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GARBO.
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GARBO.
Definiz: Sost. masc. Modo come una cosa è fatta o foggiata nel suo contorno o profilo; Figura o Forma di una cosa, risultante dalla sua particolare curva, piegatura, o sagoma, Foggia.
Spagn. e portogh. garbo garbo, vecchio franc. garbe e moderno galbe: tutte voci derivate, secondo alcuni, dall'arabo galib, Modello, Forma; secondo altri, dall'ant. tedesc. garawi o garwî, Ornamento. –
Esempio: Biring. Pirotecn. 352: È stato trovato da li maestri campanari.... una certa misura, quale, oltre al garbo consueto,... rende il suono e 'l peso di quanto far la volete (la campana).
Esempio: Car. Comm. 72: Queste dal padre Vergilio son chiamate Pelte lunate, perciò che erano in garbo d'una mezza luna.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 4, 218: La cassa tiene il garbo di quella di porfido che è in Roma sulla piazza della Ritonda.
Esempio: E Vasar. Vit. Pitt. 10, 155: Vi è.... un numero di vasi con bellissimi garbi e varie forme.
Esempio: E Vasar. Vit. Pitt. 13, 179: Fa cose stupende di vasi di terre di più sorte, ed a quegli di porcellana dà garbi bellissimi.
Esempio: Soder. Cult. Ort. 149: La liquirizia.... ha le foglie simili al lentisco, o in su quel garbo: ma più sottili e larghe.
Esempio: E Soder. Tratt. Arb. 42: Tutti i garbi (le piante) tenere piglieranno, e legate in crescendo la ratterranno.
Esempio: E Soder. Tratt. Arb.106: S'avrà avvertenza di porgli (i frutti) secondo le lor nature ai luoghi loro, non gli lasciando crescere che ugualmente,... ed a tutti dare una forma e fazione e garbo medesimo.
Esempio: Bart. D. Suon. 238: Un gentiluomo, che comperò un liuto di buon legno, di bel garbo, e fornito d'ottime corde, e non per tanto all'usarlo il trovò mezzo mutolo.
Esempio: Galian. B. Vitr. Comm. 135: Non è chiaro il sinuare che facevano gli antichi alle teste de' puntoni: io credo che voglia significare, che loro dessero un contorno, o sia garbo sinuoso, cioè a similitudine d'una gola dritta.
Definiz: § I. E per la Piegatura o Curva stessa, Andamento curvilineo, Figura di una curva. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. Proem. 1, 207: Di ciò posson anco far fede molti palazzi vecchi, stati fatti in Fiorenza dopo la rovina di Fiesole, d'opera toscana: ma con ordine barbaro nelle misure di quelle porte e finestre lunghe lunghe, e ne' garbi di quarti acuti nel girare degli archi.
Esempio: Soder. Agric. 183: Abbiano il garbo d'ellisse le porte e le finestre grandi e piccole, intramezzate da ovati a giacere, per far che tutto sia in effetto corrispondente a sè medesimo.
Esempio: E Soder. Coltiv. 34: Dando loro (agli alberi) il garbo della forma uguale da ogni banda, sicchè apparisca l'albero ritondo il più che si può.
Esempio: Cresc. B. Naut. Medit. 76: Sieno [le àncore] di buon ferro e garbo, essendo che il garbo aiuta più a tener, che non fa la quantità di ferro, per la terza parte di maggior peso. Intendasi il garbo nell'àncore la maggiore o minore stortura nelle loro marre.
Esempio: Viv. Relaz. 208: Con impostar però tutti gli archi nuovi assai più alti de' vecchi, e con garbo di tutto sesto, o di altra figura.
Definiz: § II. Pure per Forma, Modo esteriore di essere: ma in questo senso non è comune. –
Esempio: Soder. Anim. domest. 7: Le loro (delle pecore) più lodate fattezze hanno a essere di questo garbo.
Esempio: E Soder. Tratt. Arb. 7: Ultimamente di stracci di tela di lino, e di tutte le sorte di stracci lini s'è ritrovata la maniera di far la carta, pestandogli bene, poi, cacciati nelle gualtiere (gualchiere), e disfatti con l'acqua, passati per staccio minuto di ferro, e posti nelle forme, pigliano garbo di foglio.
Definiz: § III. Vale pure Forma debita o conveniente; ed altresì Forma o Figura aggraziata; Leggiadria, Grazia, rispetto alla forma. –
Esempio: Biring. Pirotecn. 138 t.: Si torneggiano [i vasi di stagno] e reducano sottili ed al garbo.
