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1) Dizion. 5° Ed. .
MORALE
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MORALE.
Definiz: Add. Che concerne i costumi. Che attiene all'etica, Che insegna o riguarda la pratica del bene, e simili.
Dal lat. moralis. –
Esempio: Dant. Conv. 165: Alla nona spera risponde la scienza morale; e al cielo quieto risponde la scienza divina, che è teologia appellata.
Esempio: E Dant. Conv. 254: Sua beltà, cioè moralità, piove fiammelle di fuoco, cioè appetito diritto, che si genera nel piacere della morale dottrina.
Esempio: Adr. M. Plut. Opusc. 5, 122: Morale si dice ogni trattato pertinente alla vita umana.
Esempio: Pallav. Libr. Ben. 346: L'affezione portata sempre da me alla disciplina morale.... potrebbe farmi lecito d'entrare ora per difensore.
Esempio: E Pallav. Libr. Ben. 395: Saprebbe insegnar le dottrine morali col propio ingegno, quand'anche si perdessero i libri altrui.
Esempio: Segner. Incred. 124: Il governo morale degli uomini è il fine del naturale.
Esempio: Giobert. Buon. Not. XXXVII: Nel portare questo giudizio delle opere morali del Rosmini, intendo solo di accennare a quella parte di esse, che si collega colla ideologia del Nuovo Saggio.
Definiz: § I. E per Conforme alla morale, Da uomo morale. –
Esempio: Nov. ant. S. 18: Uno signore di Grecia,... avea uno suo giovano figliuolo lo quale facea nodrire.... e faceagli insegnare vita morale, cioè buoni costumi.
Esempio: Car. Lett. fam. 3, 83: Questo consiglio in vero è morale.
Definiz: § II. E per Che attiene all'uomo, in quanto è un essere ragionevole e libero; Che concerne l'animo e la volontà dell'uomo, e ne informa le azioni. –
Esempio: Piccolom. Instit. mor. 72: Concorrono adunque essenzialmente, e non per accidente, all'operazioni morali l'appetito sensitivo, l'intelletto e la volontà.
Esempio: Pallav. Libr. Ben. 223: Non potrei ben dimostrare in virtù di questi assiomi la sicurezza delle verità e speculative e morali.
Esempio: Segner. Incred. 180: E ciò che io dissi degli avvenimenti morali, dicasi de' casi fortuiti, d'incontrar tesori, ec.
Esempio: Salvin. Casaub. 180: Con egual ragione ancor questi Ethologi, o discorritori di cose morali, non poeti dovranno dirsi.
Esempio: Pindem. Poes. 359: A che dovrà tender l'uom dunque? A farsi Di se stesso miglior di giorno in giorno.... conseguir quella in fine, Che sotto il curvo ciel viengli concessa Perfezïon morale.
Esempio: Giord. Op. 1, 252: Io ho sempre tenuto che le lettere debbano recare qualche utilità morale: altrimenti e prose e versi mi paiono frasche inutili e noiose.
Esempio: Giobert. Bell. 15: Taluno potrebbe credere ch'ella (la forma spirituale della bellezza) si confonda col vero metafisico o matematico, o col bene morale.
Esempio: E Giobert. Rinnov. 2, 443: Chi n'è digiuno (dello studio dell'antichità) non potrà mai avere a compimento buon gusto nelle lettere, buon giudizio nelle scienze, e quel cumulo di qualità intellettive e morali che fanno l'uomo grande ed il cittadino.
Definiz: § III. E in questo senso si usa spesso in contrapposto a Fisico, Naturale, e simili. –
Esempio: Pallav. Libr. Ben. 374: S'è trattato de' beni fisici, e.... dei mali opposti eziandio.... Vuolsi ora discorrere del bene e del male morale, cioè della virtù e del vizio.
Esempio: Segner. Mann. genn. 1, 5: Le pazzie naturali si dànno a conoscere tosto per quelle che sono; ma non così queste pazzie de' mondani, che noi possiamo chiamare pazzie morali.
Esempio: E Segner. Mann. magg. 27, 2: Hai da portar prima i difetti altrui naturali, come sono la malinconia, le schifezze,... e poi molto più i difetti ancora morali, come sono le inciviltà, le ingratitudini, l'ira, ec.
Esempio: Targ. Viagg. 11, 16: La depressione di potenza dei vescovi di Luni derivò.... da cause politiche e morali, ma avevano già di prima cominciato a cospirare contro di essa anche le cause fisiche.
Definiz: § IV. E in più largo senso, per Spirituale, in contrapposto a Materiale. –
Esempio: Giobert. Introd. 1, 143: S'alzano di rado [i filosofi francesi] dall'ordine materiale all'ordine morale dell'universo.
Definiz: § V. E detto di scrittura, vale Inspirato a sentimenti morali, o Che tratta di morale; e in più largo senso, Che concerne la condizione dell'uomo. –
Esempio: Vill. G. 440: Quando fu in esilio, fece da venti canzoni morali e d'amore, molto eccellenti.
