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1) Dizion. 5° Ed. .
DUBITARE.
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DUBITARE.
Definiz: Neutr. Non esser certo di checchessia, Aver dubbio intorno a checchessia, Essere incerto fra il sì e il no, o in generale fra pensieri, opinioni, giudizj, diversi o contrarj. Riferiscesi a cose attinenti o alla fede o alla scienza o comecchessia intellettuali.
Dal lat. dubitare. ‒
Esempio: Albertan. Tratt. volg. 11: Del fatto d'Iddio in niuno modo si dee dubitare.
Esempio: Dant. Parad. 4: Ancor di dubitar ti dà cagione, Parer tornarsi l'anime alle stelle, Secondo la sentenza di Platone.
Esempio: E Dant. Parad. 8: Fatto m'hai lieto, e così mi fa' chiaro; Poichè, parlando, a dubitar m'hai mosso, Com'uscir può di dolce seme amaro.
Esempio: E Dant. Parad. 32: Or dubbi tu, e dubitando sili; Ma io ti solverò forte legame In che ti stringon li pensier sottili.
Esempio: Fior. Virt. 161: Dice uno Savio: Sapere è se sappi questo, che tu non sai niente; e chi più sa, più dubita.
Esempio: S. Grisost. Opusc. 2, 45: Per le dette ragioni da niuno si può dubitare di queste cose, se già non fusse alcuno o molto contenzioso, ovvero stoltissimo.
Esempio: Leggend. SS. M. 4, 79: Feciono tanta penitenzia, che io non dubito che sono beati.
Esempio: Varch. Lez. II, 5, 29: Fu tra l'altre una setta di filosofi chiamati grecamente Scettici, e da alcuni dubitativi, perchè dubitando d'ogni cosa, non rispondevano a nulla; dicendo che per essere le cose tutte in continovo movimento, non sene avea niuna certezza.
Esempio: Piccolom. Instr. Filos. 77 t.: A ciascheduna di queste due sorti di termini o di concetti s'accommodan due maniere di saper la significazion loro, sì come in due modi parimenti accade di dubitare: non potendo esser nè più nè manco i modi del dubitare che quei del sapere, per non essere altro il dubitare, che cercare di sapere.
Esempio: E Piccolom. Instr. Filos. 78: Quattro dunque son le maniere di dubitare, e conseguentemente di sapere.... Le quai maniere in questo ordine stan tra di loro: che prima si dubita intorno alle cose disgiunte, se sono o non sono, e quindi che cosa sono; e dopo questo alle congiunte passando, dubitiamo se così è o non è come denota la proposizione; e questo saputo, cerchiamo ultimamente donde nasca che così sia.
Esempio: Galil. Op. astronom. 1, 205: Il dubitar a proposito non è da ingegni dozzinali.
Esempio: E Galil. Comm. ep. 2, 238: Il dubitare in filosofia è padre dell'invenzione, facendo strada allo scoprimento del vero.
Definiz: § I. E riferito a cose materiali o a cose di fatto, vale Essere incerto della loro realtà, Non prestarvi intera fede, Non averne sicura notizia, idea, od anche percezione. ‒
Esempio: Dant. Purg. 22: Veramente più volte appaion cose Che danno a dubitar falsa matera Per le vere cagion che son nascose.
Esempio: E Dant. Conv. 197: Come chi guarda col viso per una retta linea, che prima vede le cose prossime chiaramente; poi, procedendo, meno le vede chiare; poi, più oltre dubita; poi, massimamente oltre procedendo, lo viso disgiunto nulla vede.
Esempio: Varch. Gramm. 73: E chi dicesse che le cose passate non si possono disiderare, direbbe vero; ma si può disiderare che quelle cose siano state, le quali noi vorremmo e non sappiamo che state siano, o delle quali dubitiamo.
Definiz: § II. E riferito a cose da farsi, vale Essere incerto se convenga o no farle, se siano tali da potere o dover farle, o del modo di farle. ‒
Esempio: Dant. Inf. 28: Questi (Curione).... il dubitar sommerse In Cesare, affermando che il fornito Sempre con danno l'attender sofferse.