Esempio: Firenz. Pros. 1, 289: Alla cui bellezza (degli orecchi)... è necessario una forma mediocre, con quelle lor rivolture ordinate con garbo e con conveniente rilevo, ma di più vivo colore che le parti piane.
Esempio: E Firenz. Pros. 1, 301: Simili al terzo [vaso] son certe spigolistre smilze senza rilievo e senza garbo.
Definiz: § IV. E per Leggiadria della persona, Bellezza di forme, Avvenenza. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 79: Io la desidero; Perocchè il garbo di Cotesta giovane.... Mi va molto ad animo.
Esempio: Pindem. Poes. 326: Incontra.... le antiche belle, E gli omeri alza. Oh Ninfe della Senna! Quello era garbo!
Definiz: § V. Garbo usasi pure comunemente per Maniera di trattare, di comportarsi, e simili, o di fare una data cosa; e assolutam. vale Bella, o Buona, maniera, Modo aggraziato, Grazia. –
Esempio: Firenz. Pros. 1, 286: Lasciando stare il garbo, la maniera, la gentilezza, e il bell'ingegno, e tutte le altre doti dello animo, io la giudico pollina delle belle donne di queste contrade.
Esempio: Varch. Lez. 564: Chi negherà, che Ciano profumiere, così gobbo, non abbia grazia, e, come noi diciamo volgarmente, garbo in tutte le sue cose?
Esempio: Red. Lett. 1, 58: Guarda un po' come tu tieni sbadatamente le mani nel manicotto; tienvele con un po' più di garbo.
Esempio: E Red. Lett. 1, 210: Una versiera o diavolessa che si fosse, facendogli un grazioso inchino, lo invitava alla danza; ma egli vi si portò con tanto mal garbo, e con tanta svenevolaggine, che ec.
Definiz: § VI. Quindi Brutto garbo, o Mal garbo, dicesi per Atto o Tratto incivile, Sgarbo.
Definiz: § VII. E Brutto garbo, dicesi anche per Atto della persona, e più specialmente della bocca, Gesto, incomposto.
Definiz: § VIII. Si usò per Acume, Giudizio, Intelligenza, Ingegno, per lo più nella maniera aggiuntiva Di garbo. –
Esempio: Red. Lett. M. 9: Questo è quanto.... ho potuto ricavare da alcune notizie avute questa state prossima passata da un uomo di ottimo garbo, che lungamente ha dimorato nel Perù.
Esempio: Magal. Lett. fam. 2, 288: Quell'altro di vivacissimo, con una malattia rimanere ottuso, quell'altro ottusissimo, con un'altra malattia diventare un uomo di garbo.
Esempio: Salvin. Pros. Rim. 200: Non isdegnarono queste minuzie, conoscendo colla chiarezza del loro spirito, da queste dipendere il bel parlare, e l'acconcia e giusta e pulita espressione de' concetti, nella quale l'uomo di garbo dee spiccare sopra gli altri.
Esempio: Fag. Rim. 3, 101: Chirone, ch'ebbe garbo, giudicò Prima Achille di musica apprendesse, E al cimento marzial poi l'esortò.
Definiz: § IX. Si usò pure per Grato sapore, Grazia, parlandosi di vino. –
Esempio: Dav. Colt. 497: Per dargli (al vino) il frizante, senza cui non ha garbo, ammosta come di sopra.
Definiz: § X. Term. marinaresco. Modello fatto di tavole sottili, che dimostra la forma dei pezzi di costruzione di una nave; ma prendesi anche per Contorno o Linea esteriore di ciascun membro di essa nave, ed altresì per Forma data all'intera nave. –
Esempio: Cresc. B. Naut. Medit. 15: Gli stamenali sono quelle parti che si accrescono ed incastrano nelle cime di detta matèra, per difetto che un solo legno non può far tanta piegatura naturalmente, quanto bisogna alla curvatura e garbo del fianco della galea. Presupposto adunque questo, pigliaremo, a far il garbo o modello delle coste della galea, un solo stamenale con la metà della sua matèra.
Esempio: E Cresc. B. Naut. Medit. 16: Tutte l'altre [matère].... dovendo mancare ed isminuire di mano in mano, fu necessario trovar l'altra misura nello istesso garbo o modello, per non far ad ogn'una il suo.
