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1) Dizion. 5° Ed. .
CALUGGINE e CALUGINE.
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CALUGGINE e CALUGINE.
Definiz: Sost. femm. Quella prima peluria che gli uccelli incominciano a mettere nel nido. –
Esempio: Giamb. Lat. Tes. 78: Corbo è uno uccello grande, ed è tutto nero, e quando vede nascere i suoi figliuoli con le caluggini bianche, sì non crede che siano suoi figliuoli e partesi dal nido.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 762: L'uccello quando ha tempo è pennuto; l'uccellino ha le calugine e non le penne.
Esempio: Poliz. Rim. 2, 66: Canti costei che ben te la disnocciola, Che pare l'usignol fuor di caluggine.
Definiz: § I. E in locuz. figur. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. 120: Noi non avemo alie, come l'uccello, che noi possiamo stare molto in aria.... Ma noi avemo pur piume grosse, pur caluggini, che poco n'aiutano di levare. (Altri testi leggono: Ma noi avemo per piume grosse pur caluggini ec.)
Definiz: § II. Per similit. fu detto anche de' Peli degli animali quadrupedi. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 18, 194: Al liocorno abbruciò le caluggine.
Esempio: E Pulc. L. Morg. 19, 56: Non dimandar se lieva le caluggine.
Definiz: § III. E pure per similit. chiamansi Caluggini, o Caluggine, i primi peli che spuntano nel viso a' giovanetti; Lanugine. –
Esempio: Burch. Son. 1, 42: Apparve già nel ciel nuova cometa, Quando Sanson metteva la caluggine.
Esempio: Cellin. Vit. 34: Io dissi che mi levassi certi peletti della barba, che prime caluggine erano.
Esempio: Grazz. Comm. 179: Orazio, avendo a fatica le caluggini, porta una barbetta nera contrafatta al viso.
Esempio: Dav. Tac. 1, 129: Un donativo [fu dato], quel dì ch'ei prese il grado, alla plebe allegrissima per vedere a un figliuol di Germanico già le caluggini.