Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 2° Ed. .
VAGHEZZA
Apri Voce completa

pag.905


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
VAGHEZZA.
Definiz: Disiderio, voglia. Il Firenz. Dial. bell. don. La diffinisce così.
Esempio: Fir. Dial. bell. don. è adunque vaghezza una beltà attrattiva inducente di se disiderio di contemplarla, e di fruirla. Latin. voluntas, cupiditas.
Esempio: Bocc. n. 85. 22. Ella dee ben sicuramente esser cattiva cosa ad aver vaghezza di così bella gioia, come tu se.
Esempio: E Bocc. num. 5. Il cominciò a guatare, più perchè Calandrino le pareva un nuovo huomo, che per altra vaghezza.
Esempio: Dan. Inf. 29. E quei che avea vaghezza, e senno poco [cioè era voglioloso]
Esempio: Petr. Son. 7. Qual vaghezza di lauro, o qual di mirto.
Definiz: ¶ Per diletto. Latin. voluptas, delectatio.
Esempio: M. V. 7. 71. Il giovane, prendendo vaghezza di veder pescare.
Definiz: ¶ Per bellezza atta a farsi vagheggiare. Latin. elegantia, pulchritudo.
Esempio: Bocc. nov. 49. 2. Quanto la vostra vaghezza possa ne' cuor gentilli.