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1) Dizion. 5° Ed. .
IMPRESSIONE.
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IMPRESSIONE.
Definiz: Sost. femm. L'atto e L'effetto dello imprimere.
Dal lat. impressio. –
Esempio: Fiorett. S. Franc. 116: Tra le quali [divine visitazioni] n'ebbe una immediata e preparativa alla impressione delle sacre sante istimate.
Esempio: E Fiorett. S. Franc. 135: Iddio mi mise nel cuore, che mi concederebbe di sentire l'uno e l'altro (cioè l'amore e il dolore) quanto fusse possibile a pura creatura, la quale cosa bene mi fu adempiuta nella 'impressione delle istimate.
Esempio: Segn. B. Tratt. Anim. 180: Il moto dell'alterazione, com'è detto, si fa movendo l'una parte l'altra successivamente; com'è, verbi grazia, l'impression del sigillo, che si fa nella cera, che muove insino a quel luogo ov'è fatta l'impressione: la quale impressione si fa nelle cose molli e non nelle dure, com'è nella pietra.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 75, 1: Mantengon (gli stampatori in rame) sempre esso rame caldo. L'impressione fanno sopra carta bagnata, ec.
Esempio: Lambr. Elog.116: Intendo il disegno sulla pietra, d'onde per impressione si cavano le imagini come dalle incisioni nel rame, e che pel solito vezzo di grecizzare fu battezzata per Litografia.
Definiz: § I. Figuratam. –
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 1, 142: Nuoce.... il diavolo all'uomo con impressioni d'immagini e specie visive, ch'elli produce nella sua fantasia.
Definiz: § II. E per Impronta fatta con l'impressione. –
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 168, 2: Torcolo da rame. Strumento di legname che strigne il rame intagliato sopra la carta, acciò vi lasci l'impressione.
Esempio: Red. Cons. 1, 258: Le pare di sentir peso nelle gambe dal ginocchio in giù, e vi osserva soventemente qualche tumidezza, nella quale non resta l'impressione del dito, se con esso dito venga premuto il luogo della tumidezza.
Definiz: § III. Figuratam. –
Esempio: Bart. D. Ital. 3, 80: Ne proviene in chi è seco medesimo così austero l'aver sopra essi (i mondani) una tale, per così dire, signoria, qual è d'un santo che predica a' peccatori: e con ciò dare alle sue parole una impressione di cotanta efficacia, che più muove e induce a penitenza il semplice e brieve ragionar d'uno di questi, che i lunghi e ben ordinati discorsi di qualunque altro.
Esempio: Capp. Longob. 132: Così l'Italia dei Longobardi nè fu giammai l'intera Italia, nè propriamente l'Italia vera, perchè i popoli di lingua celtica più agevolmente in sè accolsero quella germanica impressione, rimasta debole tra le genti di sangue italico o di greco.
Definiz: § IV. Impressione, in senso particolare, vale Stampa. –
Esempio: Fiorett. C. Consid. 99: Torreste voi a sostenere che nella impression del discorso vostro non si potesse trovar peccati molto più gravi, che fra i trascorsi dello stampare non sieno stati notati addietro dal vostro diligentissimo riveditore?
Esempio: Tass. Lett. 2, 374: I quali [danari] egli, così parendogli, potrà ritrarre da l'impressione de l'opere mie.
Esempio: E Tass. Lett. 2, 572: Il padre don Angelo Grillo m'ha fatto promettere da cento e cinquanta scudi per l'impressione di queste opere.
Esempio: Viv. Vit. Galil. 358: Ne fece pervenir copia in mano agli Elzeviri di Leida, i quali subito ne intrapresero l'impressione.
Esempio: Mann. Ist. Decam. 4: Tal vita è premessa all'impressione del Filocolo.
Esempio: E Mann. Lez. Ling. tosc. 137: Poteva ben egli.... ampliare suo novero di un altro esempio degli Ammaestramenti degli antichi nella distinzione nona, rubrica ottava, numero 21, ove la impressione d'essi fatta non molto dopo dall'oculatissimo abate Francesco Ridolfi leggeva: ec.
