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1) Dizion. 3° Ed. .
VAGHEZZA
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VAGHEZZA.
Definiz: Disiderio, voglia. Il Fir. Dial. Bell. Don. La diffinisce così.
Esempio: Fir. Dial. Bell. Don. È adunque vaghezza una beltà attrattiva inducente di se disiderio di contemplarla, e di fruirla. L. voluntas, cupiditas.
Esempio: Boc. N. 85. 22. Ella dee ben sicuramente esser cattiva cosa, ad aver vaghezza di così bella gioia, come tu se.
Esempio: E Bocc. n. 5. Il cominciò a guatare, più perchè Calandrino le pareva un nuovo huomo, che per altra vaghezza.
Esempio: Dant. Inf. 29. E quei che avea vaghezza, e senno poco [cioè era voglioloso]
Esempio: Petr. Son. 7. Qual vaghezza di lauro, o qual di mirto.
Esempio: Mart. Poes. 2. E per troppa vaghezza Cerco agli omeri miei soverchio pondo.
Definiz: §. Per Diletto. Lat. voluptas, delectatio.
Esempio: M. V. 7. 71. Il giovane, prendendo vaghezza di veder pescare.
Definiz: §. Per Bellezza atta a farsi vagheggiare. Lat. elegantia, pulchritudo.
Esempio: Boc. Nov. 49. 2. Quanto la vostra vaghezza possa ne' cuor gentili.