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Dizion. 5° Ed. .
FINIMENTO.
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pag.138
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FINIMENTO. Definiz: | Sost. masc. L'atto e L'effetto del finire. Ma in tal significato è voce poco usata, dicendosi comunemente Fine. – |
Esempio: | Fr. Guitt. Rim. 1, 139: Bona comincianza in dispiacere Torna, se è malvagio il finimento. | Esempio: | Calzol. Stor. Monast. 111: Essendo stati prima al ragionar di quello con silenzio attenti, rimasero poi ancora al tacer d'esso sospesi, dimostrando quasi che ammirazione del suo finimento. | Esempio: | Pallav. Stor. Conc. 3, 716: Scriveva il Nunzio,... aver sè parlato all'Imperadore e al Re de' Romani.... con tal efficacia di ragioni,... che avevali indotti a voler il finimento del Concilio. |
Definiz: | § I. E per Effettuamento. – |
Esempio: | Urban. 36: E dopo molti ragionamenti, e i ricevuti doni, prima che di quindi si partissero, le gioie, casse, valige, e molti altri arnesi fecero studiosamente nella nave portare; la quale di tutte le cose necessarie era di già apparecchiata, e solo, per finimento di loro andata, la delicata Lucrezia aspettavano. |
Definiz: | § II. E per Conducimento a fine, di checchessia; Fine, Compimento. – |
Esempio: | Pucc. A. Centil. 1, 6: E poichè 'l mondo ebbe cominciamento Anni dumila trecento cinquanta E quattro, ebbe la torre finimento. | Esempio: | Crusc. Vocab. III: Dare finimento, per lo stesso che Dare fine. |
Definiz: | § III. E riferito ad uomo o ad animale, per Fine, Morte: od anche semplicemente, Modo come uno va a finire, Ultima sorte, e simili. – |
Esempio: | Rim. Ant. F. Iac. Lent. 1, 290: Lo cecer (il cigno) canta più gioiosamente Da ch'è egli presso allo suo finimento. | Esempio: | E Rim. Ant. F. Lott. Dat. 396: Tant'è magna di Dio e valorosa La potenza, che cose ogni sostene, Ch'a monti può legger dar mutamento,... E qual più vivo par dar finimento. | Esempio: | Lat. B. Tesorett. 24: Che ogni creatura, Ch'avea cominciamento, Venìa a finimento. | Esempio: | Libr. Sagram. R. 50, 24: Accidia fa, che l'uomo ha mal cominciamento e pessimo finimento. | Esempio: | Rim. Ant. P. Ant. Ferr. 4, 246: Alli, che grave dolore Mostrar, nel finimento Del suo dur partimento (nella morte del Petrarca), Alquante donne di sommo valore, Con certe lor seguaci per ciascuna, Piangendo ad una ad una, ec. |
Definiz: | § IV. Riferito a vocaboli, vale Terminazione, o Desinenza; contrario di Troncamento. – |
Esempio: | Tass. Lett. 1, 189: Egli mi scrive un non so che di languidezza di versi, per finimento di parole.... Se le parole sono queste, o simili: soprano, sereno, saracino, fedele; male ho fatto a fornirle non seguendo vocale, e bisogna che siano accorciate in ogni modo.... Stimo dunque che 'l finimento sia ne' nomi sdruccioli: verbi grazia, orribile, formidabile, nobile; e' anco questi pare ad alcuni che caggiano sotto la medesima regola; a me non già: anzi a bello studio ho introdotte alcune parole sì fatte con l'intiero finimento. |
Definiz: | § V. E riferito a discorso o alla forma di esso, per Terminazione e compimento delle respettive parti. – |
Esempio: | Cavalcant. B. Retor. 330: Di queste forme [del dire] alcune ve ne sono, le quali si compongono d'altre forme meno generali, come nel luogo suo dichiarerò. Ora ciascuna delle dette forme, così generale come manco generale, si compone d'otto cose, le quali insieme convenute le danno la forma e l'essere suo: e tali cose sono queste; senso, o vero concetto, parole, composizione, membri, modo, figure, finimento, numero o vero armonia. | Esempio: | E Cavalcant. B. Retor. appr.: Finimento è il fine e la terminazione risonante di ciascuno membro, o sermone. Numero è l'armonia, la quale massimamente nasce dalla composizione, e dal finimento, e che in tutto quel corpo di sermone si considera. |