Definiz: § V. E per Edizione. –
Esempio: Tass. Lett. 1, 97: È ben vero ch'io conosco che bisognerebbe dire alcuna cosa alquanto più particolarmente; ma ne la seconda impressione si farà.
Esempio: Dat. Editt. Cr. 21: Per lo negozio sopra ogn'altro rilevantissimo, della terza impressione del nostro vocabolario.
Esempio: Bottar. Lez. Decam. 1, 40: Le quali parole ho io qui volentieri riportate, dacchè nell'ultima impressione sono state per necessarie cagioni mutate.
Esempio: Mann. Ist. Decam. 69: Una delle prime impressioni di questa opera si fu in foglio.
Definiz: § VI. Impressione, vale anche Mutazione, Alterazione, Modificazione, recata da un agente esterno in checchessia, ed altresì Ciò che reca quella modificazione, e simili. –
Esempio: Segn. B. Tratt. Anim. 116: Gli oggetti tangibili.... inducono alterazione nelle piante;... ma l'odore, il suono e 'l colore non l'inducono se non ne' corpi flussibili ed indeterminati, per esser facili a ricevere ogni impressione.
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 70: Le quali [palle] quanto più saranno ricche di cristallo, tanto meglio difenderanno dalle impressioni esterne l'aria, di cui fanno conserva.
Definiz: § VII. Nel linguaggio de' Filosofi significa la Modificazione che un agente esterno produce in un organo sensorio. –
Esempio: Lorenz. Torp. 13: Quanto più grande e più spaziosa è la superficie, tante più sono le particelle che possono introdurvi impressione; e quante più sono le particelle che introducono impressione nella superficie, tanto più è risvegliato il senso, e diviene più acuto e più perfetto.
Esempio: Capp. Pens. Educ. 279: Le esterne impressioni operando in mille modi sconosciuti sulle interne qualità de' giovanetti in mille modi differenziate, le une con le altre vanno a comporre una infinita varietà di modificazioni, le quali alterano o distruggono, e alcuna volta conducono a effetto contrario, l'intento dello educatore.
Esempio: E Capp. Pens. Educ. 311: A questo modo però i corpi de' fanciulli non si educano (gradatamente come bisogna) alla varietà delle impressioni.
Definiz: § VIII. Usasi talvolta anche per Modificazione del senso, Sensazione. –
Esempio: Tass. Lett. 2, 30: Le purghe dunque de' buoni giudici, che a buon medico possono assomigliarsi, oprano nel corpo non infermità lente e micidiali, ma dolori grandi e di poca durata; i quali non lasciano dopo sè alcuna rea impressione, e ne l'animo cagionano rimordimento di conscienza e vergogna, per la quale ec. (qui in locuz. figur.).
Esempio: Red. Lett. 1, 104: Le pillole di aloè lasciano una impressione calorosa nelle viscere che è nociva alla sanità, ec.
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 98: Le sensazioni a lungo gioco Benchè soavi e grate, Se non son tramezzate Da diversa impression, seccano un poco.
Esempio: Giobert. Bell. 22: Questo intervento della fantasia è affatto subordinato all'intelletto, che pigliando quei materiali morti e sparsi gli accozza in modo meramente intellettuale, senza che l'altra potenza operi per conto proprio, e aggiunga qualcosa di nuovo alla cognizione della mente e alle impressioni del senso.
Definiz: § IX. E pur nel linguaggio dei Filosofi si usa per Forma spirituale ricevuta nell'intelletto e nell'animo, Idea; ed altresì semplicemente per Fantasma, Immagine, e simili. –
Esempio: Passav. Specch. Penit. 242: Puote adunque il diavolo trasmutare la 'mmaginazione e fantasia, e dormendo, facendo sognare: e vegghiando, faccendo parere ed immaginare figure, impressioni, similitudini di cose paurose, dilettevoli, terribili e noiose, o di cose vere o di cose che paiono vere.
Esempio: Bocc. Decam. 5, 12: Nel rozzo petto, nel quale per mille ammaestramenti non era alcuna impressione di cittadinesco piacere potuto entrare, sentì ec.