Esempio: Falc. Istruz. 52: Il timoniere non può fare andare tanto giusto il vassello, che non scorra ora a una parte, ora all'altra, secondo che dal mare e dal vento, dalla postura che si trovono le vele, e dal garbo del vassello, ec.
Definiz: § XI. A garbo, posto avverbialm., e usato più che altro col verbo Fare a garbo, espresso o sottinteso, vale In bella forma o guisa, Convenevolmente, A modo.
Definiz: § XII. Di garbo, usato a modo di aggiunto, e detto di persona, vale Onorato, Da bene, Onesto, e simili. –
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 21: Or ch'io, lasso! non l'ho (il bastone), non m'accompagno Con uom di garbo; ch'in villa è fuggito. Chiunque non ha baston, com'un fallito.
Esempio: Forteguerr. Terenz. 248: O via: tu l'averai. F. O uom di garbo!
Esempio: Nell. Iac. Gelos. disinv. 2, 8: Che tutte [le donne], se son di garbo, devono aver pensiero della loro riputazione.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 35: Ci narra il padre Niccolò Godegno Predicatore nella Cafreria, Frate di garbo, e veramente degno, ec.
Definiz: § XIII. E per Abile, Destro, Valente, nell'arte propria: nel qual senso non è oggi comune. –
Esempio: Red. Lett. 2, 27: Osservi ancora la figura della mosca, e la faccia disegnare, non da qualche imbiancatore o da qualche arrotino, ma da qualche pittore di garbo.
Esempio: Not. Malm. 1, 27: Si cominciò a dire uomo di garbo,... intendendo d'uno che operi bene e con accuratezza.
Definiz: § XIV. Si usò per Buono, Adatto, Opportuno, all'uso da farsene, detto di cose, materiali. –
Esempio: Soder. Tratt. Arb. 10: I legnami ritorti all'uso di timoni e delle traverse pe' navilj,... si addomandano legnami di garbo, che naturalmente hanno la torta che si confà al luogo dov'egli s'hanno a applicare.
Esempio: Ner. Art. Vetr. 33: Per fare un'acqua marina di garbo e bella, si piglierà la fritta di cristallo, e si metterà in padellotto senza dargli punto di manganese.
Definiz: § XV. E anche per Conveniente, Ragionevole, A proposito, detto di cose intellettuali. –
Esempio: Galil. Comm. ep. 1, 145: So che questi tali procureranno che sia condotto qualche soggetto (alla cattedra di matematica in Padova) da poterlo dominare e spaventare; acciocchè, se mai si scuopre qualche cosa vera e di garbo, ella resti dalla loro tirannide soffogata.
Definiz: § XVI. Pure per Conveniente, A modo, Fatto per bene, si dice talvolta popolarmente, e con un certo scherzo, anche di atti. –
Esempio: Nell. Iac. Serv. 2, 15: E che s'ha eghi (egli) da fare? R. Una mangiatina di garbo, e star tutti allegramente.
Definiz: § XVII. Aver garbo in una cosa, o in fare una cosa, vale Riuscirvi bene, Saperla fare con accuratezza, con grazia, in modo conveniente, e simili. –
Esempio: Not. Malm. 1, 27: Si cominciò a dire:... uomo che ha garbo, ec., intendendo d'uno che operi bene e con accuratezza.
Definiz: § XVIII. Non avere nè garbo nè grazia, e men comunemente Non avere nè garbo nè creanza, oppure nè garbo nè maniera, ed anche si disse Non avere nè garbo nè mitidio, Non avere nè garbo nè san Martino: locuzioni proverbiali, che valgono Non saper fare le cose a modo, ed altresì Comportarsi sgarbatamente. –
Esempio: Lipp. Malm. 1, 14: Ella svegliata allora, escì del nidio: E dicendo, che 'n ciò gli sta il dovere, E ch'ei non ha nè garbo nè mitidio, Non si può dalle risa ritenere.
Esempio: Not. Malm. 1, 27: Nel luogo, detto il Garbo, si fabbricavano (in Firenze) le pannine di tutta perfezione; e quelle, che si fabbricavano in San Martino, erano sempre d'inferiore condizione; onde.... noi diciamo ancora in questo senso (cioè di uno che non operi bene e con accuratezza): Non ha nè garbo, nè San Martino.
Esempio: Saccent. Rim. 1, 4: Che fate voi di quella [cortesia], che v'avanza? Perchè non esitarla a benefizio Di chi non ha nè garbo, nè creanza?