Esempio: E Dant. Parad. 17: Io cominciai, come colui che brama, Dubitando, consiglio da persona Che vede, e vuol dirittamente, ed ama: Ben veggio, padre mio ec.
Esempio: Cic. Ufic. 97 t.: Proposte tre cose principali, nelle quali gli uomini sogliono deliberare e pigliare consiglio; l'una quando e' dubitano, se quello è onesto del quale e' trattano, o è brutto; l'altra, se egli è utile o disutile; la terza, se quello che ha apparenzia d'onesto, pare che combatta con quello che è utile, e come e' si convenga cognoscere l'uno dall'altro.
Esempio: Ar. Orl. fur. 2, 65: Tra sì e no la giovane suspesa, Di voler ritornar dubita un poco: Quinci l'onore e il debito le pesa, Quindi rincalza l'amoroso foco.
Esempio: Varch. Stor. 1, 149: La seconda [cagione del parlar brevemente e risolutamente] è la chiarezza anzi certezza di quello che qui si tratta e oggi persuadere si debbe, la quale è tanta e così fatta, che io per me, sallo Dio, mi sono forte maravigliato che in questo luogo e fra tali persone se ne sia, non che dubitato, ragionato.
Definiz: § III. E riferito a cose da avvenire, da effettuarsi, e simili, ed anche parlandosi di propositi, deliberazioni, promesse, e simili, intorno alle medesime, vale Essere incerto se esse avverranno o no, ed in qual modo, Non esserne sicuro, Non prestarvi intera fede. ‒
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 149: Come farebbe quello che volessi andare a Firenze e andasse a Pistoia. Se si vede avviato verso Pistoia, non accade che dubiti di trovarsi a Firenze, perchè ne può esser certo.
Esempio: Tass. Gerus. 10, 38: Nè parlo io già così perch'io dispere Dell'aiuto certissimo d'Egitto: Che dubitar, se le promesse vere Fian del mio Re, non lece e non è dritto; Ma ec.
Esempio: E Tass. Gerus. 14, 17: Bench'or lunge il giovene delira, E vaneggia nell'ozio e nell'amore, Non dubitar però che 'n pochi giorni Opportuno al grand'uopo ei non ritorni.
Esempio: E Tass. Lett. 3, 8: Ho voluto dunque scriverle senza indugio, perch'ella non dubiti di questa mia ferma deliberazione.
Esempio: Leopard. Pros. 2, 5: Vorrei che tu mi dichiarassi precisamente, con tutta sincerità, se ancora hai così per sicuro, come a principio, di avere a trovar paese in questa parte del mondo; o se, dopo tanto tempo e tanta esperienza in contrario, cominci niente a dubitare.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 149: Il tempo stringe, dunque attività! Movimento! e dell'esito non dubito.
Esempio: Niccol. Poes. 1, 124: All'alta impresa (Il dubitarne è vano), avrai compagni Esuli illustri, che fuggian frementi E la patria e il tiranno.
Definiz: § IV. E riferito a persona, o a giudizio, affermazione, parole, e simili, di essa; ed altresì a disciplina o scienza, vale pure Non esserne certo, Non prestarvi intera fede; ed anche Non riporvi piena fiducia. ‒
Esempio: Cic. Ufic. 98 t.: Quelle cose le quali Panezio aveva lasciate e non finite, nessuno per la eccellenzia di quelle che erano fatte, l'aveva seguite. Per la qual cosa del giudicio di Panezio non si può dubitare.
Esempio: Varch. Lez. Accad. II, 5, 29: Noi potremo rispondere, che dove egli afferma l'astrologia, favelli come astrologo; dove la niega, come filosofo peripatetico, anzi come teologo cristiano; dove ne dubita, come uomo modesto, ed ancora come filosofo; perciocchè molte sono le cose, e massimamente nella filosofia naturale, delle quali non si può avere dimostrazione certa, e saperne il vero indubitatamente.
