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1) Dizion. 5° Ed. .
FANTASIA
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FANTASIA.
Definiz: Sost. femm. La facoltà dell'anima sensitiva per la quale si ridestano le immagini delle cose.
Dal lat. phantasia, e questo dal grec. φαντασία. –
Esempio: Dant. Conv. 201: Se la mia considerazione mi trasportava in parte dove la fantasia venia meno allo 'ntelletto, se io non potea intendere, non sono da biasimare.
Esempio: Domin. Gov. Fam. 77: Memoria e fantasia s'appartengono a' sensi corporali.
Esempio: Savonar. Pred. 19: Piglia uno cane, e mostragli la carne: el corre là. Chi lo muove? Muovelo la fantasia, che è mossa da quello obietto della carne, perchè la se gli appresenta dentro alla fantasia come cosa buona; e mossa che è la fantasia, el desidera; e questo si chiama poi lo appetito.
Esempio: Gell. Lez. 79: La fantasia è una potenza dell'anima nostra, la quale ritiene e conserva i simulacri o vero immagini di tutte le cose conosciute da' sensi, sì come sono colori, suoni, odori, sapori, animali, piante e simili.
Esempio: Varch. Lez. Pros. var. 2, 99: La fantasia, ovvero immaginazione, opera in assenza e lontananza di essi [obbietti].
Esempio: Tass. Pros. div. G. 1, 102: La fantasia è nella parte divisibile dell'animo, non nell'indivisibile, la quale è semplicissimo intelletto; se oltre la fantasia, ch'è virtù dell'anima sensitiva, non se ne trovasse un'altra, ec.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 30, 358: Non altrimenti che a un farnetico per acuta febbre, gli si sconserta la fantasia, ec.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 4, 252: Quale effetto in quelle napolitane fantasie sì terribili forme partorissero, ciascuno sel può considerare.
Esempio: Giust. Vers. 44: Alterar si sentì la fantasia.
Definiz: § I. E per La facoltà che immagina, Immaginativa; detto in particolar modo di quella del poeta e dell'artista. –
Esempio: Dant. Purg. 17: Poi piovve dentro all'alta fantasia Un crocifisso dispettoso e fiero Nella sua vista, ec.
Esempio: E Dant. Parad. 10: E se le nostre fantasie son basse A tanta altezza, non è meraviglia.
Esempio: E Dant. Parad. 33: All'alta fantasia qui mancò possa.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 397: Fantasia si chiama la potenzia imaginativa dell'anima.
Esempio: Tass. Pros. div. G. 1, 102: La fantasia tra' Greci fu così detta dal lume,... sì come quella potenza la quale è simile al lume nell'illustrar le cose e nel dimostrar sè medesima, e ciò si conviene più tosto a la fantasia intellettuale.
Esempio: Giobert. Bell. 57: La fantasia o immaginazione estetica è la facoltà che, trasformando in fantasmi i tipi intelligibili, e dando alle imagini concepite una vita mentale, crea il bello.
Esempio: E Giobert. Bell. 58: La fantasia, pigliando i materiali somministrati dalla sensibilità e dalla cognizione intuitiva, già elaborati più o meno dalla riflessione, li trasfigura di nuovo, recando a compimento il processo dinamico incominciato dalle potenze anteriori.
Definiz: § II. Pure per Immaginativa, riferito al modo di divisare, disporre, e simili, un'opera d'arte od altra simil cosa; Invenzione. –
Esempio: Vespas. Vit. Uom. ill. 117: Ordinovvi una bellissima rocca, e cominciolla dai fondamenti; mirabile cosa, e con grandissimo ordine tutta edificata per sua fantasia.
Esempio: Pop. Disc. Ragn. 604: Molti ornamenti e gentilezze le si posson fare dentro (a una ragnaia) e d'intorno, che non hanno altra regola, che la scarsella e la fantasia del padrone.
Definiz: § III. Per Immagine di qualsivoglia specie la quale si ridesti nella fantasia. –
Esempio: S. Bern. Lett. F. 49: Nel tempo che si dicono i salmi e che esso òra, e in tutti gli altri essercizj, le immaginazioni e le fantasie de' pensieri si rivolgono nel cuore del servo di Dio, o voglia egli o no, avegna che combatta con esse: dalle quali fantasie, sì come da inmondi uccelli che d'intorno ci volino, ec.