Esempio: Capp. Pens. Educ. 330: Aggiungi poi che meno di noi sono aiutate [le donne] dalla memoria: da quella cioè la quale ritiene le impressioni della mente; e le richiama alla volontà, ec.
Definiz: § X. Impressione, dicesi comunemente anche Quell'effetto più o meno durevole, ma gagliardo, che recano nell'intelletto e nell'animo le ragioni, le notizie, le fantasie, gli esempi, le affermazioni, i fenomeni naturali, i fatti improvvisi o straordinarj, e simili. –
Esempio: Med. L. Op. 4, 54: Sogliono le prime impressioni nelle menti degli uomini esser molto veementi.
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 1, 199: E benchè le sieno cose che abbino le iustificazioni per la parte vostra seco, tamen le sono udite, e insieme con le altre che ciascun dì s'innuovano, fanno trista impressione.
Esempio: Bern. Orl. 10, 1: Io ho pensato a questa acqua incantata,... Ed holla ad una cosa assomigliata, Ch'alcun mi par che chiami passïone, Alcuni opinïone hanno chiamata, E d'altri affetto, ed altri impressïone, Che l'uom lascia venirsi, buona o trista, Per detto d'altri, o per fede, o per vista.
Esempio: Varch. Stor. 1, 135: Tanto possono nelle menti de' mortali l'impressioni, e massimamente dalla religione, o vera o falsa, cagionate.
Esempio: Piccolom. Instit. mor. 93: Queste e simili impressioni è ben fatto che nelle tenere menti si stampino, avertendo sopra tutto di non dir cotai cose in modo di difensione o d'argomentazione.
Esempio: Tass. Lett. 1, 88: Ho però caro d'essere io quello che con gli scritti miei prevenga l'offese, e faccia alcuna buona impressione ne l'opinione degli uomini; perchè so molto bene quanto possa la prima impressione.
Esempio: Segner. Op. 4, 668: Scrupolosi si chiamano tutti quegli che sono abitualmente soggetti nella volontà e nell'intelletto a così storte impressioni.
Esempio: Parin. Poes. 75: Sol della fida sposa, a cui se' caro, Il tranquillo marito immoto siede. E nulla impressïon l'agita e scuote Di brama o di timor.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 1, 116: Grande impressione fecero nella mente del senato queste parole gravemente dette dal Pesaro, nelle quali concorrevano amplissimamente tutti i fondamenti, che nel deliberare le imprese principalmente considerare si debbono.
Esempio: Giobert. Bell. 112: Siccome lo straordinario è un naturale che raramente si verifica, e per l'infrequenza dell'effetto somiglia all'oltranaturale da cui si distingue per la sua cagione, perciò tiene un luogo molto propinquo, e produce impressioni consentanee, avvegnachè più rimesse.
Definiz: § XI. Prendesi altresì per Opinione, Giudizio, cagionati da cosa che colpisca in tale o tal modo l'immaginazione, la mente. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 28, 19: Molte volte, anzi spesso c'interviene, Che tu t'arrechi uno amico a fratello, E ciò che fa, ti par che facci bene, Dipinto e colorito col pennello: Questo primo legame tanto tiene, Che s'altra volta ti dispiace quello, E qualche cosa ti farà molesta; Sempre la prima impressïon pur resta.
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 1, 178: In questa causa non aviamo possuto operare altro,... perchè la 'mpressione che costoro si hanno fatta di disunione, di alienazione e di deboleza, conviene nuovi rimedj a torla via.
Esempio: Ar. Orl. fur. 17, 92: Un'oncia, un dito sol d'error che faccia, Per la mala impression parrà sei braccia.
Esempio: Davil. Guerr. civ. V. 2, 209: Si affaticò egli nondimeno con tutte l'arti possibili nelle seguenti audienze di levare quelle impressioni che gli parevano contrarie a gl'interessi del Duca, e di persuadere al Re di concorrere ne' suoi medesimi fini.
Esempio: Galil. Comm. ep. 1, 221: Veggo di non affaticarmi senza profitto in un negozio reso difficilissimo dalle impressioni fatte per lungo tempo da persone interessate per qualche proprio disegno; le quali impressioni bisogna andar risolvendo e removendo con tempo lungo e non repentinamente.