Definiz: § V. Per Proporre, Esporre, Muovere, dubbj, difficoltà, obiezioni, intorno a un punto comecchessia disputabile; ed altresì Disputare. ‒
Esempio: Dant. Vit. nuov. 99: Potrebbe qui dubitar persona degna di dichiararle ogni dubitazione, e dubitar potrebbe di ciò ch'io dico d'amore, come se fosse una cosa per sè, e non solamente sostanza intelligente, ma come se fosse sostanza corporale.
Esempio: E Dant. Conv. 253: Può qui alcuno forte dubitare, come ciò sia, che la sapienzia possa fare l'uomo beato, non potendo a lui certe cose mostrare perfettamente.
Esempio: Domen. Plin. 344: Ma ben si dubita, come nascano [i fuchi] senza spuntone.
Esempio: Varch. Lez. Accad. 331: E se alcuno dubitando dicesse essere necessario che Amore sia o buono o reo, si risponde prima negando ciò, perchè buono e reo sono di quei contrarj che hanno mezzo.
Esempio: Piccolom. Instr. Filos. 50: È d'avvertire, che non ogni proposta, over modo di proporre e dubitare, s'appartiene al disputativo; ma solamente quei modi che ricercano il consenso dell'affermare o negare.
Esempio: Giacomin. Nobilt. Lett. 26: Ma qual sia questa verità avendo lungamente dubitato; chè così è stato forza per proporre tutti i dubbj e tutte le difficultà principali, acciocchè dalla risoluzione di esse meglio apparisca poi la verità; sarebbe or tempo di determinare, ec.
Definiz: § VI. Per Avere, Tenere, per molto probabile, Congetturare, Supporre, ed altresì, con senso un poco più grave, Sospettare, Temere: per lo più in costrutto con altro verbo. ‒
Esempio: Passav. Specch. Penit. 91: Se la persona si sente avere tali peccati, ch'ella creda o dubiti di non potere essere prosciolta da quello cotale prete al quale ella va, se non ha l'autorità di poterla prosciogliere, non è la persona scusata.
Esempio: Vell. Cron. 66: Di che io dubitando non fosse sua figliuola, veggendo la sua durezza di non avernela fatta venire egli, e perchè nel suo testamento si contenea le lasciava fiorini cinquanta per suo maritaggio, in quanto fosse sua figliuola, soprastava al farnela venire.
Esempio: Mazz. Lett. 1, 30: Io dubito però, che per le occupazioni e' non possa attenermelo.
Esempio: Macing. Strozz. Lett. 243: M'ingegnerò spedirmi più presto fia possibile: ma ne dubito, ne fia almanco per uno anno.
Esempio: Ar. Orl. fur. 35, 1: Io dubito, se più si va scemando [il mio ingegno], Di venir tal, qual ho descritto Orlando.
Esempio: Tass. Gerus. 7, 30: Dubita alquanto poi ch'entro sì forte Magione alcun inganno occulto giaccia.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 35: Frinico solo.... dubitando (com'era vero) che Alcibiade non curasse chi avesse in mano il governo, o nobili o popolani, ma cercasse per tutti i modi di ritornare alla patria, e per questo con calonniare il popolo procacciare la grazia della nobiltà, s'oppose.
Esempio: Galil. Op. astronom. 1, 312: Quest'è quel tanto ch'io desideravo che voi capiste perfettamente, e ch'io dubitavo di non aver a poter dichiarar in modo che un puro filosofo peripatetico ne acquistasse sicura intelligenza.
Esempio: E Galil. Op. astronom. 1, 367: Accrescerebbe nove volte la sua grandezza.... S. Dubito che voi abbiate voluto dir tre volte.
Esempio: E Galil. Op. fis. mat. 3, 121: Dubito, sig. Simplicio, che in questo punto voi con molti altri v'inganniate.
Esempio: E Galil. Comm. ep. 1, 25: Consegnai la lettera al nipote del sig. cav. Bonsi.... Dubito che sia smarrita, poichè non ho inteso nulla.
