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Dizion. 4° Ed. .
SCARNARE
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SCARNARE.
Definiz: | Levare alquanto di carne superficialmente. Lat. scarificare. Gr.
ἐπιξεῖν. |
Esempio: | Cr. 9. 12. 1. Se ne cavino con mano, scarnandole prima (le scrofole)
con l'unghia, ovvero, che si fenda il cuoio, e vi si spolverezzi il risagallo pesto. |
Esempio: | Morg. 28. 10. Chi con la man, chi col piè lo percuote, Chi fruga, e chi sospigne, e
chi punzecchia, Chi gli ha con l'unghie scarnate le gote. |
Definiz: | §. I. Dicesi per similit. di qualunque altra cosa, cui si levi alquanto della superficie.
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Esempio: | Dav. Colt. 169. Auzzale (le marzte) e scarnale con
taglientissimo ferro. |
Esempio: | Soder. Colt. 48. Scarnisele (alla vite)
tutto quel secco, e tristo impiagato sin al vivo, levando via ogni particella magagnata. |
Definiz: | §. II. In signific. neutr. pass. pur per similit. vale Dimagrare, Consumarsi. Lat.
tabescere, contabescere. Gr. μαραίνεσθαι. |
Esempio: | Petr. son. 267. Volse in amaro sue sante dolcezze, Ond'io già vissi, or me ne
struggo, e scarno. |
Esempio: | E Varch. rim. past. 266. Ma quella, ond'io mi
struggo, e scarno, Degna prepara già doppia corona. |
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