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Dizion. 5° Ed. .
LEGNA
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pag.216
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LEGNA. Definiz: | Sost. femm., che nel plur., specialmente nel parlar familiare, fa pur Legna. Legname da abbruciare, Legname destinato, o solo atto per la sua qualità, a far fuoco; ed usasi più comunemente nel plur. |
Dal lat. ligna, plurale del neutro lignum, Legno. – Esempio: | Fr. Giord. Pred. 146: A questo modo cresce il bene de' Santi a modo del fuoco; chè 'l fuoco cresce per le legna, e quante più ce ne metti, maggior si fa. Così spiritualmente, le legne sono i poveri, i miseri, ec. |
Esempio: | Dant. Conv. 883: S'accinse e prese la scure ad aiutare tagliare le legne per Io fuoco che dovea ardere il corpo morto com'era di loro costume. | Esempio: | Leggend. SS. M. 4, 352: Secondochè 'l fuoco si spegne dividendo le legna, così lo Spirito Santo tra coloro si spegne che sono in discordia. | Esempio: | Bocc. Decam. 3, 36: Andava alcuna volta al bosco per le legne. |
Esempio: | Scarp. Serm. S. Ag. 77: Questo uccello (la fenice) quando si vede invecchiare, si va a certe contrade caldissime, e raguna legne secche, e poi vi fa vento coll'alie, e tanto le percuote, che le riscalda e falle accendere, e quando ardono vi si lascia ardere dentro. | Esempio: | Adim. L. Pros. sacr. 42: Era nel monistero, in luogo men frequentato, una camera assai spaziosa, dove si custodivano le legna per uso della cucina. | Esempio: | Martin. T. V. 9, 464: Come i carboni danno il fuoco e le legna la fiamma, così ec. |
Esempio: | Lastr. Agric. 2, 163: Si fanno (in marzo) gli ultimi tagli delle legna di qualunque sorta, e si ammassano. |
Definiz: | § I. Usasi anche nel sing. in senso collettivo, a significare Tutte le legne atte, o destinate, a far fuoco, ad essere abbruciate. – | Esempio: | Fior. Virt. 89: Salomone dice..., chi cava la fossa, sì vi cade dentro;... e chi fende la legna, si ferisce della scura. |
Esempio: | Sacch. Op. div. 9: Il fuoco, come vede la legna, sempre disia di farla fuoco. |
Esempio: | Bart. D. Giapp. 4, 36: Furon legati a sei colonne di legno, intorniata ciascuna dalla sua stipa e legna. |
Esempio: | E Bart. D. Vit. Caraff. 1, 73: Fu alienissimo da accettare collegj piccoli, perchè quivi lo spirito in poca gente, come il fuoco in poca legna, troppo facilmente pericola di smorzarsi. | Esempio: | Salvin. Iliad. 22: L'arse (le carni delle vittime) sopra la legna il vecchio, e rosso Vino vi libò sopra. |
Esempio: | E Salvin. Odiss. 180: Grave fascio Di secca legna egli portava, affine Ch'ella ne li servisse per la cena. |
Esempio: | Legg. Band. Leop. 8, 102: Sarà esposta al pubblico incanto.... la vendita della legna.... avanzata alla ferriera di Capalbio. |
Esempio: | Targ. Viagg. 4, 349: Nei boscati va considerato che la chioma alta degli alberi si potrebbe con una diligente e giudiziosa svecchiatura e potatura megliorare e ridurre più utile, assicurando frattanto il comodo ed il guadagno della legna per bruciare. |
Esempio: | Lastr. Agric. 3, 227: Qualunque volta si proibisca il taglio e l'estrazione della legna, tanto serve perchè generalmente si trascuri di moltiplicarla, e promoverne e perfezionarne la cultura. |
Definiz: | § II. Uniscesi con varj aggiunti e compimenti, che ne denotano l'uso, o la qualità. Così, ad esempio, diconsi Legne grosse, quelle più massicce, che intere o squartate servono a far cataste; Legne minute, quelle sottili delle quali si fanno fastella, fascine e fascinotti; Legne forti, quelle che, essendo di qualità compatta, fanno fuoco gagliardo e di assai durata, e il loro contrario è Legne dolci; Legne da fuoco, o da ardere, quelle che servono a far fuoco in camini, caminetti, forni e fornaci; e Legne da carbone, quelle che per la loro specie e grossezza sono atte a convertirsi in carbone. – | Esempio: | Cresc. Agric. volg. 121: Molto di cenere con esso (col pane cotto in su i carboni) si mischia, massimamente se le legne fien dolci, e che tosto
s'incendano. |