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 172: Acciocchè tu m'aiuti ad agevolare un passaggio, che dubito voglia riuscirmi difficilissimo.
Esempio: Giord. Op. 1, 366: Dubita che essendo a noi pervenuta [l'Astronomia d'Empedocle] non per alcuna reliquia de' versi di lui,... ma per lo più dalle testimonianze di coloro i quali.... scrissero.... la storia della filosofia, ec.
Definiz: § VII. Pure per Congetturare, Sospettare, Temere; e in costrutto con altro verbo, premettesi a questo, per proprietà di lingua, la particella Non, senza che la proposizione assuma senso negativo. ‒
Esempio: Fiorett. S. Franc. 88: Questo frate.... istette tre dì in questo essere ratto in estasi sospeso da ogni sentimento corporale, e stette sì insensibile, ch'e' frati dubitavano che non fusse morto.
Esempio: Liv. Dec. 2, 189: Li Romani dubitando che ciò non fosse fatto per consiglio di tutti li Latini, fecero dittatore Lucio Furio.
Esempio: Capp. G. Comment. Pis. 267: Sentendo Buccicaldo questo caso del Duca di Borgogna, dubitò di non essere richiesto.... di fare che da' nostri soldi si partissono tutti i suoi sottoposti.
Esempio: Poliz. Pros. 62: Dubita di non si sconciare, e di non avere il male che ebbe la donna di Giovanni Tornabuoni.
Esempio: Guicc. Op. ined. 6, 76: Il che mi fa dubitare, che non se ne sia fatta qualche resoluzione non buona; e tanto più mi pare da dubitare, che ec.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 29: Quando si tratta della vita non mi fiderei della propria madre, dubitando che per errore non mettesse la fava nera invece della bianca.
Esempio: E Adr. M. Plut. Vit. 2, 43: Dubitò che alcuni Traci, venuti in buon numero a servirlo per l'amore e benevolenza che gli portavano, non saccheggiassero la città.
Esempio: Fag. Comm. 6, 393: Costui parla con tal verità, che mi fa dubitare che non sia suo marito davvero.
Definiz: § VIII. Nel medesimo senso, e pure in costrutto con altro verbo nel modo congiuntivo e con ellissi della particella Che, premettonsi a questo secondo verbo, e propriamente al soggetto di esso, la negativa Non ed anche la maniera dubitativa Non forse. ‒
Esempio: Bocc. Decam. 1, 140: Dubitavan forte, non ser Ciappelletto gl'ingannasse.
Esempio: E Bocc. Decam. 2, 54: Di che Alessandro si maravigliò forte, e dubitò non forse l'Abate.... si movesse ec.
Esempio: E Bocc. Decam. 5, 15: Cominciò a dubitare, non quel suo guardar così fiso movesse la sua rusticità ad alcuna cosa, che vergogna le potesse tornare.
Esempio: E Bocc. Decam. 5, 54: La giovane, udendo la favella latina, dubitò non forse altro vento l'avesse a Lipari ritornata.
Definiz: § IX. Pure per Temere, Sospettare, di cosa che sia per accadere; costruito con un nome retto dalla prep. Di. ‒
Esempio: Vill. G. 7, 59: Cominciarono forte a dubitare di maggiore pericolo.
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 2, 375: Vedesi per questo, quello di che si dubitava prima, che li paressi mill'anni di levarselo dinanzi.
Esempio: E Machiav. Leg. Comm. 4, 252: Le quali cose fanno dubitare più di guerra che di pace.
Esempio: Car. Lett. ined. 2, 292: In quel loco non pensa di poterlo fare, anzi vi dubita di persecuzione.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 257: Non dubitare di niente. F. Io non dubito: Finiamola oramai.
Definiz: § X. Nel medesimo senso e costrutto, parlandosi di persona, dalla quale possa venirci, od esserci venuto, alcun danno, pregiudizio, o pericolo. ‒
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 516: Il resto mi fu tolto.... quando ero en casa Francesco. E, se te ne ricorda, sai che dubitammo di Marco Rota.