Esempio: S. Greg. Omel. 1, 236: Le fantasie de' nostri peccati spesse volte ci molestano eziandio nell'orazione.
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 153: Questi.... ammoniva li frati che se volessero.... cacciare da sè le fantasie del demonio, eziandio dell'acqua non bevessono insino a sazietade; perocchè non solamente il vino, ma eziandio l'acqua in abbondazia, e fuori di misura bevuta, genera disoneste fantasie, e dà luogo al diavolo.
Esempio: Imit. Crist. 123: È tanta la mia infermità, che più abondevolmente vengano le fantasie che non si partano.
Definiz: § IV. E parlandosi d'opera d'arte, vale Pensiero, Immagine, Invenzione; e più spesso intendesi di quelle che abbiano del bizzarro e del nuovo. E si prende altresì per l'Opera stessa. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 7, 19: Non vi mancava chi, cantando, dire D'Amor sapesse gaudii e passïoni, O con invenzïoni e poesie Rappresentasse grate fantasie.
Esempio: Bern. Rim. burl. 1, 82: Leggi le cose mie.... Le pesche, i cardi e l'altre fantasie.
Esempio: Buonarr. M. V. Lett. Ric. 553: Quanto alla fontana di messer Bartolommeo, che va in detta sala, mi pare una bella fantasia.
Esempio: Varch. Lez. Accad. 167: Per lo che come degli uomini o ingegnosi o buoni solemo dire che hanno begli concetti, o buoni, o alti, o grandi, cioè bei pensieri, ingegnose fantasie, ec.
Esempio: Cellin. Vit. 326: E voltosi a me, mi cominciò a domandare quello che mi pareva da fare per quella bella fonte. A questo io proposi alcune mie fantasie.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 5, 143: Fece una grata a mandorle di cordoni di bronzo naturalissimi, con ornamenti in certi luoghi d'alcuni festoni ed altre belle fantasie tutte notabili, e con molta pratica, giudizio ed invenzione condotte.
Esempio: Ross. B. Cical. III, 2, 14: Era poi tutto fregiato in varj avvolgimenti, e capricciosissime fantasie di fiaschi, di boccali ec.
Esempio: Galil. Comm. ep. 1, 280: Tuttavia anco i poeti apprezzano talvolta alcuna delle loro fantasie.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 30, 355: Ma io che più d'una volta le ho vedute da vicinissimo (Scilla e Cariddi) amendue, per ritrarle dal naturale non ho mestieri in nulla delle fantasie de' poeti.
Esempio: Baldin. Decenn. Proleg. 1, 4: Comunicata con opportun proposito questa mia fantasia a S. A. Reverendissima, non solo si degnò d'approvarla nella mia persona, incaricandomene l'esecuzione, ma ec.
Esempio: Giust. Vers. 95: Centoni, fantasie scriva a giornata.
Definiz: § V. In senso figurato usasi per Tutto ciò che di strano e singolare producono la natura o l'arte; Cosa rara, Bizzarria. –
Esempio: Sassett. Lett. 125: Le madreperle e altre fantasie di mare.
Esempio: E Sassett. Lett. 371: Porta danari assai del suo signore per spenderli in queste fantasie della Cina.
Definiz: § VI. Nel linguaggio Musicale usasi a significare Una composizione senza forma determinata, che però abbia regolare svolgimento. –
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 206: E perciò que' capricci e fantasie Che v'escon dal volubile cervello, son sempre fuor di tempo (qui scherzevolmente in doppio senso).
Definiz: § VII. Fantasia vale anche Idea, Pensiero, Disegno, che sia venuto in mente ad alcuno, Che gli s'aggiri per la mente, o simili. –
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 427: Mossimi andare a parlarli con questa fantasia: con dirgli che 'l Re avea commesso, ec.
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 2, 163: Solo posso dire che costui è de' primi uomini che abbia questo signore; e essendo questa cosa fantasia sua propria, si potria ingannare, per essere di una ottima natura, e amorevolissimo.