Definiz: | § VI. Detto d'imbandigione, denota Le cose da mangiarsi da ultimo e come fine del pasto: il cui contrario, nel plurale, è Principj o, come un tempo si disse, Cominciari. – |
Esempio: | Sassett. Lett. 54: Con le frutte vennero i tartufi, pere cotte, erbolati, e tali finimenti. | Esempio: | Aver. G. Lez. tosc. 3, 66: Quantunque gli antichi non apponessero sempre le seconde mense,... nulladimeno, perciocchè l'usavano quelli che.... con lautezza cenavano,... non voglio rimandarvi sconsolati senza queste, che sono il finimento della cena. |
Definiz: | § VII. È Term. delle Arti, e più specialmente dell'Architettura; e si dice di Quelle parti estreme superiori
che terminano acconciamente un'opera o i suoi ornamenti, e così ne compiono il carattere e la bellezza. – |
Esempio: | Varch. Stor. 3, 175: Sopra la porta del mezzo di Santa Maria del Fiore era un bellissimo festone con un finimento di due aquile, una a mano destra, e l'altra a mano manca. | Esempio: | Vasar. Vit. Pitt. Intr. 1, 117: I Romani.... misero l'opera composta in cima [degli edifizj],... e la misero sopra tutte, come superiore di forza, grazia e bellezza, e come più apparente dell'altre, avendo a far corona all'edificio, chè, per essere ornata di be' membri, fa nell'opera un finimento onoratissimo e da non desiderarlo altrimenti. | Esempio: | E Vasar. Vit. Pitt. 2, 38: Quelle figurette di marmo che sono per finimento della porta del campanile di Santa Maria del Fiore. | Esempio: | E Vasar. Vit. Pitt. 3, 245: Una Nunziata di pietra di macigno,... alla quale fece un ornato di componimento alla grottesca, con basamento vario ed attorto, e finimento a quartotondo. | Esempio: | E Vasar. Vit. Pitt. 11, 118: Le quali colonne.... sono poste a due a due: quattro tengono la porta in mezzo,... e l'altre quattro similmente a due a due fanno finimento negli angoli della porta. | Esempio: | Baldin. Vocab. Dis. 61, 1: Finimento.... I nostri artefici usano questa voce per espressione di quelle parti che terminano ed insieme adornano l'estremità dell'opere loro. | Esempio: | E Baldin. Vocab. Dis. 79, 1: Il finimento di essa cupola, che posa su l'estremo della pergamena, è una palla colla croce. | Esempio: | E Baldin. Vit. Bern. 25: La piramide che ad esso campanile dovea dar finimento, per allora fu fabbricata di legno, acciò il tutto potesse vedersi in opera;... e con tal finimento sarebbe il lavoro di pietra tornato a sua giusta misura. | Esempio: | Rucell. L. Eseq. 12: Ciascheduno di essi [pilastri] da nobil capitello, riccamente intagliato a fogliami, riceveva suo finimento. | Esempio: | Adim. L. Pros. sacr. 110: Per nobil finimento del nobilissimo lavoro de' marmi, ricorre tutto il dintorno della cappella un vago architrave con suo fregio e cornicione. | Esempio: | Maff. Anfit. 170: Non solamente (l'ornamento de' merli) era grazioso per finimento, ma necessario per maggior sicurezza del cornicione. |
Definiz: | § VIII. Per similit. – |
Esempio: | Bart. D. Cin. 4, 377: Il finimento poi delle torri, in vece di merli, eran sacchi di riso, urne di vino, e grand'altra varietà di mangiari ammonticchiati. |
Definiz: | § IX. Si disse anche per Quella forma di un edifizio, la quale risulta dalla conveniente proporzione o rapporto fra le tre dimensioni. – |