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 3, 377: I rimedj nostri, non dubitando i sudditi loro mediante l'accordo fatto delle nostre genti, e dall'altro canto non dubitando di loro Signorie non li gastigando, erano incerti e senza profitto.
Esempio: Tasson. Secch. rap. 11, 8: Si dispose D'ire a la guerra, perchè dubitava De' birri, avendo in certo suo accidente Scardassata la tigna a un insolente.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 313: Maso.... Vide ch'era di Gosto l'uscio aperto, Cosa insolita, ond'egli dubitò Di ladri, ed a chiamare incominciò.
Definiz: § XI. Ed altresì parlandosi di persona, ed anche della propria, rispetto a pericolo o danno che la minacci. ‒
Esempio: Bocc. Decam. 1, 90: Io comprendo, e voi similmente il potete comprendere, ciascuna di noi di sè medesima dubitare.
Esempio: E Bocc. Decam. 6, 81: La qual cosa Rinaldo vedendo, turbato forte, appena del correr loro addosso e d'uccidergli si ritenne; e se non fosse che di sè medesimo dubitava, seguitando l'impeto della sua ira, l'avrebbe fatto.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 326: Niccolò Giugni, anche lui ha male, e se ne dubita: poco danno ne fia.
Esempio: Poliz. Pros. 80: E' fratelli del Duca chiesono perdonanza a Madonna, scusandosi d'aver fatto quelle dimostrazioni dubitando delle persone loro.
Definiz: § XII. Pure per Temere, Sospettare, Aver paura, sospetto; usato senz'alcun compimento: ed in senso anche più assoluto, Stare in timore, Vivere in sospetto. ‒
Esempio: Albertan. Tratt. volg. 11: Dubitòe.... Onde Domeneddio lo prese per la mano, e levollo alto e disse: Uomo di poca fede, perchè dubitasti?
Esempio: Dant. Inf. 33: E per suo sogno ciascun dubitava.
Esempio: Colonn. Guid. N. 149: Per le parole del savio Eleno dubitoe l'animo del re, e ripieno di dubitazione divenne non poco sbigottito.
Esempio: Tav. Rit. 1, 92: Lo nano allora dubitò, e per paura disse, ec.
Esempio: Plut. Vit.: Quando Antigono s'accostò alli suoi nimici, quasi dubitò nel cuore suo;... e l'altre volte era nelle battaglie ardito.
Esempio: E Plut. Vit. appr.: E per questo dubitarono li Boezj, e arrenderonsi a Dimitrio.
Esempio: Fr. Bart. Sallust. 182: I militi romani, percossi dal disusato rumore, alcuni presono l'arme, alcuni altri si nascosono, parte confortavano gli spaventati, dubitavano in ciascun luogo.
Esempio: Bibb. 3, 497 t.: E quando li nemici sentirono che Jonata e la sua gente erano apparecchiati alla battaglia, sì dubitarono ed impaurirono nell'animo loro.
Esempio: Morell. Cron. M. 57 t.: Io mi voglio pensare. Che bisogna usare meco queste cautele? Che non me lo dicevi tu realmente? Tu mi fai dubitare, dove i' non averei. Io mi vo' pensare.
Esempio: Poliz. Pros. 68: Quando siamo costà, abbiamo pur qualche refrigerio; quando non fussi mai altro, se non veder ritornare Lorenzo sano a casa. Qui tuttavia dubitiamo, e d'ogni cosa.
Esempio: Machiav. Stor. 1, 204: Visse la città dal mille quattrocento quattordici per infino al ventidue quietamente, sendo morto il re Ladislao, e lo stato di Lombardia in più parti diviso, in modo che nè di fuori, nè dentro, era alcuna cosa che la facesse dubitare.
Esempio: Guicc. Op. ined. 6, 89: Queste lunghezze fanno dubitare ognuno.