Esempio: E Machiav. Pros. var. 8, 43: Vorrei potessimo andare insieme dal Ponte vecchio per la via de' Bardi insino a Cestello, e discorrere che fantasia sia quella di Spagna, perchè ec.
Esempio: Guicc. Op. ined. 6, 85: Li parrebbe che questo modo servissi e alle cose di Francia, e a tagliare le fantasie del Papa.
Definiz: § VIII. E detto della mente o dell'animo, occupati da alcun pensiero, turbati da qualche fatto, e simili. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 46, 27: E per la fantasia che v'ha sì fissa Nè Leon venir sente nè Melissa.
Esempio: Galil. Op. astronom. 1, 485: Invidio il signor Simplicio, dal cui silenzio argomento che ei resti capace del tutto, e libero da quella confusione che grandemente a me ingombra la fantasia.
Definiz: § IX. E per Idea non fondata nel vero, ed altresì Cosa immaginaria, Finzione, Fola. –
Esempio: Sacch. Rim. M. 310 tit.: Sopra molte e diverse fantasie occorrenti nel MCCCLXXVIII.
Esempio: E Sacch. Rim. M. appr.: Pieno è il mondo di falsi profeti, D'astrologhi, sibille, e di resie, De' sogni e fantasie D'indovini d'auguri e nigromanti.
Esempio: Car. Apol. 34: Io, a rincontro de le vostre fantasie, v'allegherò il sogno fatto in questo proposito dal nostro ser Fedocco.
Esempio: Bart. D. Cin. 2, 150: Il paradiso e l'inferno sono ad essi.... fantasie d'ingegno.
Esempio: E Bart. D. Vit. Bellarm. 3, 186: Fecero l'Evangelio Platonico, cioè un mostro mezzo verità divine, e mezzo fantasie filosofiche.
Esempio: Bertin. A. F. Risp. apol. 65: Questa che voi chiamate delle più strane fantasie che mi sia saltata in capo, l'ho citata per sua.
Esempio: E Bertin. A. F. Risp. apol. 72: Se questa è bibbiosa diceria, e che non ha nè capo nè piedi, che è piena di errori e di frottole, colma di strane fantasie, con un'infilzatura di cose dette a sproposito, che ripugnanza dovete voi avere a crederla parto dell'inetta ed ignorante mia penna?
Esempio: Maff. Anfit. 164: Disegnò le antichità con intelligenza e con verità,... senza dar sue fantasie per cose reali ed antiche.
Definiz: § X. Per Pensiero molesto, melanconico, che turba l'animo. –
Esempio: Poliz. Pros. 68: Nè ho con chi crivellare queste mie fantasie.
Esempio: Car. Lett. fam. 1, 175: Egli mostra d'esser mezzo disperato de la sanità.... Non vorrei che si mettesse in capo qualche fantasia indegna de la costanza e de la prudenza sua.
Definiz: § XI. Vale altresì Idea strana, o bizzarra; Capriccio.
Esempio: Cecch. Ass. 5, 2: Il vecchio nella corte sempre fece l'assiuolo: non so io che diavolo di fantasia gli s'era tocca.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 1, 1: Emmi venuta certa fantasia, Che non posso cacciarmi dalla testa, Di scriver un'istoria in poesia.
Definiz: § XII. E talora vale Atto di persona strana o bizzarra. –
Esempio: Buonarr. Tanc. 2, 2: Secondo me, le vostre fantasie Saran forse pe' dami una triocca.
Definiz: § XIII. Ed anche si usò par Natura strana, Stravaganza. –
Esempio: Sacch. Nov. 2, 278: Ma pur immaginando che maestro Alberto gli l'avea accattato, e che valentre artista di ciò dovea essere, si fermò di sofferire la sua fantasia, e dare alla sua opera effetto.
Definiz: § XIV. Vale pure Opinione, Parere, Giudizio, e propriamente non fondato nel vero, non ragionevole, vario, instabile, e simili. –
Esempio: Imit. Crist. 57: Imperocchè oggi s'accordano teco, e domane si pensano non essere propizj, secondo che si volgono di fantasia e di volontà.
Esempio: Savonar. Pred. 17: Quanti sono li capi delli uomini, tante sono le fantasie.
Esempio: Machiav. Pros. var. 8, 41: Questo per certo non doveva nuocere a me, e molto bene, se avevano questa fantasia, dovevano dividere le poste.
