Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
DONDOLO.
Apri Voce completa

pag.841


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
DONDOLO.
Definiz: Sost. masc. Il dondolare, Movimento oscillatorio. –
Esempio: Ar. Comm. 2, 134: Uscir si sdegnano Di casa a piedi, nè passar pur vogliono La strada, se non hanno al culo il dondolo Della carretta.
Esempio: Bellor. Vit. Pitt. 146: Fabbricava questi un castello di ferri, e con trentadue leve, otto per faccia, portava sospeso il sasso a guisa di statera; tantochè posasse solo la ventesima parte, per levargli il dondolo.
Definiz: § I. Più spesso vale La cosa che dondola. –
Esempio: Med. L. Op. 2, 144: Se tu volessi per portare al collo Un corallin di que' bottoncin rossi Con un dondol nel mezzo, arrecherollo.
Esempio: Grazz. Comm. 235: Doh, bastardaccio; il caso tuo nella fine sarà un dondolo. (Qui in ischerzo per Sarai impiccato, Penderai dalla forca.)
Definiz: § II. Particolarmente per il Pendolo dell'orologio. –
Esempio: Dat. Vegl. 3, 97: Il dondolo è stato sempre da poi che fu la natura, e sempre ha fatto delle vibrazioni.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 53, 2: Basta per continuare la misura di esso tempo, di dar nuovo impulso al dondolo prima che resti affatto dal suo moto.
Esempio: Magal. Lett. fam. 2, 290: Vien Giuliano a caricare gli oriuoli.... Orsù, sono già carichi, e questo che ho sul tavolino non va punto. Io bado a dar de' mostaccioni al dondolo, e non fa grazia.
Esempio: E Magal. Sagg. nat. esp. 18: Noi abbiamo giudicato che questo più giusto strumento possa essere il pendolo, o dondolo, che dir vogliamo.
Definiz: § III. Onde Orologio a dondolo, lo stesso che Orologio a pendolo. –
Esempio: Segner. Lett. 46: Gradirebbe qualche oriuolo a suono,... o qualche oriuolo a dondolo; perchè di questi specialmente non se ne sarà là mai veduto niuno.
Esempio: Bellin. Bucch. 23: Una cosa simile Degli orivoli a dondoli.
Definiz: § IV. Dondolo, vale anche Spasso, Passatempo; onde Stare a dondolo, vale Spassarsi, Divertirsi, Sollazzarsi; ed anche Stare in ozio, senza far nulla. –
Esempio: Franz. M. Rim. burl. 3, 98: Non vi par egli una galanteria, Un dondolo, un sollazzo, un passatempo, Quell'irsi stuzzicando per la via?
Esempio: Cecch. Incant. 1, 3: Io mi starò lì a dondolo, Senza sospetto.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 1, 78: Sollecita, e non star tutto dì a dondolo Sulle pancaccie, o là in Mercato vecchio, Ad appostare i buon bocconi, e correre Dove senti buon vin, come le pecchie.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 2, 19: E avendo amicizia Meco grande,... Ci trovavamo insieme del continuo In Viterbo e di fuori a mille dondoli, Come si fa.
Esempio: E Cecch. Dichiar. Proverb. 43: Dondolo vuol dire passatempo e spasso; ma si dice, io sono stato a dondolo.
Definiz: § V. Vale anche Balocco, Trastullo. –
Esempio: Bellin. Disc. Anat. 1, 113: E vi è di voi chi la chiama.... un balocco, o un dondolo, o un trastullo.
Definiz: § VI. Ed altresì Baia, Burla: onde la maniera Volere il dondolo del fatto o dei fatti d'alcuno, che vale Burlarlo, Prendersene giuoco. –
Esempio: Firenz. Comm. 1, 327: E' sognerebbono il dì ogni dondolo, per farvelo poi la notte.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 134: Eh forca! forca! tu vuoi il dondolo Del fatto mio: ben mi daresti a credere A mano a mano che volassin gli asini.
Esempio: Ambr. Furt. 3, 3: Sempre vuole il dondolo de i fatti nostri quest'altro.
Esempio: E Ambr. Bern. 4, 7: Vo' che impari a voler dondolo De' fatti nostri.
Esempio: E Ambr. Bern. 5, 11: Tu vuo 'l dondolo De' fatti miei, eh Menica?
Esempio: Salv. Granch. 5, 3: Io ho paura Che tu non vogli il dondolo del fatto Mio.
Definiz: § VII. E per Traccheggiamento, Tentennío. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 291: E quest'altro [anno si aspetterà], se attendere S'ha al suo farò dirò; che rompere Si possa il collo coi suoi tanti dondoli.