Definiz: § XIII. Per Esitare, Aver ritegno, Non ardire, Non arrisicarsi, in costrutto con la particella Di od anche A. ‒
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 60: Avvedendomi ch'egli dubitava a parlare, dissi ec.
Esempio: Fr. Bart. Sallust. 32: Costei dubitando di prenderlo per marito, per paura d'uno figliuolo di Catilina, il quale era già grandicello, credesi per certo che Catilina uccidesse il figliuolo.
Esempio: Bocc. Filoc. 34: E già ciascun dubitava di muoverne verso Lelio alcuna parola, veggendolo forse nel sopraddetto pensiero occupato; quando ec.
Esempio: E Bocc. Filoc. 156: Per paura del mio padre, dubito di venirti a vedere.
Esempio: S. Greg. Omel. 1, 208: Se noi vi dicessimo che il seme significasse la parola, il campo il mondo, gli uccelli le demonia, le spine le ricchezze, forse la mente vostra dubiterebbe di crederci.
Esempio: Sannazz. Arcad. 111: Dubitava io andarle appresso; e già mi era per paura fermato in su la riva.
Esempio: Bern. Orl. 12, 70: Di poca fede, or perchè dubitasti Di richiedermi 'n don la tua promessa?
Esempio: Salvin. Eneid. 6, 540: E dubitiamo ancora di distendere Il valore coll'opre, o ci ritiene Spavento di fermarci in terra Ausonia?
Definiz: § XIV. Quindi in locuzione negativa, Non dubitar di fare o dire checchessia, vale Farlo, o Dirlo, risolutamente, con tutta franchezza e sicurtà, senz'alcuna esitanza o incertezza, e simili. ‒
Esempio: Cat. Cost. volg. 146: Non dubitare di dare le cose piccole, conciossiecosachè tu chiegga le grandi.
Esempio: Fr. Bart. Sallust. 79: Che dicesse a Catilina.... che in Roma è ogni cosa apparecchiata a suo comando, e che non dubiti di approssimarsi alla città.
Esempio: Fiorett. S. Franc. 61: Fermamente io vi dico ch'io non dubiterei di chiamarlo santo Ruffino in vita sua, conciossiacosachè l'anima sua sia confermata in grazia.
Esempio: Fag. Pros. 109: Bione, quanto all'esser [la moglie] brutta o bella, non dubitò di conchiudere: Si turpem ec.
Esempio: Capp. Longob. 79: In Gallia i Franchi non dubitarono d'assegnare agl'indigeni una condizione corta, ec.
Definiz: § XV. Dubitare in una cosa, si disse per Aver dubbio intorno a quella, Dubitar di quella. ‒
Esempio: Dant. Vit. nuov. 101: Per questo puote essere manifesto a chi dubita in alcuna parte di questo mio libello.
Esempio: E Dant. Conv. 160: Se per ventura incontra che tu vadi là dove persone siano che dubitare si paiano nella tua ragione, non ti smarrire.
Esempio: E Dant. Conv. 231: Qualunque dubitasse in ciò che questa Canzone da quella ballatetta si discorda, miri in questa ragione che detta è.
Definiz: § XVI. E usato in forza di Att., secondo proprietà latina. Credere, Reputare, e simili, incerto, non probabile, checchessia, Avervi dubbio; ed altresì Porre o Revocare in dubbio. ‒
Esempio: Albert. Piag. Boez. 62: Dubitar ciò non si può.
Esempio: Dant. Conv. 283: Qui è maggior mestiere di saperlo, che sopra lo ragionamento della imperiale [autorità], la quale per la sua maestà non pare essere dubitata.
Esempio: Senec. Pist. 290: Queste cose ci fegono (fiedono) il cuore udendole, e da neuno l'udiamo dubitare, nè domandarne, tanto è grande la forza della verità, benchè ragione non se ne renda.
Esempio: Cic. Ufic. 122 t.: Brutta cosa è che i filosofi dubitino queste cose, le quali non sono dubitate da' villani.