Esempio: | Bart. C. Archit. Albert. 337: Tre sono le cose principali nelle quali consiste il tutto di quel che noi andiamo cercando: il numero ciò è, e quello che io chiamo il finimento e la collocazione. | Esempio: | E Bart. C. Archit. Albert. 338: La bellezza è un certo consenso e concordanzia delle parti, in qual si voglia cosa che dette parti si ritruovino, la qual concordanzia si sia avuta talmente, con certo determinato numero, finimento, e collocazione, qualmente la leggiadria, ciò è il principale intento della natura, ne ricercava. | Esempio: | E Bart. C. Archit. Albert. 340: Il finimento appresso di noi è una certa corrispondenzia di linee infra di loro, con le quali son misurate le quantità; che una è la lunghezza, l'altra la larghezza, e l'altra la altezza. La regola del finimento si caverà comodissimamente da quelle cose, per le quali e' si è conosciuto e veduto espressamente, che la natura ci si mostra maravigliosa. |
Definiz: | § X. E in più largo significato prendesi per Riduzione che della propria opera fa diligentemente l'artefice a quella maggior perfezione ch'e' sa e può, o che l'arte richiede: ed altresì per La perfezione stessa così conseguita; Finitezza. – |
Esempio: | Cellin. Pros. 92: Cominciando a dar primamente la sua fine a tutte le parti che sono scoperte,... e' si debbe fare con certe punte di pietre, le quali sono acconce a proposito.... Le dette pietre si adoperano per spianar bene i colpi de' ferri, cioè de' ceselli e delle ciappole, e bulini, ed altre sorte di limuzze, che s'adoperano a cotal finimento. | Esempio: | E Cellin. Pros. Oref. 51: Per dar poi finimento a' panni, che vestono le dette figure, ho usato pigliare un ferro sottilissimo, ec. | Esempio: | Vasar. Vit. Pitt. Intr. 1, 132: La diligenza dell'ultimo finimento non si vede da lontano, ma si conosce bene la bella forma delle braccia e delle gambe, ed il buon giudicio nelle falde de' panni con poche pieghe, perchè nella semplicità del poco si mostra l'acutezza dell'ingegno. | Esempio: | E Bart. C. Archit. Albert. 3, 62: La quale [opera], sebbene è fatta con buon disegno e diligenza, ella fa nondimeno con la sua pulitezza e finimento, che l'occhio per la lontananza la perde e non la scorge bene, come si fa quella di Donato, quasi solamente abbozzata. | Esempio: | Borgh. R. Rip. 216: Accrebbe molto di perfezione Parrasio e di nobiltà alla pittura, conciossiacosachè egli fosse il primo che desse vivacità a' volti, grazia a' capelli, rilievo alle membra, ed intera proporzione e finimento alle figure. |
Definiz: | § XI. E per similit. – |
Esempio: | Firenz. Pros. 1, 302: Posciachè colle bellezze di tutt'a quattro voi, come per esempio, noi vi aviamo dimostrato la perfezione d'una bellissima donna, io voglio che per suo maggior finimento noi le diamo la grazia, la leggiadria, e tutte quelle altre parti che si convengono alla integra perfezione d'una consumata bellezza. |
Definiz: | § XII. E nel medesimo senso, riferito a scrittura, dettato, stile, genere di componimenti, e simili. – |
Esempio: | Salvin. Disc. 2, 496: Inventore ed autore ne è stimato comunemente Platone, per aver dato al dialogo tanto lustro e finimento, che, non abbellitore, ma ritrovatore ne sembra. |
Definiz: | § XIII. Per estensione, detto di oggetto materiale, rispetto a fregj od altri acconci ornamenti. – |
Esempio: | Ross. B. Appar. Med. 15: Un palco.... intorno intorno circondato da una sponda di balaustri bruniti d'oro, e coperto di drappo d'inestimabil valore, per fregj d'oro pieni di gioie, che gli faceano splendido finimento. |
Definiz: | § XIV. Pure per Compimento, Colmo, Pienezza, Perfezione; riferito figuratam. a cose morali od intellettuali. – |
Esempio: | Salvin. Disc. 2, 4: Qui s'impara a ben pensare, e a ben dire; e al discorso e alla favella, divine doti e prerogative singolari dell'uomo, si dà convenevole pulitura e finimento. | Esempio: | E Salvin. Disc. 309: La quale (la poesia) ha bisogno di calda e spiritosa e pronta fantasia: la cultura e l'arte dà il finimento; ma vuol essere non arida arte ed asciutta, ma arte benigna, e da una ricca natural vena innaffiata. | Esempio: | E Salvin. Pros. tosc. 1, 323: Chi sa il serio e sollazzevole mescolare, sa l'arte e 'l finimento del vivere. | Esempio: | E Salvin. Pros. sacr. 9: La virtù della penitenza ella è di tutte l'altre virtudi sommo adornamento e bellezza, e singolare finimento e perfezione. |
