1)
Dizion. 5° Ed. .
CARPIRE
Apri Voce completa
pag.599
Vedi le altre Edizioni del Vocabolario |
|
|
|
CARPIRE. Definiz: | Att. Prendere con violenza, e all'improvviso; Afferrare. |
Dal lat. carpere. – Esempio: | Fiacch. Fav. 2, 45: Quando la scimia Ebbe carpito il lume, e l'ambio preso; Nello specchio ei [il cane] cercò quell'altro acceso. |
Definiz: | § I. E detto di persona, vale Coglierla, Soprapprenderla, Impossessarsene, sia con violenza, sia con insidie. – |
Esempio: | Dant. Parad. 9: Tal signoreggia e va con la testa alta, Che già per lui carpir si fa la ragna. | Esempio: | Liv. Dec. 2, 106: E avendolo carpito il viatore,.... disse:.... sofferrete (sofferirete) voi, che 'l vostro cavaliere sia così gravato e malmenato da' suoi nemici? | Esempio: | Grazz. Rim. 1, 186: Come colui ch'è carpito in sul furto. | Esempio: | E Grazz. Comm. 46: Oh, oh, vedi ve', passa qua; chè se Lazzaro ci carpissi qui, guai a noi! |
Esempio: | Dav. Tac. 1, 101: Onde pensò di carpire alsì (altresì) con l'astuzie Rescupori re di Tracia. |
Definiz: | § II. Carpire ed anche Carpir su una cosa, vale Toglierla con frode, Rubarla. – | Esempio: | Firenz. Comm. 1, 399: Io gli ho carpito su questa vesta, senza ch'ella se ne sia accorta. |
Definiz: | § III. E figuratam. Carpire altrui una cosa, vale Averla, Procacciarsela da esso, sia con forza, sia con astuzia; come, Carpire una firma, un legato, un voto e simili. |
|