Esempio: | Lett. fam. 49: I'ho venduto le legne minute del bosco.... sol. III e d. 5 la soma. |
Esempio: | Varch. Stor. 2, 369: Le legne grosse [valevano] otto ducati la catasta. |
Esempio: | Cellin. Pros. 172: Il fuoco che tu gli fai, sia di legne dolce; come è ontano, carpino e faggio e sermenti, ec. | Esempio: | Ner. Art. vetr. 11: La fornace vuole avere legne secche, e legne forte di quercia; perchè le dolce tengono morta la fornace, e non fanno bene. |
Esempio: | Trinc. Ben. stab. 51: Il medesimo riguardo si abbia nella stima.... delle boscaglie che si assettano ogni dieci o dodici anni, non tanto per uso di legna da fuoco e carbone, che per qualsivoglia altro traffico. | Esempio: | Legg. Band. Leop. 8, 102: Sarà esposta al pubblico incanto.... la vendita del taglio nei laschi di Capalbio.... per ricavarne circa numero trenta cataste alla romana di legna dolce. | Esempio: | Lambr. Bach. set. 119: Quando [la stufa] è accesa bene, si accomoda con pezzetti corti e grossotti di legna forti; e si lascia lo spiraglio dello sportellino di ferro quasi affatto, o anco affatto, chiuso. |
Definiz: | § III. Si usò, e più che altro poeticam., per Albero. – | Esempio: | Dant. Purg. 28: E l'altra terra, secondo ch'è degna Per sè o per suo ciel, concepe e figlia Di diverse virtù diverse legna. | Esempio: | Cavalc. Esp. Simb. 2, 211: Nel libro de' Giudici.... dicesi che l'arbore uliva rifiutò la signoria dell'altre legna. | Esempio: | Pulc. L. Morg. 26, 141: E' si vedea, dove combatte Orlando, Prima che il busso agli orecchi pervegna Della percossa, in su tornato il brando, Come avvien dell'accetta a qualche legna. |
Definiz: | § IV. Pure poeticam., trovasi per Legno lavorato e già messo in opera, Lavora qualsiasi di legname. – |
Esempio: | Ar. Orl. fur. 17, 10: Guastare i tetti non è alcun che stime; E legne e pietre vanno ad una sorte, Lastre e colonne, e le dorate travi, Che furo in prezzo agli lor padri e agli avi. |
Definiz: | § V. Aggiungere legne, o legna, al fuoco, sul fuoco o nel fuoco, Mettere legne, o legna, al fuoco, sul fuoco o nel fuoco, e talvolta anche Giungere, legne, o legna, al fuoco, sul fuoco o nel fuoco, e simili, vale figuratam. Accrescere in altrui, con parole o con alti, l'ira, la collera, il mal talento, le cagioni della discordia, e simili; e in locuzioni nelle quali a Fuoco sia dato un compimento, vale Fomentare quell'affetto o passione, o Accrescere quel male, di cui si discorre. – |
Esempio: | Giamb. Lat. Tes. 137 t.: Guarda dunque che tu non parli ad uomo discordioso, e che non metta legna in suo fuoco. | Esempio: | Petr. Rim. 2, 16: Che fai? che pensi? che pur dietro guardi Nel tempo, che tornar non potè ornai, Anima sconsolata? che pur vai Giugnendo legne al foco, ove tu ardi? |
Esempio: | Bocc. Laber. 204: Avveggendomi che ogni cosa, che intorno a ciò io facea, non era altro che aggiugnere legne al fuoco, o olio gittare sopra le fiamme, piegai le spalle, nella fortuna e in Dio me e le mie cose rimettendo. |
Esempio: | Nard. Liv. Dec. 125: Non s'apparteneva alla età e prudenza sua, essendo gli animi de' soldati tanto sdegnati e crucciosi, aggiugnere legne al fuoco. | Esempio: | Car. Lett. Fam. 1, 319: E perchè.... si scaglia molto forte contro al signor Paolo, è bene che non si mostrino le copie a lui, per non metter più legne a foco. |
Esempio: | Bart. D. Vit. S. Ignaz. 1, 101: Non avrebbe presentato all'arcivescovo di Toledo D. Giovali Martino Siliceo, con nome d'accusa, un libello d'infamia contra gli Esercizj e chi gli scrisse; e ciò, più che per altro, per aggiungere nuova legna al fuoco dello sdegno di quel buon prelato. |
Definiz: | § VI. Trovasi con ellissi della voce Fuoco. – | Esempio: | Cas. Pros. 3, 199: Pensate che a me è montato il moscarino; ma non è mio offizio metter legne, ma acqua, e così ho fatto nelle lettere publiche. |
Definiz: | § VII. Caricarsi di legne, o legna, verdi; vale proverbialm. Pigliarsi brighe, fastidj, fatiche, inutili; ed altresì Assumersi carichi più pesanti che utili. – |