Esempio: Salvin. Pers. Pref.: Questa iambica pungente poesia era più tosto uno sforzo di maledicenza, che una grave, soda, e morale e sentenziosa composizione.
Esempio: Giobert. Ges. mod. 3, 276: Nè esprimono già questi detti un capriccio sfuggevole, o sono effetto del mal umore e di una malinconia momentanea dell'uomo grande (parla del Leopardi), ma fanno, si può dir, l'anima di tutti i suoi scritti morali e poetici.
Definiz: § VI. Detto di persona, vale Che in ciò che fa o dice si attiene ai principj della morale. –
Esempio: Bonich. Bind. Rim. B. 101: Chi vuol viver morale Non viva piagentero.
Esempio: Bocc. Com. Dant. M. 2, 216: Epicuro fu solennissimo filosofo, e molto morale e venerabile uomo.
Esempio: Sacch. Nov. 2, 287: Fu nella nostra città uno cavaliere valoroso e morale, chiamato messer Albertaccio da Ricasoli.
Esempio: Vespas. Vit. Uom. ill. 476: Era Nicolao molto morale nelle sua sentenze.
Esempio: Rucell. Or. Dial. 2, 11, 150: Uomo morale può dirsi veramente colui, il quale.... converte col discorso della mente in elezione ragionevole la propensione della natura, che per sè trascorrer potrebbe nella smoderazione del vizio.
Definiz: § VII. Detto di scrittore, e simili, vale Che tratta di morale, o di cose morali. –
Esempio: Dant. Conv. 357: Comandamento è delli morali filosofi, che de' beneficj hanno parlato, che l'uomo dee mettere ingegno e sollicitudine in porgere i suoi beneficj, quanto puote più, utili al ricevitore.
Esempio: Fiorett. B. Proginn. 1, 16: Mi persuado aver letti con diligenza tutti gli autori Greci, Latini e Toscani, che sieno essenziali a questo indirizzo nostro: ciò sono tutti i poeti e le poetiche;... tutti i filosofi morali; ec.
Definiz: § VIII. E per Che ha per iscopo il bene morale. –
Esempio: Giobert. Ges. mod. 2, 438: Profanaste il sacramento di penitenza e l'ufficio più morale e migliorativo del ministero ecclesiastico.
Definiz: § IX. Detto di grandezza, dignità, bellezza, e simili, vale Che proviene all'uomo dalla moralità delle azioni, dei principj, e simili. –
Esempio: Giobert. Buon. 168: Non vi ha azione lodevole per alcuno di questi titoli, ancorchè menomissima, che non sia sublimata a dignità morale dal principio di creazione.
Esempio: Capp. Pens. Educ. 290: Ne sembra che l'eccellenza dei sommi e quelle morali ed intellettuali grandezze per cui s'illustra la umana razza, o più di rado appariscano, o meno si additino, o forse meno alto sorgano.
Definiz: § X. Vale anche Conforme all'andamento delle cose umane, Secondo la probabilità maggiore. –
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 48: Chi dà in cuore ricetto dopo il peccato ad una speranza priva di qualunque timore, non sol non è giusto, ma non può nè pur divenire, costituendosi l'infelice con quella in una morale impossibilità di emendarsi.
Esempio: E Segner. Crist. instr. 1, 401: Io considero l'anima di lui avviluppata da due impossibilità, che mi dànno orrore: una assoluta, l'altra morale.
Definiz: § XI. Detto di certezza, evidenza, e simili, vale Che non si ricava da prove e testimonianze dirette; ma si desume dalla più credibile probabilità. –
Esempio: Pallav. Libr. Ben. 221: Questo quinto principio non ha se non certezza morale.
Esempio: Segner. Incred. 242: Quanto sarebbe gran fallo in un mattematico l'appagarsi, nelle sue dimostrazioni, di un'evidenza morale; tanto sarebbe in un morale aspirare a quell'evidenza, che chiamasi mattematica.
Esempio: E Segner. Mann. febbr. 16, 3: Considera, che sia ciò che possa mai darti, in sì gran pericolo, qualche moral sicurezza: sarà un perpetuo timore.
Definiz: § XII. Vale anche Considerato in rapporto alla legge morale. –
Esempio: Giobert. Ges. mod. 1, 155: Se io celebro le vostre persone, e scuso, attenuo, cancello l'imputabilità morale dei vostri falli, io sono un libellista frodolento e machiavellico.
Definiz: § XIII. Morale, si dice uno dei sensi che si vedono racchiusi nella Sacra Scrittura, ed anche in altre opere che hanno o si credette che avessero carattere allegorico. –
Esempio: Dant. Conv. 117: Il terzo senso si chiama morale; e questo è quello che li lettori deono intentamente andare appostando per le scritture.
Esempio: Bocc. Com. Dant. M. 1, 154: Il secondo senso è allegorico, o vero morale.