Definiz: § XVII. Pure per Aver dubbio intorno a checchessia, rispetto a incertezza del da farsi. ‒
Esempio: Albertan. Tratt. volg. 158: Se alcuna cosa dubiti, non la fare.
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 99: Molto di loda acquistano i giovani in loro costumi, quando eglino de' fatti che dubitano, ricorrono a' consigli de' savj.
Definiz: § XVIII. E riferito a pensiero, vale Concepirlo per modo di dubbio, dubitativamente. ‒
Esempio: Piccolom. Instr. Filos. 78: Quando discongiunti sono i concetti che si dubitano, ec.
Definiz: § XIX. Si usò per Temere, riferito così a cosa come a persona; ed altresì per Sospettarne, Diffidarne. ‒
Esempio: Soffr. Albertan. volg. 42: Ancora dei ischifare lo consiglio de' giovani, o almeno dubitarlo, perciò ch'e' giovani non hanno senno maturo.
Esempio: Rim. Ant. F. Stef. Prot. 1, 203: Come cervo incalzato mante via (molte volte), Che, quando l'uomo gli grida più forte, Torna ver lui, non dubitando morte.
Esempio: Libr. Sent. 45: Dubita gli uomini, ma non l'aspre parole.
Esempio: Stor. Barl. 75: Servo sono di Cristo, e non dubito nessuno tormento nè morte.
Esempio: Cell. G. Onest. Vit. volg. 70: Se la prudenza passerà i suoi termini, tu sarai stolido e pauroso,... sarai notato come timido e sospizioso, e attento sempre alcuna cosa temendo, sempre alcuna cosa dubitando.
Esempio: Varch. Stor. 3, 221: Segretamente l'aveva.... confortato che lasciasse.... l'Imperadore, e si gittasse al re Cristianissimo, il quale lo piglierebbe in protezione, e non solo lo manterrebbe sicuramente in istato, ma ancora l'aggrandirebbe; il che da Cesare per più cagioni e per più rispetti si poteva, anzi si doveva, dubitare.
Definiz: § XX. In forma di Neutr. pass. dubitarsi, e adoperato sia con compimento sia assolutam. per Temere, Aver paura. ‒
Esempio: Liv. Dec. 1, 416: A tanto fu veduto venire Tempanio con la cavalleria; e quando li scorsero dalla lungi, fortemente si dubitaro, perchè non sapevano chi elli fossero; ma come li conobbero, sì grande gioia n'ebbero, che ec.
Esempio: Castigl. Corteg. V. 1: Essendo d'Italia avvisato che la signora Vittoria dalla Colonna.... ne avea fatto trascrivere una gran parte (del libro del Cortigiano), non potei non sentirne qualche fastidio, dubitandomi di molti inconvenienti, che in simili casi possono occorrere.
Esempio: Segn. B. Stor. fior. 133: Si dubitaron di non andare miserabilmente a sacco.
Esempio: Car. Lett. fam. 1, 119: E dove voi siete ora in questa disgrazia di passaggio, e per accidente, io ci sono stato, e sarovvi (mi dubito) condennato in perpetuo.
Definiz: § XXI. E per Esitare; nella locuzione negativa Non dubitarsi di far checchessia, per Farlo risolutamente. ‒
Esempio: S. Ag. C. D. 1, 58: Nè volle [Marco Regolo] rimanere nel paese, nè fuggire altrove; anzi non si dubitò di tornare alli suoi acerbi nemici.
Definiz: § XXII. Chi dubita, Chi dubiterà, Chi dubiterebbe, e simili, in proposizione interrogativa; e Nessuno dubita, Non v'ha chi dubiti, e simili, in proposizione affermativa; reggenti altra proposizione mediante la particella Che, sono maniere le quali si usano a significare in modo efficace, che la cosa della quale si parla è certa, evidente, tale da non potersene ragionevolmente aver dubbio. ‒
Esempio: Dant. Conv. 87: Nessuno dubita che s'elle (le Canzoni) comandassono a voce, che questo non fosse il loro comandamento.