Esempio: | Speron. Op. 5, 218: Figliuola cara, de' tuoi figliuoli non dirò altro. Venendo elli a Roma, si metteranno nel seminario:... se tu ed elli vorranno continuare, li lasciarò fare. Non mi caricarò di legne verdi; ma parendoti che non vi stiano bene, provederò come potrò: più del poter non farò. |
Definiz: | § VIII. Fare legne o legna, ovvero le legne o le legna, vale Tagliarle nel bosco e raccoglierle per uso della cucina, o per iscaldarsi. – | Esempio: | Bocc. Decam. 1, 173: Io non potei stamane farne venire tutte le legne, le quali io avea fatte fare. |
Esempio: | Legg. Band. C. 23, 48: Si permette ai popoli e comuni suddetti di far legne per servizio solamente delle lor case e famiglie. |
Esempio: | Ner. I. Pres. Samm. 4, 12: Ed ora Diana, ed or la dea d'Amore, Pensa che sia, che uccelli alla civetta, O Proserpina, che d'Averno vegna, Mandata dal marito a falle legna. | Esempio: | Targ. Rag. Agric. 90: I poveri tirano a distruggere i boschi antichi per far legne. | Esempio: | Paolett. Oper. agr. 1, 85: Quelle genti, sotto l'ombra di andare a far legna nelle Comunanze, son di continovo a danneggiare tutti i boschi vicini. |
Definiz: | § IX. Portare legne, o legna, al bosco, o anche alla selva, e men comunemente Aggiugnere, legne, o legna, al bosco, o anche alla selva, vale proverbialm. Portare una cosa dove ne sia dovizia; ed altresì Recare notizie, Allegar ragioni, e simili, inopportunamente, a conferma di cosa che tutti sanno o riconoscono. – | Esempio: | Tolom. Lett. 125 t.: Ma è questa cosa tanto manifesta, che sarebbe un volere aggiugner legna a la selva, acqua al mare, stelle al cielo e luce al sole. | Esempio: | Varch. Sen. Benef. Ded. 4: Ma tempo è omai più tosto di scusare me che di lodar altrui, e portare (come si dice per proverbio) legne alla selva. |
Definiz: | § X. Tagliare le legne addosso a uno, o, come anche trovasi, Tagliare le legne in capo a uno, vale figuratam. Lacerarne la fama, Nuocergli con la maldicenza. – |
Esempio: | S. Cater. Lett. 2, 298: Increscemi dell'affanno e della fatica che i miei cittadini hanno nel pensare e menare la lingua verso di me; che non pare ch'egli abbino a fare altro che tagliarmi le legne in capo, a me ed alla compagnia che ho con meco. | Esempio: | Sacch. Nov. 1, 257: Credi tu che io sappia chi tu se'? e non ti misuri, e biasimi pur me, e taglimi legne addosso. Se fusse pur quel che tu di', ec. | Esempio: | Grazz. Pros. 323: Io son lor servidore, io desidero far lor piacere, e' mi posson tagliar le legne addosso, io gli tengo per padroni. |
Definiz: | § XI. Tagliarsi le legne addosso, vale, pur figuratam., Farsi il male, o un danno, un pregiudizio, da sè. – | Esempio: | Grazz. Comm. 349: Perciocchè, avendo fatto scalpore, mi sarei tagliato le legne a dosso, e datomi, come si dice, della scure in sul piè. |
Definiz: | § XII. Buone legne, ed anche Son buone legne; maniera proverbiale, oggi non comune, usata quando alcuno non risponde a tuono, o quando, in vece di continuare la risposta, la interrompe eon la intromissione di cose inopportune. – |
Esempio: | Ambr. Cofan. 3, 5: Dimmi un po', Stoldo, quant'è che accaddeti Questa disgrazia?... S. Io farò 'l bisogno, Bartolo. B. Son buone legne: pur ho inteso quello che Io volevo. | Esempio: | Cecch. Dot. 2, 4: Mi piace il tutto; alla dote. T. Suo padre E sua madre.... F. E la zia! Son buone legne, Furno tagliate di maggio. I. La dote, Mio padre, non sarà ec. |
Esempio: | E Cecch. Comm. ined. 106: Or uscianne in
buon'or. C. Quando la mia Sorella (o Dio! a quel mo' son le donne! Voi perrete un gran pezzo a ritrovarne Un'altra).... L. Buone legne. C. Vidde che ec. |
Definiz: | § XIII. Caduto l'albero, ognun corre a far legna; proverbio che significa: Che tutti si rivoltano e danno addosso a chi è venuto meno di grado, o di potenza, a chi è caduto in mala fortuna, e simili. – | Esempio: | Ar. Orl. fur. 37, 106: Or quella turba d'ira e d'odio pregna Con fatti e con mal dir cerca vendetta. Com'è in proverbio, ognun corre a far legna All'arbore che 'l vento in terra getta. |
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