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1) Dizion. 5° Ed. .
CANESTRO
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CANESTRO.
Definiz: Sost. masc. Lo stesso che Canestra; se non che suol essere un po' meno grande e più profondo, e per lo più fornito di manico.
Dal lat. canistrum. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 270: Se ne fanno [del brillo] corbe e gabbie.... e canestri.
Esempio: Ovid. Pist. 84: Or non ti vergogni tu, che si dice che tu hai tenuto il canestro delle fusa tra le fanciulle?
Esempio: Ar. Sat. 1, 186: Chi con canestro e chi con sacco per la Montagna cominciar correre in su, Ingordi tutti a gara di tenerla [la luna].
Esempio: Alam. L. Colt. 3, 609: E son carche le travi e l'arche piene, Colmi i vasi, i canestri, i tin, le botti.
Esempio: Cellin. Vit. 327: Era l'apritura poco più d'un quadro, e sopra esso quadro un mezzo tondo istiacciato a uso d'un manico di canestro.
Definiz: § I. E per Quello che è contenuto nel canestro. –
Esempio: Fr. Giord. Pred.: Perchè talotta gli presenti un canestro d'uve e di fichi.
Definiz: § II. Canestro, per similit. ed in ischerzo, si trova usato per Brache. –
Esempio: Bern. Rim. burl. 1, 98: Vede le calze sfondate al maestro E la camiscia ch'esce del canestro.