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1) Dizion. 5° Ed. .
CONVENEVOLEZZA.
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CONVENEVOLEZZA.
Definiz: Sost. femm. Astratt. di Convenevole. L'esser convenevole, Qualità di convenevole, ed anche Ciò che è convenevole, nei varj sensi della parola. –
Esempio: Bocc. Decam. 6, 77: Potete vedere i Baronci, qual col viso molto lungo e stretto, e quale averlo oltre ad ogni convenevolezza largo.
Esempio: E Bocc. Decam. 7, 184: Assai dee bastare a ciascuno, se quale asino dà in parete tal riceve; senza volere, soprabbondando oltre la convenevolezza della vendetta, ingiuriare, dove l'uomo si mette a la ricevuta ingiuria vendicare.
Esempio: Castiglionch. L. Epist. 21: Bene confesso ch'essi possono pretendere alcune cagioni che per convenevolezza inducono il concedente, ma non lo stringono per necessità.
Esempio: Cas. Pros. 3, 290: La dolcezza de' costumi, e la convenevolezza de' modi e delle maniere e delle parole, giovano.... a' possessori di esse.
Esempio: E Cas. Pros. 3, 354: Gli uomini sono molto vaghi della bellezza, e della misura, e della convenevolezza.
Esempio: Buonarr. M. V. Lett. Ric. 500: L'architettura non è altro che ordinazione e disposizione, ed una bella spezie ed un conveniente consenso de' membri dell'opera, e convenevolezza e distribuzione.
Esempio: Varch. Stor. 2, 247: Si dilettava sopra ogni convenevolezza del giuoco, e quasi sempre perdeva.
Esempio: Borgh. V. Disc. 1, 39: Ma misurandosi bene i tempi, si vedrà agevolmente esser più vicino al vero e più sicuro quel che si è detto di sopra, e non si potere con la medesima convenevolezza riferire al fatto di Volterra.
Esempio: Tass. Dial. 1, 355: Egli (Virgilio) volse aver riguardo a la convenevolezza ed al costume de gli eroi.
Esempio: E Tass. Dial. 1, 365: Quanto maggiore e più stretta.... è la congiunzione del marito con la moglie, tanto più dee ciascun procurar di fare convenevol matrimonio; e la convenevolezza del matrimonio in due cose principalmente si considera, ne la condizione e ne l'età.
Esempio: Salvin. Disc. 3, 174: Quando adunque tu mangi insieme con altri, sovvengati non solamente di guardare alla convenevolezza, verso il corpo, di ciò ch'è posto in tavola, ma ancora quella, che tocca al convitante, mantenere come si dee.