Definiz: § XII. Impressione, si disse per Mutazione, Alterazione, dell'atmosfera, ed altresì per Qualsivoglia fenomeno meteorologico. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 42: Dal pigro gelo e dal tempo aspro e rio.... Difendi or l'onorata e sacra fronde.... E per virtù dell'amorosa speme Che ti sostenne nella vita acerba Di queste impressïon l'aere disgombra (qui in locuz. figur.).
Esempio: Tor. Miser. 55: Quanto ci fanno tremebondi e paurosi le bufere delli impetuosi venti,... le irreparabili folgore, e ogni impressione dell'aria!
Esempio: Vasar. Appar. M. 605: Si vedeva nella quinta istoria Iunone mandare all'infelicissima Io lo spietato assillo,... vedendosi venire a piè del carro poi buona parte di quelle impressioni che nell'aria si fanno, tra le quali per la prima si vedeva Iride, ec.
Esempio: Galil. Op. astronom. 3, 411: Imperocchè se alcuno volesse costituirle nell'aria (le macchie solari), dove pare che altre impressioni simili a quelle continuamente si vadano producendo e dissolvendo con accidenti conformi di aggregarsi e dividersi, condensarsi e rarefarsi, e con mutazioni di figure inordinatissime, prima ingombrando esse molto piccoli spazj nel disco solare,... bisognerebbe che elle fossero moli non maggiori di picciolissime nugolette, poichè ec.
Esempio: E Galil. Op. astronom. 3, 412: Scorgendo noi la materia di tali macchie esser per sua natura mutabile, poichè senza regola alcuna si aggregano fra di loro e si separano, qual virtù sarà poi quella che loro possa comunicare e con tanta regola contemperar il movimento diurno, sicchè mai preteriscano di accompagnare il Sole, se non quanto un movimento comune a tutte e regolato, le fa trascorrere in 15 giorni in circa il disco solare, dove che l'altre aeree impressioni trascorrono in minimi momenti di tempo non pur la faccia del Sole, ma spazj molto maggiori?
Esempio: E Galil. Op. astronom. 4, 250: Terzo, che la riflessione e refrazione non si possa far da materie ed impressioni meteorologiche, se non quando contengono in sè molta acqua, perchè allora solamente sono di superficie lisce e terse.
Esempio: Torric. Lez. 45: Le piogge e le grandini, l'iridi e le comete, le nevi, i fulmini, i baleni, i parelj, e altre impressioni, che ne' campi dell'aria o si generano o compariscono, hanno ec.
Definiz: § XIII. Si disse pure per Influsso, Influenza, ed anche per l'Effetto di essi. –
Esempio: Cavalc. Esp. Simb. 1, 142: Bene è vero che gli corpi celesti hanno certe impressioni sopra li nostri corpi, come sopra l'altre creature.
Esempio: But. Comm. Dant.: Siegli per venir alcun gran male che gli sia rivelato nel sonno; e questo può essere per impressione de' corpi celestiali, che come hanno nel lor movimento a cagionare queste mutazioni mondane, così l'hanno a mostrare tutte le più volte a coloro che le sostengono, o ad altri.
Esempio: Tass. Gerus. 13, 53: Spenta è del cielo ogni benigna lampa, Signoreggiano in lui crudeli stelle: Onde piove virtù, ch'informa e stampa L'aria d'impressïon maligne e felle.
Esempio: Rondin. F. Relaz. 61: E qual è stata la causa.... che la nobiltà ed i benestanti ànno pochissimo sentito il contagio, il quale ha fatto il suo sforzo ne' poveri, ed in chi ha stentato, se non che quelli col nutrirsi bene ànno avuto forza di resistere a questa cattiva impressione?
Esempio: Bart. D. Op. mor. 29, 1, 124: Sallo [il sole] perchè il fa; e fallo, perchè tutta seco si muove, e tutte da lui riceve le diverse impressioni con che si altera la natura.
Definiz: § XIV. Per similit. –
Esempio: Alam. L. Avarch. 2, 162: Stagnando l'acqua intorno, piena Di trista impressïon fa l'aria spesso.
