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Dizion. 4° Ed. .
GARBO.
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GARBO.
Definiz: | Avvenentezza, Leggiadría. Lat. lepor, venustas, elegantia. Gr.
καλλώπισμα.
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Esempio: | E Fir. dial. bell. donn. 403. Alla cui bellezza ec.
(degli orecchi) è necessario una forma mediocre, con quelle loro rivolture ordinate con garbo, e con
conveniente rilievo. |
Esempio: | Varch. Lez. 564. Chi negherà, che Ciano profumiere così gobbo non abbia grazia; o,
come noi diciamo volgarmente, garbo in tutte le cose? |
Esempio: | Red. lett. 1. 96. Guarda un po' come tu tieni sbadatamente le mani nel manicotto;
tienvele con un po' più di garbo. |
Definiz: | §. I. Uomo di garbo, vale Onorato, Galantuomo, Dabbene. Lat. probus,
integer. |
Esempio: | Alleg. 21. Or ch'io lasso non l'ho (il bastone) non m'accompagno Con
uom di garbo. |
Definiz: | §. II. E Di garbo, aggiunto a checchessia, vale Buono, Perfetto. |
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