Esempio: Bern. Rim. burl. 1, 122: Ciascun faccia secondo il suo cervello, Che non siam tutti d'una fantasia.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 1, 64: E stan con fantasia stabile e ferma, Che splender debba a nuovo mondo il sole.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 422: Potrà essere che muti fantasia.
Definiz: § XV. Per Concepimento, Pensamento, ed altresì Trovato, Invenzione, intorno a cose naturali o scientifiche, punti dottrinali, e simili. –
Esempio: Dav. Colt. 502: Noi veggiamo in ogni professione e arte, fuori de' precetti ordinarj, spesse volte nuovi capricci, e bizzarre fantasie, come fu nella nostra coltivazione l'innestare, e mill'altre invenzioni da far trottare la natura.
Esempio: Magal. Lett. scient. 26: Tale è la chiarezza del suo favellare, la sodezza de' suoi concetti, e lo spirito maraviglioso d'alcune fantasie nobilissime sopra i più ammirandi problemi del mondo.
Definiz: § XVI. Trovasi poeticam. usato per Fine, Intendimento, strano. –
Esempio: Bern. Orl. 25, 14: Anzi il consiglio mio prudente ascolta, Intendi e nota ben la fantasia Perchè la cagna qui venuta sia.
Definiz: § XVII. Si usò per Falsa visione, Illusione della mente; ed anche per semplicemente Visione; ed altresì per l'Immagine stessa rappresentante chicchessia o checchessia, Fantasma. –
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 155: Una giovane,... per fantasia e illusione diabolica, e arte magica, pareva.... diventata e trasfigurata in forma di cavalla.
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 1, 56: Dicono che Paretonia, madre di Platone, fu oppressa da una fantasia d'Apollo, e che questo principe della sapienza non fu nato se non di parto di vergine.
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg. 2, 14: Che sarà d'alquante donne, le quali dicono ovvero credono cavalcare sopra alquante bestie colla Diana iddia de' Pagani, e colla moglie d'Erode,... e che da loro alquante creature possono esser mutate o in meglio o in peggio?... Cotali fantasie sono date dal maligno spirito, e messe nelle menti umane.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 163: Era Re di Boemia al tempo che l'autore finge che avesse questa fantasia.
Definiz: § XVIII. Con senso conforme allo spagnuolo, trovasi per Presunzione, Superbia. –
Esempio: Sassett. Lett. 126: E di loro si ha buono servizio, trattone ch'e' sono un poco superbi, che è vizio di tutti i Neri; e ce n'è il proverbio: Egli ha più fantasia che un Nero.
Definiz: § XIX. A fantasia, posto avverbialm., vale A idea, ed altresì A capriccio. –
Esempio: Sassett. Fr. Notiz. 29: Avendo li Spagnoli fatta di nuovo una tavola a detto altare a loro fantasia, fu ec.
Esempio: Targ. Vit. Michel. 219: I quali si presero la libertà di guastare tutta l'idea di quel buon vecchio, e ricucinare e rimpasticciare a loro fantasia l'opera che poi fu stampata col di lui nome.
Definiz: § XX. Di fantasia, coi verbi Fare di fantasia, Operare di fantasia, e simili, vale A modo proprio, Senza considerazione; e nelle arti del disegno vale D'invenzione, Senza curar troppo la natura ed il vero. –
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 59, 2: I nostri artefici dicon far di fantasia, o di capriccio, quando senza esemplo vanno operando di propria invenzione; ed opponesi al ricavare, o fare, dal naturale.
Esempio: Zanott. G. P. Avvert. 53: Peccano certamente contra l'arte loro quelli che fidandosi ciecamente nella reminiscenza e nel lungo esercizio, che spesso è fallace, operano di fantasia e di furore.
Definiz: § XXI. In fantasia, ed anche Per fantasia, posto avverbialm., vale Col pensiero, Con la fantasia, In immaginazione. –
Esempio: Comm. Anon. Dant. 1, 10: Quando l'autore dice sè essere sceso in Inferno per fantasia e non personalmente.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 5, 373: Di qua di là leggendo Frontispizj di libri, e or questo or quello Comprando in fantasia.
