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SCORGERE
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SCORGERE.
Definiz: Vedere, Discernere. Lat. cernere, videre, perspicere. Gr. καθορᾶν.
Esempio: Dant. Inf. 6. Quando ci scorse Cerbero il gran vermo, Le bocche aperse.
Esempio: E Dan. Inf. 14. Cosa non fu dagli tu' occhi scorta Notabile.
Esempio: E Dan. Inf. 33. Ed io scorsi Per quattro visi il mio aspetto stesso.
Esempio: Bocc. nov. 81. 15. E similmente aveva scorto, Alessandro esser vestito de' panni di Scannadio.
Esempio: Petr. son. 201. Subito scorse il buon giudicio intero Fra tanti, e sì bei volti il più perfetto.
Esempio: Franc. Sacch. nov. 78. Egli era sì per tempo, che noi non lo potemmo scorgere.
Definiz: §. I. Scorgere, per Guidare, Mostrare il cammino, Far la scorta. Lat. ducere, deducere, ducem se praebere, praeire. Gr. ἡγεῖσθαι.
Esempio: Dant. Inf. 8. Tu quì rimarrai, Che gli hai scorta sì buia contrada.
Esempio: E Dan. Purg. 21. Chi v'ha per la sua scala tanto scorte?
Esempio: Petr. son. 275. Quella, che già co' begli occhi mi scorse, Ed or conven, che col pensier la segua.
Esempio: E Petr. 308. Quella mi scorge, onde ogni bene imparo.
Esempio: E Petr. canz. 49. 10. Scorgimi al miglior guado, E prendi in grado i cangiati disiri.
Definiz: §. II. Per Guidare altrui con sicurtà, Accompagnare con sicurezza, Scortare.
Esempio: G. V. 7. 4. 4. I detti nostri usciti poi gli scorsono, e condussono per la Lombardía a Bologna.
Esempio: E G. V. cap. 24. 1. Da' Fiorentini furono scorti, e accompagnati insino a Monteguarchi.
Esempio: M. V. 3. 107. Sicurava i comperatori, e facevagli scorgere lealmente, per dare corso alla sua mercatanzía.
Esempio: Stor. Pist. 62. Lo fece scorgere fuori di Lucca sano, e salvo con tutta sua compagnía.
Definiz: §. III. Scorgere la voce, vale Distinguerla, Conoscerla, trasferita l'operazion dell'occhio all'orecchio, siccome diciamo talora Sentire in cambio di Vedere. Lat. discernere. Gr. διακρίνειν.
Esempio: Bocc. nov. 26. 16. Senza favellare in guisa, che iscorger si potesse la voce.
Definiz: §. IV. Farsi scorgere un balordo, o per balordo, ignorante, tristo, e simili; vale Farsi conoscer per tale. Lat. se improbum, et c. ostendere, praeseferre suam improbitatem. Gr. κακίαν ἐμφαίνειν.
Esempio: Morg. 19. 93. Margutte gli faceva un viso arcigno, Dicendo: tu fai scorgerti un briccone.
Esempio: Libr. Son. 121. Per farti bene scorgere un arlotto.
Definiz: §. V. Farsi scorgere assolutam. vale Farsi burlare, o beffare. Lat. se irridendum praebere, spectaculo esse, fabulam fieri. Gr. μῦθον γίνεσθαι.
Esempio: Tac. Dav. ann. 13. 165. Per non farsi tra que' forestieri scorgere, la rimisero nelli statichi, e ne' loro conducenti (il T. Lat. ha ne diutius externis spectaculo esset)
Esempio: Fir. Trin. 3. 5. Vuo' tu, ch'i' mi faccia scorgere seco?