Definiz: § XV. Trovasi per Pressione. –
Esempio: Benciv. Mes. 101: Fannosi anco gli olj per impressione.
Definiz: § XVI. Impressione, vale anche Urto, Impeto, Spinta, di un corpo contro un altro. –
Esempio: Narducc. Acq. corr. 197: Due ripari diversamente lunghi, e variamente inclinati, riceveranno dall'acqua l'impressione in ragione composta delle loro lunghezze.
Esempio: Manfred. Scritt. Mot. Acq. 6, 174: Io non so come, facendo il signor Alberto il Reno e il Panaro così veloci, voglia poscia che il Po, dopo ricevute l'impressioni di tanti Reni e di tanti Panari, sia così pigro anche ne' luoghi superiori al rigurgito del mare.
Definiz: § XVII. Figuratam. –
Esempio: Capp. Longob. 158: Agli uomini posti sotto il dominio dei fatti non si vuol attribuire troppo lunga nè troppo sottile antiveggenza; ma l'impressione di mille forze indistinte che il loro tempo racchiude e sono germi dell'avvenire, gli conduce ad operare via via quello che i pensatori poi commentano a modo loro, chiamando sapienza quel che era istinto, prudenza semplice o necessità.
Definiz: § XVIII. Nel linguaggio militare si usò per l'Urto di un corpo di soldati che si scaglia contro i nemici, Impeto, Carica. –
Esempio: Guicc. Stor. 1, 73: Essendo oltre a questo nel tempo medesimo infestati gli Aragonesi per fianco dall'artiglierie dell'armata franzese, accostatasi al lido quanto poteva, cominciarono a sostenere difficilmente l'impressione degl'inimici.
Esempio: Bemb. Stor. 1, 166: Egli ciò intendendo, ora la impression de' nemici sostiene lentamente, ora ec.
Esempio: Varch. Stor. 2, 347: Il Ferruccio e l'Orsino, fatta una fila tutta di capitani, non pure sostenevano gagliardamente l'impressione de' nimici, ma si scagliavano dovunque vedevano il bisogno maggiore.
Definiz: § XIX. Ed altresì per L'effetto che producono i proietti scagliati dalle artiglierie contro un corpo solido. –
Esempio: Davil. Guerr. civ. V. 2, 235: L'artiglierie essendo più basse de' forti ferivano più leggiermente, e facevano molto minor impressione.
Definiz: § XX. Dare impressione di sè o Lasciare impressione di sè, si disse per Indurre, Far nascere, in altri una tale o tal altra opinione di sè. –
Esempio: Castigl. Corteg. V. 25: Se saranno due uomini di palazzo, i quali non abbiano per prima dato impression alcuna di se stessi con l'opere o buone o male: subito che s'intenda l'un esser nato gentiluomo e l'altro no, appresso ciascuno ec.
Esempio: E Castigl. Corteg. V. 111: Deve adunque il cortegiano por molta cura nei principj di dar buona impression di sè.
Esempio: E Castigl. Corteg. V. 183: Questo mi par un uscir di proposito, e lasciar nell'animo d'ognuno quella mala impressione, che di noi hanno data questi nostri nemici.
Definiz: § XXI. Essere di prima impressione, vale Restar subito, facilmente, preoccupato da caso, accidente, racconto, e simili; e per conseguenza Giudicare e Operare secondo il primo moto dell'animo, Formarsi precipitatamente una data opinione. –
Esempio: Fag. Comm. 1, 390: Il giudice non vuole esser così appassionato, nè così di prima impressione; bisogna informarsi bene, e non fabbricare su vani indizj il processo.
Esempio: Papin. Lez. Burch. 204: Estremo è questo vizioso.... d'essere, come si dice, di prima impressione, credendo a tutte le novelle che la fama altrui bruttamente oscurano, e alcuna volta affoganla.
Definiz: § XXII. Fare impressione, detto di cose morali e intellettuali, vale Produrre effetto. –
Esempio: Car. Lett. ined. 1, 233: Di nuovo cominciano a malignare. Ma per quanto ho potuto ritrarre, stando l'infermità del Duca in questi termini, non sono per fare impressione, essendo Nostro Signore di mano in mano informato del mal di Sua Eccellenza e del suo procedere.