Definiz: § XXII. Aggiungere fantasia, si disse per Confermarsi, per qualche nuovo motivo, in un proposito, in un disegno, che si stia ponendo in atto. –
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 429: Oggi io ho questa risposta da messer Rinaldo; e con essa ho aggiunto fantasia.
Definiz: § XXIII. Andare una cosa o una persona a fantasia o, per la fantasia, ed anche si disse alla fantasia, d'alcuno, vale Piacergli, Andargli a grado, a genio, Essergli cara. –
Esempio: Machiav. Comm. 203: In fine, questi frati non m'andarono mai per la fantasia.
Esempio: Bern. Rim. burl. 1, 90: Di lui stato son io sempre sì vago, E sì m'è ito per la fantasia, Che sol di ricordarmene m'appago.
Esempio: Giambull. P. F. Stor. Europ. 64: Non si potette però disporre a conchiudere la pace, nè a convenire con lo Imperadore, se non in quel modo solo che gli andava a la fantasia.
Esempio: Car. Lett. fam. 1, 50: Dico così, perchè so che lo scrivere oziosamente non vi suole andar troppo per la fantasia.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 7, 12: Non lasciò mai il disegnare, ed il fare di rilievo, come cose che gli andavano a fantasia più d'alcun'altra.
Esempio: Grazz. Pros. 45: Perchè ella gli andava molto per la fantasia, poco ad altro, fuor che a mirarla e vagheggiarla, attese la mattina.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 17, 24: E che il giorno seguente senza fallo Andata vi sarebbe in compagnia Delle sue donne, o a piedi, od a cavallo, Come andato le fora a fantasia.
Definiz: § XXIV. Avere alcuno fantasia di fare una cosa, o Venire ad alcuno, fantasia di fare una cosa, si usò per Averne egli, o Venirgli, la voglia, il capriccio, e simili, di farla. –
Esempio: Bern. Orl. 3, 19: Vien Pinabello, un altro suo parente, Che di cadere anch'egli ha fantasia: Astolfo il contentò cortesemente.
Esempio: E Bern. Rim. burl. 1, 28: Io dico Michel Agnol Buonarroti, Che quando io 'l veggio, mi vien fantasia D'ardergli incenso, e attaccargli i voti.
Esempio: Cellin. Vit. 234: Mi cominciò a domandare se io avevo mai auto fantasia di volare.
Definiz: § XXV. Avere fantasia d'una cosa, o Averla in fantasia, vale Averla presente al pensiero, Ricordarsene. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 13, 7: Mi giova sempre avere in fantasia Ch'io non misi il mio core in luogo immondo.
Esempio: Sassett. Lett. 119: E se voi avete fantasia della cenere che gettano via le nostre fante, quando elle la cavano de' colatoj da ranno, fate vostro conto che tutto il paese sia una cosa tale.
Definiz: § XXVI. Avere altra fantasia, si disse per Avere alcuno l'animo occupato da più grave cura o pensiero che non sia la cosa di cui altri gli parli, che egli abbia alle mani, e simili. –
Esempio: Crusc. Vocab. I.: Diciamo anche: Io ho altra fantasia, quando non si vuol dare orecchie, a quel che t'è detto.
Definiz: § XXVII. Cadere in fantasia ad alcuno una data cosa, Venire, in fantasia ad alcuno una data cosa, vale Venirgli in mente, Venirgli in pensiero, e Mettere nella fantasia di alcuno una cosa, vale Fargliela venire in mente. –
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 3, 228: Gli cadde a un tratto nella fantasia Che, ec.
Esempio: Galil. Comm. ep. 1, 23: Con un poco d'ozio gli scriverò una esperienza che già mi venne in fantasia.
Esempio: Casott. A. Celid. 306: L'avergli concepito un odio eterno Mi messe a un tratto nella fantasia Di descriverlo simile all'inferno.
Definiz: § XXVIII. Dare fantasia ad alcuno, vale Dargli retta, ascolto. –
Esempio: Bern. Orl. 9, 80: Orlando gli dà tanta fantasia, Quanto se fusse d'India, o di Zimia.
Definiz: § XXIX. Entrare in fantasia, in costrutto con un compimento retto mediante la particella Che, vale Mettersi in mente, o, come familiarmente dicesi, nella testa.
