Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 3° Ed. .
OGNI
Apri Voce completa

pag.1110


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
» OGNI
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
OGNI.
Definiz: Val Tutto di numero, e malvolentier s'adatta al plurale, ancorchè denoti pluralità, e universalità. Lat. omnis. L'uso più comune, par che lo scriva intero avanti qualsisia lettera, onde cominci la lettera seguente.
Esempio: Boc. Nov. 18. 44. D'ogni oltraggio passato, domandò perdonanza [che tanto era a dir, di tutti gli oltraggi passati]
Esempio: E Bocc. Nov. 23. 12. Per ogni volta, che passar vi solea, credo, che poscia vi sia passato sette.
Esempio: E Bocc. Nov. 100. 28. La fanciulla era guardata da ogni huomo.
Esempio: Petr. Son. 2. Ove solea spuntarsi ogni saetta.
Esempio: Dan. Par. 3. Chiaro mi fu allor, come ogni dove.
Definiz: §. Pur fra gli Antichi si usò talora accordarlo col numero del più.
Esempio: G. V. 12. 20. 10. E ogni vili cose, non che le care, ne fu portato.
Definiz: §. Pur colla voce Qualunque si trova accoppiato, e colla congiunzione di mezzo, e senza.
Esempio: M. V. 11. 6. E contro all'opinione di ogni qualunque, ec. partì di Pescia.
Esempio: E M. V. 11. 41. Annullando tutti li privilegj Imperiali, che avesse per successione, e che gli fossono conceduti in persona, ed ogni, e qualunque avesse per altro modo.