Esempio: E Bocc. Com. Dant. M. appr.: Se noi guarderemo al senso morale, vedremo, ec.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 28: Veduta la lettera, è da vedere l'intelletto morale o vero allegorico.
Definiz: § XIV. Morale, detto di virtù, vale Che è proprio dell'uomo, secondo lo stato naturale; e talvolta corrisponde a Cardinale. –
Esempio: Dant. Conv. 339: Propiissimi nostri frutti sono le morali vertù, perocchè da ogni canto sono in nostra podestà; e queste diversamente da diversi filosofi sono distinte e numerate.
Esempio: E Dant. Conv. 341: Bene si pone prudenza, cioè senno, per molti essere morale vertù; ma Aristotile dinumera quella intra le intellettuali, avvegnachè essa sia conducitrice delle morali vertù.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 214: I beni aquistati dell'anima sono le virtudi teologiche e divine, le virtudi intellettuali e le morali, ec.
Esempio: Giunt. Eseq. Buonarr. 26: Non è altro (la pietà cristiana), che uno aggregato di tutte quelle virtù, che i nostri hanno chiamato teologiche, e di quelle che furno dai Gentili dette morali.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 11, 18: Sotto gli ovati, fra gli spazj delle finestre di sotto, sono le tre virtù teologiche e le quattro morali.
Esempio: Piccolom. Filos. nat. II. 2: Ma la diritta ragione è quella poi che restringendo e allargando cotali effetti secondo che nel soverchio del troppo o del poco van traboccando, a quelle mediocrità gli riduce al fine, che proprie son dell'uomo, e virtù morali si dimandano.
Esempio: Segner. Mann. dic. 8, 3: Tre teologali...: e quattro cardinali, prudenza, giustizia, temperanza e fortezza, che sono le virtù dette umane, o vero morali, perchè sono virtù propie dell'uomo, secondo ancora lo stato suo naturale, non elevato.
Esempio: Giobert. Teor. Sovrann. 1, 71: E certo il derivare la salute dalla sola fede senza tener conto della virtù morale e de' suoi frutti, è sentenza non solo eretica in teologia, ma ipermistica e contraria ai primi canoni della ragione.
Definiz: § XV. Morale, si usò pure come aggiunto di Canzone morale, per distinguerla dalla Canzone a ballo o Ballata, e dagli altri componimenti lirici minori. Anche in forza di Sost. femm. –
Esempio: Acc. Lett. 187: Conchiudendo la resposta nelle parole del Petrarca ultime della morale, dove parla e scrive a Italia.
Esempio: Comm. Anon. Dant. 2, 39: Per che le canzoni morali, come fu questa, non suole essere usanza d'intonarle, credo che questo Amor che nella mente mi ragiona fosse principio di qualche ballata, o suono.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 9: Fu ancora lo prefato nostro autore passionato nella giovanezza sua di quella passione, che comunemente si chiama amore, com'elli dimostra in alcuna delle sue canzoni morali.
Definiz: § XVI. In forza di Sost. masc., si usò per Colui che tratta di morale; oggi Moralista. –
Esempio: Dant. Inf. 4: Vidi Orfeo, Tullio e Lino e Seneca morale.
Esempio: Pulc. L. Morg. 25, 159: E poeti e filosofi e morali Queste cose ch'io dico anche non sanno.
Esempio: Galil. Op. Cart. Div. XIV, 430: Possono bene i Senechi e Platoni, e tutti i morali insieme, dar precetti e regole di combattere contro la fortuna; ma ec.
Esempio: Bart. D. Vit. Zucch. 2, 36: Or in pergamo, or in catedra, a supplire in ogni lor bisogno le veci de' teologi, de' filosofi, del matematico, del morale.
Esempio: Segner. Pred. 366: Non ci predicano quasi altro i naturali nelle loro considerazioni,... i morali nelle loro massime.
Definiz: § XVII. E vale pure Ciò che riguarda i costumi, la pratica della vita. –
Esempio: Maff. G. P. Vit. Confess. 3, 262: Quanto poi al morale, ricercava da tutti sì fina perfezione, e sì esatta, che a' meschini discepoli.... veniva meno anco lo studio e la voglia di procurarla.
Esempio: Bart. D. Cin. 1, 190: Con ciò si è oramai data sufficiente contezza di quanto conveniva sapersi intorno al naturale, al morale, e al politico della Cina.
Definiz: § XVIII. Trovasi anche per Qualità morale, usato nel plurale. –
Esempio: Vill. G. 3, 111 tit.: Ancora diremo de' morali ch'ebbe in sè papa Bonifazio.
Definiz: § XIX. Ente morale. –
V. Ente, § VIII.
Definiz: § XX. Filosofia morale. –
V. Filosofia, § VII.
Definiz: § XXI. Imperativo morale. –
V. Imperativo, § II.
Definiz: § XXII. Legge morale. –
V. Legge, § XXIV.
Definiz: § XXIII. Teologia morale. –
V. Teologia.