterrano i morti.
Definiz: § III. In tali costrutti Niuno trovasi anche per maggiore efficacia separato dal suo sostantivo e posposto ad esso. –
Esempio: Bemb. Asol. 48 t.: Nella qual tua credenza.... vi ti puoi spaziare a tuo modo; chè compagno che vi ci venga per occuparlati.... non averai tu niuno.
Definiz: § IV. In proposizioni condizionali, relative, interrogative, dubitative, comparative, e simili, vale quanto Alcuno, Qualche; ed altresì Checchessia, Qualunque, e simili. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. ined. 427: Quando una casa avesse molte colonne, perchè se ne levasse una o parecchie, non caderebbe però la casa..., ma quando fossero rade, or allora è il pericolo, chi ne traesse niuna.
Esempio: Marc. Pol. Mil. B. 45: Quando egli ne vuole mandare niuno di quelli giovani, in niuno luogo, li fa loro dare beveraggio che dormono; e fagli recare fuori del giardino in sul suo palagio.
Esempio: E Marc. Pol. Mil. B. 47: Quando lo Veglio vuole fare uccidere niuno uomo, egli lo prende e dice: va', fa' tal cosa.
Esempio: Senec. Declam. 50: Ciascuno che commettesse omicidio, o volesse commettere, o uccidere il padre o niuno altro parente, o tradisse o volesse tradire la sua città e comunità, potesse essere accusato e fatto morire.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 82: Una volta se n'andò ad uno orafo suo cognoscente, e disse che volea dare guadagno più tosto a lui, che a niuno altro.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 133: E più mesi durò avanti che di ciò niuna persona s'accorgesse.
Esempio: E Bocc. Decam. 6, 163: Son tante le beffe che gli uomini vi fanno.... che, quando alcuna volta adviene che donna niuna alcuna al marito ne faccia, voi non dovreste ec.
Esempio: E Bocc. Rim. 16, 122: Fedito son dalla lancia d'Achille, Che chi da niun suo colpo era percosso Per suo rimedio un'altra volta addosso Simili piaghe convenia sentille.
Esempio: Med. L. Canz. ball. 12 t.: Chi pon l'anno de' pulcini, Se niun ovo v'è di fallo, Par ch'ognun se lo indovini, Che 'l difetto vien dal gallo.
Definiz: § V. Talora, in alcuni dei sensi precedenti, è usato nel plur. –
Esempio: Cic. Opusc. 516: Niuni aguati de' nemici, secondochè mi pare, niuno rischio di battaglia.... temeremo.
Esempio: E Cic. Opusc. 543: Niune parole di maladizioni.... niune villanie ci sono rapportate.
Esempio: Ovid. Rimed. Am. 28: Niuni animi porranno giù i pensieri d'amore per incantamenti, nè amore non fuggirà con zolfo vivo.
Esempio: Gio. Fior. Pecor. 2, 87: Niune malie esser possono; vieni e usa il nostro congiungimento.
Esempio: Bemb. Pros. 54: Credere si dee che le guise delle loro scritture migliori sieno, che niune altre.
Esempio: Salvin. Odiss. 373: Niuni Certo così degli uomini mortali Uomin villaneggianti, empie fan macchine.
Esempio: Capp. Scritt. 1, 254: E quell'isolamento in cui vivevano i popoli dell'antichità, e le niune comunicazioni co' lor vicini quando erano d'altra schiatta, debbono aver non poco contribuito a serbar puro ed illibato il carattere della lingua.
Definiz: § VI. Niuno, in forza di Sost. masc., vale Nessuna persona; e in forza di Sost. femm., Nessuna donna: e, quando, nel contesto del discorso, sia preceduto o seguito da particelle negative, serve, con maggiore efficacia, alla negazione. –
Esempio: Dant. Rim. 211: Bella, saggia, cortese La chiaman tutti, e niuno se n'accorge, Quando ec.
Esempio: Leggend. SS. M. 3, 163: Vanne; perocchè non ci può stare qui nè rimanere niuna, la quale non sia disposata a Cristo.
Esempio: Cavalc. Frutt. Ling. 218: Questi fanno contro a quel detto di Cristo, cioè che niuno appiatta la lucerna sotto il modio.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 75: Niuna, quantunque leggiadra o bella o gentil donna fosse, infermando, non curava d'avere a' suoi servigi nomo, qual che egli si fosse.
Esempio: E Bocc. Decam. 3, 38: Il luogo è assai lontano di qui, e niuno mi vi conosce.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 312: Vedendo li priori che niuno non venia, mandando certi messi verso la detta porta per sapere novelle ec.
Esempio: Firenz. Pros. 1, 286: Se io sono troppo squisito, o s'io son di gran contentatura, niuna è qui che meglio di te saper lo possa.
Esempio: Cas. Pros. 3, 99: Prego Vostra Signoria illustrissima che si persuada due cose; l'una, che niuno desidera più di me di servirla; l'altra, che niuno conosce più di me la natura delle persone.
Esempio: Lipp. Malm. 1, 10: Nïun fiata perciò, non sente un zitto, Perch'ella dorme, e appunto è in sulla grossa.
Esempio: Rucell. Or. Cical. III, 2, 142: E niun si pigli ad onta il parlar mio Di chi abbia donna, e stiami qui a sentire.
Esempio: Targ. Tratt. Fior. 261: Di questa moneta si paga per lettera di cambio, e niuno la può rifiutare.
Definiz: § VII. In proposizioni condizionali, relative, interrogative, dubitative, si usò per Alcuno, Qualcuno, Veruno. –
Esempio: Giamb. Tratt. mor. 313: La quale cosa seppe Lucifero.... e fu molto dolente che niuno potesse avere i sedj, laonde egli cogli suoi seguaci era cacciato.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 71: Se Iddio mi dessi grazia che niuno di voi tornassi qua a casa vostra, abbiate ec.
Definiz: § VIII. In costrutto comparativo trovasi per Qualunque, Chiunque, sia. –
Esempio: Vell. Cron. 68: Sanza alcuna malizia, grande della persona, maggiore di niuno di noi, assai bene membruto.
Definiz: § IX. Non niuno, trovasi per il semplice Niuno. –
Esempio: Bocc. Decam. 6, 33: Oggi poche, o non niuna donna rimasa ci è, la qual ne sappi ne' tempi opportuni dire alcuno (dei leggiadri motti).
Esempio: E Bocc. Laber. 245: Qual gloriosa cosa, qual degna di fama, quale autorevole, udistù mai dire, che per la repubblica, oppure per la privata, alcuno di loro adoperasse giammai? certo non niuna.
Esempio: Bemb. Pros. 11: Infiniti sassi sono in Roma, serbati dal tempo infino a questo dì, scritti con latine voci, ed alquanti con greche; ma con volgari non niuno.
Esempio: E Bemb. Pros. 32: Il Calmeta quale auttore ci recherà per dimostrarci che la sua lingua queste o quelle parti ha, per le quali ella sia da preporre alla mia? sicuramente non niuno.
Esempio: E Asol. 94 t.: Perciocchè di poche altre cose può avvenire, o forse di non niuna, che lo intendere ciò che elle sono, più ci debba esser caro che il sapere che cosa è amore.