Esempio: E Dant. Conv. 131: Nessuno dubita, nè filosofo, nè gentile, nè giudeo, nè cristiano, nè d'alcuna, setta, ch'elle (le Intelligenze) non sieno piene di tutta beatitudine, o tutte o la maggior parte; e che quelle beate non sieno in perfettissimo stato.
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 25: E chi dubita che la naturale purità dell'anima, se non fosse inquinata di peccato, sia fonte e principio di virtude? chè bisogno è di confessare, che il buono creatore la creasse buona.
Esempio: Domin. Tratt. Car. 10 t.: Chi dubita che eretico sia ciascuno che crede potere più che Dio onnipotente?
Esempio: Domen. Plin. 299: Fu portata [la Fenice] anco in Roma nella censura di Claudio Imperadore, l'anno ottocento dell'edificazione della città, e posta nel comizio, come ne fanno fede gli atti publici; ma niuno è che dubiti ciò esser falso.
Esempio: Varch. Gramm. 73: E chi dubitarà che Vergilio non usasse il passato di poco in questo modo, quando disse Hac Troiana tenus fuerit fortuna secuta.... E chi può dubitare che quando Terenzio disse Utinam hic surdus, aut haec muta facta sit, egli non usasse il passato di poco nell'ottativo?
Esempio: Deput. Decam. Proem. 19: Alcuni ne citò di poi, che in que' catalogi.... non si leggono. Onde chi dubita che nel nominare egli un Lapo o Lupo Alberti non s'intenda similmente compreso il conte Guido Novello,... e se alcuni altri ve ne sono di questa fatta?
Definiz: § XXIII. E lo stesso valgono le maniere, pure in costrutto con la Che o con un Infinito, Non si può dubitare, Non è da dubitare, e simili. ‒
Esempio: Giott. Canz. 348: Di quella povertà ch'è contra a voglia, Non è da dubitar che è tutta ria.
Esempio: Mattiol. Disc. 1, 602: Ma stia pur la cosa come si voglia, io però non ho punto che dubitare, che la pianta di cui è qui la figura non sia la vera draba, di cui si scrive nel presente capitolo.
Esempio: Viv. Disc. Arn. 4: Che poi, oltre al sasso e alla ghiaia che le piene depongono in que' greti, esse vi conducano ancora gran copia di rena e di terra, non si può dubitare.
Definiz: § XXIV. Non dubitare, Non ti dubitare, Non dubiti, Non si dubiti, Non dubitate ec., sono maniere che si usano per assicurare alcuno di checchessia, o per confortarlo, e talvolta anche per minacciarlo; e sempre parlandosi di cosa da farsi o da avvenire. ‒
Esempio: Grazz. Comm. 267: Voi lo conoscete bene? G. Sì, sì, non dubitare. V. Chiamatelo, e ditegli, ec.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 25: Noferi, Lo indugio piglia vizio. N. Non farà, Non dubitate, Lando.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 33: Ma non ti dubitar, chè quanto a me, Io non son mai per torla.
Esempio: Fag. Comm. 5, 12: Ohimè, come faremo? L. Non dubitate, siamo in salvo da ogni pericolo.
Esempio: E Fag. Comm. 5, 220: Avverta, che se vien altro medico, io me ne vado; e lo dico davvero. A. Non si dubiti.
Esempio: Pindem. Poes. 17: Non dubitar, più mai Tu non mi rivedrai.
Esempio: Niccol. Poes. 1, 325: Non dubitar,... m'affretto.
Definiz: § XXV. Per modo di dubitare, posto avverbialmente, vale In maniera dubitativa, Dubitativamente. ‒
Esempio: Piccolom. Instr. Filos. 49: Le medesime proposizioni che si concludano, son quelle che prima per modo di dubitare si domandano e si propongano.
Esempio: Salv. Avvert. 2, 3: Dubitativi (certi adiettivi), se sieno espressi per modo di dubitare.
Esempio: Dat. Vit. Pitt. 127: E tutto sia detto per modo di dubitare, senza mai affermar cosa veruna.