Definiz: | § XV. Finimento dicesi di gioielli, e denota Tutti insieme i pezzi simili di materia e di lavoro, da portarsi per compiuto adornamento della persona; come orecchini, collana, spillone, ec.; per lo più chiusi in un medesimo astuccio. E propriamente dicesi di gioielli femminili. – |
Esempio: | Nom. Catorc. Angh. 2, 41: Nè contenta di ciò, dona alla donna, Che la stava aspettando ancora in letto, Bel finimento di topazzi e gonna Degli stessi adornata, ec. | Esempio: | Magal. Lett. P. 307: S'io piglio mai moglie, voglio farle, fra l'altre, un finimento di queste notomie (qui per similit. in ischerzo). |
Definiz: | § XVI. E detto delle Pietre stesse o Gemme che formano un gioiello. – |
Esempio: | Magal. Sagg. nat. esp. 232: Quando i diamanti ànno fondo, avvegnachè smussati e spianati in su la ruota, attraggono molto bravamente: dove le tavole che non àn fondo, quali sogliono essere i finimenti delle collane, dette comunemente spere, quantunque grandissime sieno, e si strofinino un pezzo e assai gagliardamente, non voglion tirare. |
Definiz: | § XVII. Dicesi anche di Tutti insieme i guernimenti e arnesi coi quali si arredano gli animali da tiro, da sella e da soma; ed anche dei Fregi di metallo che si appongono a tali guernimenti. – |
Esempio: | Cellin. Pros. Oref. 59: La quale (la terra detta di fornace) è in uso appresso gli ottonaj e borchiaj, che gettano finimenti da mule e cavalli. | Esempio: | Nom. Catorc. Angh. 13, 23: Un cavallo ermellin, fattura degna, Preme, e le staffe ha d'oro e il finimento. |
Definiz: | § XVIII. E per Arredo di una casa, Fornimento, Suppellettile: e più particolarmente Compiuto fornimento o corredo; riferito a mobili d'una stanza, a vasellami, a biancheria da letto o da tavola, o simili. – |
Esempio: | Baldell. F. Filostr. 336: E in che maniera, oltra ciò, sian cacciati delle proprie case, o come non sia lor lecito di tenere bei finimenti di casa, nè di aver pure un servitore solamente? | Esempio: | Bart. D. Op. mor. 28, 1, 65: Mettetelo in una casa guernita di tutti gli arredi, di tutti i più nobili finimenti, ec. |
Definiz: | § XIX. Trovasi per Parte ultima o superiore dei muri maestri. – |
Esempio: | Bart. C. Archit. Albert. 74: Le parti de' finimenti sono quelle che noi dicemmo che communicano a tutto il muro, cioè le corteccie ed i ripieni.... Oltre a questo, in tutti i finimenti, siano di qual'opera si voglino, o a mandorlata, o di pietre roze, io non ti riprenderò, pur che tu metta rincontro ec. | Esempio: | E Bart. C. Archit. Albert. 75: In questa sola cosa sono differenti gli ossami delle muraglie da' finimenti: che infra l'una e l'altra corteccia di questi, si riempie di qual si voglia spezzato e guasto sasso, quasi come con opera ammassata a caso, e tumultuariamente fatta; ed in quelli altri non si mescolano alcuni o pochissimi sassi rozi, ma tutti ed in ogni luogo insino dentro, si murano di opera ordinaria. |
Definiz: | § XX. E per similit. – |
Esempio: | Bart. C. Archit. Albert. 82: A qual tu ti voglia palco, o tetto, noi diremo esservi ed ossa, e nervi, e finimenti, e corteccie o croste, non altrimenti che nel muro. | Esempio: | E Bart. C. Archit. Albert. appr.: Finalmente sopra queste [cose], adattate e congiunte assi e tavole maggiori, che maraviglia se saranno in cambio di finimenti? |
Definiz: | § XXI. Pure parlandosi di edifizi, Finimenti diconsi Tutte quelle parti o lavori che, dopo la costruzione dei muri, dei palchi e dei tetti, mancano a render compiuto l'edifizio. |
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