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Dizion. 5° Ed. .
ORAMAI, ORMAI e, oggi più propriamente in poesia, OMAI
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ORAMAI, ORMAI e, oggi più propriamente in poesia, OMAI. Definiz: | Avverb. di tempo, che serve a rinforzare un'affermazione, dandole maggiore risolutezza e una certa enfasi. Da ora e mai le prime due forme, e l'ultima da oggi e mai. – |
Esempio: | Salvin. Annot. Cas. 257: Omai, oggimai; ed è più degli antichi che Ormai; anzi Ormai forse non disser mai; e oltre a ciò, più dolce. | Esempio: | Mann. Lez. Ling. tosc. 178: Omai è più dolce, e come tale più frequentato dagli antichi che Ormai. Oramai poi si osserva solamente essere del volgo. |
Definiz: | § I. Accompagnato con un verbo di tempo passato o con un aggettivo, serve a denotare che un dato atto o fatto, o l'avveramento di una data condizione di cose, è avvenuto interamente in un tempo trascorso; e corrisponde a Giù. – |
Esempio: | Bocc. Decam. 4, 159: Messer Negro, che antico era oramai od uomo di natura benigno ed amorerevole ec. | Esempio: | Adr. M. Plut. Vit. 2, 118: Venisse egli solo, se voleva, per consigliare Icete, e per aver parte ne' suoi affari condotti ormai a buon fine. | Esempio: | Fiacch. Fav. 1, 10: Or questa etade è trapassata omai: Tu sempre rozzo e sempre vil sarai. | Esempio: | Guadagn. Poes. 2, 203: Per quelli c'hanno la memoria labile, Ormai s'è visto, io sono indispensabile. | Esempio: | Manz. Prom. Spos. 662: Non era il solo suo aspetto che.... la indicasse così particolarmente alla pietà, e ravvivasse per lei quel sentimento ormai stracco e ammortito ne' cuori. | Esempio: | E Manz. Poes. M. 374: E troppo omai le Dire empio governo Fer de la terra. | Esempio: | Guast. Rapp. El. 240: Nel settantuno (libero ormai il Pontefice nelle elezioni) fu traslatato alla sede Senese. |
Definiz: | § II. Accompagnato con un verbo di tempo presente, serve a denotare che l'azione espressa dal verbo ha luogo nel momento attuale ad ogni modo, senza che occorra altro per il suo perfetto compimento; e spesso si usa nell'atto di riconoscere con rincrescimento che si è formato, in modo irreparabile, uno stato o condizione di cose sfavorevole. Corrisponde a Ora, Di già, A questo punto, e simili. – |
Esempio: | Dant. Inf. 8: Omai, figliuolo, S'appressa la città che ha nome Dite. | Esempio: | E Dant. Parad. 7: Non ti dee oramai parer più forte, Quando si dice che giusta vendetta Poscia vengiata fu da giusta corte. | Esempio: | Petr. Rim. F. 37: Io mi credo omai che monti e piagge.... sappian di che tempre Sia la mia vita. | Esempio: | E Petr. Rim. F. 264: Passata è la stagion, perduto ài l'arme Di ch'io tremava: ormai che puoi tu farme? | Esempio: | Bocc. Filoc. 335: Posto che ciò avvenisse, questo ch'è fatto ormai non puote indietro tornare. | Esempio: | Cas. Rim. 1, 37: Sì temo ch'ogni ammenda omai sia tarda. | Esempio: | Tass. Gerus. S. 4, 12: Deh! non vedete omai com'egli tenti Tutte al suo culto richiamar le genti? | Esempio: | Lipp. Malm. 6, 39: Gli dice il tutto, e se gli raccomanda (la strega al re) Ch'ei voglia a Malmantil ch'omai traballa, Far grazia anch'ei di dare un po' di spalla. | Esempio: | Red. Cons. 1, 206: Credo che omai l'infermo sarà alla fine del decotto ordinatogli. | Esempio: | E Leopard. Pros. 1, 199: Alla tranquillità della quale (della natura umana), non che alla felicità, vedeva (Giove) oramai per certo, niun provvedimento condurre, niuno stato convenire, ec. | Esempio: | Guadagn. Poes. 1, 253: Il mio nome, a dire il vero, Non è punto lusinghiero; Ma oramai che ci vuoi fare? Non mi voglio sbattezzare. | Esempio: | Niccol. Poes. 2, 12: La fama omai più che il poter difende La città nostra. | Esempio: | Guerrazz. Racc. 88: Margutte, quando vide quel miserando spettacolo, ne sentì.... pietà; cavò il coltello, e disse: "Ormai meglio è finirla! " E le passò il cuore! | Esempio: | Card. Pros. 1039: Ahimè, la verità non si affaccia oramai su le bocche degli onesti senza un dirugginio di denti. |
Definiz: | § III. Accompagnato con un verbo di tempo presente o futuro, serve a denotare, spesso con una certa sollecitazione, un'azione o uno stato di cose non ancora cominciato, o che comincia ora e si svolgerà in appresso, il cui compimento sia richiesto da ragioni di opportunità, di convenienza, e simili. Corrisponde a D'ora in avanti, Da questo momento, ed anche Finalmente, Una buona volta. – |
Esempio: | Dant. Inf. 29: Lo tempo è poco omai che n'è concesso. | Esempio: | E Dant. Purg. 2: Omai vedrai di sì fatti uficiali. | Esempio: | E Petr. Rim. F. 62: E siate ormai di voi stesso più avaro A quel crudel che' suoi segnaci imbianca. | Esempio: | Bocc. Decam. 8, 347: Messer Torello, poichè Iddio qui mandato mi v'ha, pensate che non io oramai, ma voi qui siate il signore. | Esempio: | E Bocc. Fiamm. 42 t.: Panfilo non è più tuo; gitta via omai li disiderj di riaverlo. | Esempio: | Macingh. Strozz. Lett. 425: Dicendo che in sino a qui ha passeggiato per la torbida, ma che oramai andrà per la chiara. | Esempio: | Rucell. G. Rosm. 3: Tempo è ormai, poi che 'l profondo sonno.... Di quïete e silenzio il mondo ingombra, ec. | Esempio: | Gell. Circ. 262: Non più, non più Ulisse, fammi oramai lasciare questa natura ferina e tornare uomo. | Esempio: | Giannott. Op. 2, 307: E' sarà ben che con prestezza Lidia si parta oramai qui da noi. | Esempio: | Tass. Gerus. S. 16, 59: Vattene pur, crudel, con quella pace Che lasci a me: vattene, iniquo, omai. | Esempio: | Giust. Epist. 2, 417: Certo, la sua sarà una di quelle memorie che oramai mi accompagneranno per tutta la vita. | Esempio: | Tomm. Capp. Cart. 1, 584: Perch'è un pezzo, e troppo gran pezzo, che si parla di codesti vostri mali, solamente vi dirò ch'è tempo oramai di cavarsegli d'addosso. |
Definiz: | § IV. Seguito dalla cong. Che oramai che forma una locuzione congiuntiva che ha forza causale, ed equivale a Dacchè, Giacchè, Poichè. – |
Esempio: | Bocc. Decam. 5, 83: Omai che il dì ne viene, se ti piace, noi t'accompagneremo infino ad un castello che è presso di qui cinque miglia. |
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