Definiz: § XXIII. Parlandosi di materie prese per bocca, si usò per Agire, Operare. –
Esempio: Montig. Dioscor. volg. 280: Nessuna altra [cosa] più comune se truova, che nanzi che 'l veleno abbia fatto impressione, ed abbia nel corpo prese forze, di cavarlo fuora per la più commoda e vicina via che si possa.
Definiz: § XXIV. Fare impressione, detto di parole, atti, fatti, e riferito a persona, o al suo animo, o al suo intelletto, vale Suscitare vivo sentimento, Sopraffare il giudizio, o anche semplicemente Produrre un effetto morale. –
Esempio: Bentiv. G. Nunz. 1, 384: Questo mio ragionamento fece una grand'impressione.
Esempio: Riccat. V. Dial. Forz. 43: Questi sono di quegli argomenti, che a prima vista fanno impressione ed abbagliano, ma che bene considerati si ritrovano pieni di fallacia.
Definiz: § XXV. Fare impressione, si usò per Giudicare, Opinare, Credere. –
Esempio: Salv. Avvert. 1, 153: Perciocchè uomini, a questi tempi, in queste notizie riputati singularissimi, fatta avevano impressione, che nelle prose della migliore età non si trovassero alcuni voci, ec.
Definiz: § XXVI. Fare impressione in alcuno, o nell'animo di alcuno, si usò per Insinuare nel suo animo una opinione, Persuaderlo di checchessia; usato anche con qualche aggiunto che qualifichi quella opinione. –
Esempio: Guicc. Op. ined. 6, 81: Non ho mancato in tutte le occasioni che io ne ho avute, di fare impressione a questa Maestà, quanto li sia a proposito conservare la città, e conservarla nella libertà sua.
Esempio: E Guicc. Op. ined. 6, 166: Il che ho fatto intendere alla Maestà del Re, mostrandoli largamente la buona disposizione della città, e inoltre allargatomi in farlo capace della buona volontà di tutti verso la Maestà Sua, e in farli impressione quanto lui abbi a potersene valere in ogni tempo; ec.
Esempio: Car. Arist. Rett. 249: Bisogna dunque fare impressione ne l'animo de l'auditore, che 'l parlar nostro sia di cose tali.
Esempio: Cellin. Pros. 276: M'ànno pregato che io ne scrivessi a Vostra Eccellenzia, acciò che per altri non le fussi fatto qualche mala impressione.
Definiz: § XXVII. Fare impressione, si disse di milizie, per Fare impeto contro i nemici, Cacciarsi dentro le ordinanze nemiche; e Fare impressione in un paese o ne' suoi confini, si disse per Farvi scorreria, Invaderlo. –
Esempio: Bemb. Stor. 1, 88: Se questi tutti, come doveano, e come era stato loro ordinato che facessero, nelle schiere del Re dalle latora fatta impressione avessero; i Francesi sottrarsi dal combattere, senza manifesta loro perdita, potuto non arebbono.
Esempio: E Bemb. Stor. 1, 116: E tuttavia prima che ciò si diliberasse, facendo impressione ne' fini di Faenza, con l'aita de' Fiorentini, quelli medesimi banditi, messer Bernardo Contarino, il quale a Ravenna venuto era, mandatovi a soccorso dal Senato, co' cavalli greci e con quantità di fanti, gli ruppe e fugò.
Esempio: E Bemb. Stor. 1, 176: Per tutto ciò la ròcca prendere non si potè, infin che mandati dal signor Lodovico il signor Giovan Francesco da San Severino e il signor Gasparre detto Fracasso suo fratello a Forlì, acciocchè con le genti de' Fiorentini congiunti nel Duca d'Urbino impressione facessero; Piero e Giuliano astretti lasciar la oppugnazione, ritornarono al Duca e congiunsersi con lui.
Esempio: E Bemb. Stor. 1, 206: Posciachè egli con la cavalleria ne' fini della Repubblica fatto impressione avea.