Esempio: Vill. G. 5, 195: Ben si trovò che 'l detto Conte per consiglio d'indovini, entrò in fantasia, e fecionlo intendente, che Adoardo suo fratello.... dovea essere vivo e sano.
Definiz: § XXX. Essere in fantasia di fare alcuna cosa, vale Pensare, Divisare, Avere il pensiero di farla. –
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 2, 215: Io sono stato in fantasia di parlarti quattro o sei dì fa.
Esempio: Guidicc. Op. M. 2, 376: Siamo in fantasia di levarci domani di qui.
Definiz: § XXXI. Essere in fantasia, usato assolutam., si disse per Stare in pensiero, in angustia. –
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 380: Non ti maravigliare di questa mia, chè sono in fantasia aspettando Lorenzo.
Esempio: Buonarr. M. V. Lett. Ric. 17: Io ancora sono in fantasia grande, perchè è già uno anno che io non ò avuto un grosso da questo Papa.
Definiz: § XXXII. Essere sopra fantasia, Stare, sopra fantasia, si usò per Essere sopra pensiero, Esser distratto. –
Esempio: Grazz. Comm. 26: Voi non dovete aver posto cura; or ora uscito son di casa. L. No, chè io era sopra fantasia.
Definiz: § XXXIII. Fare fantasia, si usò per Far pensiero, Proporsi, Procurare. –
Esempio: Car. Lett. Farn. 1, 182: Quando pur [i danari] non si trovino, non credo che ci sarà di molto disordine valerci di parte del deposito,... ma bisogna far fantasia di rimetterli.
Definiz: § XXXIV. Fare fantasia ad una cosa, si usò per Farvi attenzione, Pensarvi, Occuparsene. –
Esempio: Galil. Op. astronom. 1, 212: Di che moto dunque si muove ella? S. Lasciate ch'io ci pensi un poco, perchè non ci ho più fatto fantasia.
Definiz: § XXXV. Ferire la fantasia, è maniera che si usa per Fare forte impressione nell'animo, Eccitare la meraviglia. –
Esempio: Bottar. Dial. 146: Non può essere che ogni volta che voi avete riguardato di faccia il maraviglioso portico della Rotonda non siate rimaso incantato dallo stupore. Ora ditemi qual cosa vi ha ferito tanto la fantasia?
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 71: Par che ciò, nei suoi viaggi, sia Quel che più gli ferì (al pappagallo) la fantasia (qui per similit.).
Definiz: § XXXVI. Rompere la fantasia ad alcuno, è maniera che vale Importunarlo, Infastidirlo assai; più comunemente Rompergli il capo. –
Esempio: Crusc. Vocab. I. : Diciamo; Non mi romper la fantasia; che tanto è dire, Non m'importunare, Non mi torre il capo, cioè Non mi deviare dal mio pensiero.
Esempio: Bottar. Dial. 260: Dopo avervi dato il soggetto, vogliono stare a tempestarvi e rompervi la fantasia con dire: Io ci vorrei la tal cosa, ec.
Definiz: § XXXVII. Tenere fantasia, o Avere, fantasia, si usò per Aver la mente non applicata a quel che si opera, Essere alterato, turbato fortemente d'animo, e simili. –
Esempio: Bern. Orl. 23, 37: Rotta la lancia, Chiarion va via, Che 'l suo caval teneva fantasia (qui per similit. e in ischerzo).
Esempio: Cecch. Incant. 1, 1: Ermellina mia, da parecchi dì in qua i' ho tanta fantasia, ch'i' non veggo più persona. E.... Ma che t'è egli accaduto di nuovo? Che è della tua fanciulla? B. Non troppo bene.
Definiz: § XXXVIII. Tornare una data cosa in fantasia, o Uscir una data cosa di fantasia, vale Tornare essa alla memoria, Ricordarsene; ovvero Uscir essa di mente, Scordarsene. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 180: Ha nome.... ha nome.... o Dio! Mi si è scordato.... e' lo chiamono.... in fatti E' non mi torna in fantasia.
Esempio: Crusc. Vocab. III: Per modo di dire: M'è uscito di fantasia; e vale Me lo sono scordato.