Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
FREGO.
Apri Voce completa

pag.492


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
FREGO.
Definiz: Sost. masc. Tratto più o meno lungo di penna, matita, e simili, su carta, parete, e più specialmente su scrittura, più spesso a fine di cancellare.
Dal verbo Fregare. –
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 147: Vedete in tanto voi il seguente sonetto.... e cancellateli degli errori la maggior parte con un frego, o tutti più tosto con uno scorbio.
Esempio: Legg. Band. C. 16, 337: E così si segua sino all'ultimo numero tagliato, che abbi la prima volta il segno, o primo o secondo che sia; tiri un frego, o segno con inchiostro a tutti gli altri numeri sino all'ultimo, sì che, ec.
Definiz: § I. Per similit., usato nel plur., applicasi a scrittura di pessima forma, o quasi priva di forma. –
Esempio: Dat. Lepid. 11: Il medesimo (l'Achillini) fece impazzare un suo servo trovandolo nel suo studio che facea scarabocchi, e dicendogli ch'egli sapeva scrivere; e benchè il servitore lo negasse, egli fingeva d'intendere quel che dicevano quei freghi da lui fatti.
Definiz: § II. E per Segno di varia forma, impresso comecchessia sulla persona. –
Esempio: Cic. Ufic. 68: Oh, uomo in molta miseria, il quale stimasse uno barbaro, pieno di freghi nel viso, essere più fedele della moglie.
Definiz: § III. E anche vale Quel segno che una punta, o un corpo duro e scabro, lascia impresso sulla superficie di un altro corpo, strisciandovi sopra; Sfregatura.
Definiz: § IV. Vale altresì Taglio molto sottile, Incisione leggiera, fatta su checchessia. –
Esempio: Soder. Cult. Ort. 211: Si dee [per raccorre l'oppio] segnare con un coltello, con tener sospesa la mano leggermente, il capo del papavero, affinchè 'l frego non passi dentro.
Esempio: Baldin. Decenn. 6, 477: Quello in che veramente valse questo artefice, fu una bizzarrissima maniera, che egli s'inventò d'intagliare in rame all'acqua forte,... con certi freghi e freghetti, e tratti irregolari e senza dintorno, facendo però risultare dal tutto un chiaroscuro profondo e di gran forza.
Definiz: § V. E particolarmente per Taglio alquanto lungo e poco profondo fatto sul viso, o in altra parte del corpo, ad alcuno, sia esso taglio o recente o rimarginato; Sfregio. –
Esempio: Varch. Suoc. 2, 1: Questo frego, che tu mi vedi così grande a traverso al viso, non mi fu fatto per altro, se non perchè, ec.
Definiz: § VI. In locuz. figur. –
Esempio: Salv. Crusc. 48: Gli odj, le villanie, le mazzate, le ferite, i freghi in su 'l viso: che so io? L. Queste ultime, e massimamente i freghi, per mio avviso, Gatta, dal buon storico si deon desiderare; perchè, ec.
Definiz: § VII. Figuratam., per Sfregio, Oltraggio, Onta, Vergogna. Onde le maniere Far frego, o un frego, ad alcuno, o sul viso, sulla faccia, ad alcuno, che valgono Fargli uno smacco, Svergognarlo. –
Esempio: Guicc. Op. ined. 8, 177: Se avessi questo altro esito, ci sarei vituperato; però bisognando pregate Nostro Signore che, saltem per onore mio, non mi sia fatto questo frego, che importeria troppo.
Esempio: Grazz. Rim. V. 87: Fiorenza mia, nasconditi in un forno, S'al gran Boccaccio tuo con tanto scorno Lasci far tanti freghi in su la faccia.
Esempio: Salv. Infarin. sec. 311: Sembravi sì grande accusa, e che facciano al Petrarca così gran frego in sul viso quelle parole, ec.?
Esempio: E Salv. Spin. 3, 3: Chi avrebbe pensato, che un giovane come questo,... avesse fatto così bestiale e così scelerato proponimento.... di fare un frego tale al fratello, e a tutto quel parentado?
Esempio: Dav. Tac. 1, 122: Di questa sentenza il principe moderò molte cose:... che Marco non ricevesse quel frego, e godesse suo patrimonio; perchè Tiberio, come ho detto, non fu avaro.
Esempio: Fiorett. B. Proginn. 2, 15: Guardate frego che fa sul viso a quel giovane, il quale, dovendo essere in cose di valore agguagliato e preferito a molti fortissimi agonisti antichi, il poeta lo avvilisce, ec.
Definiz: § VIII. Dare di frego, riferito a una scrittura, a un disegno, e simili, vale Cancellarlo. –
Esempio: Bellin. Lett. IV. 1, 255: Da sè medesimo si dichiara di aver le cose sue studiate e ristudiate con mille mutazioni e mille dar di frego.
Definiz: § IX. E figuratam. Dare di frego a un conto, a un debito, registrato, vale Non esigerlo altrimenti, o Condonarlo. –
Esempio: Giust. Vers. 43: D'un balì, che di Corte è l'occhio destro, Dette di frigo a un debito stantio.
Definiz: § X. E altresì figuratam., Dare un frego a un debitore, vale Rinunziare al credito contro di esso, Abbonargli il debito o la somma dovuta; e Fare un frego ad alcuno di roba o denaro prestato, vale lo stesso. –
Esempio: Firenz. Comm. 1, 451: Non vi ricordate voi per tal segnale, perciocchè io vi feci sì rilevato piacere, voi mi faceste un frego di que' danari, che mi prestasti per maritar mia sorella?
Esempio: Lipp. Malm. 3, 61: Ha dato un frego a tutt'i debitori.
Esempio: Not. Malm. 1, 296: Non trovando modo di risquotere un soldo, gli venne rabbia, ed abbruciò i libri.... E questo intende, dicendo Col fine e saldo d'un buon pro vi faccia, Ha dato un frego a tutt'i debitori.
Definiz: § XI. Far punto e frego, vale figuratam. Non parlar più d'una cosa, Non pensarci più, Farla finita. –
Esempio: Fag. Comm. 4, 73: Ma la ragione che mi par di avere, m'ha fatto perder ogni altra convenienza. A. Orsù facciam punto e frego, e non ci facciamo in avvenire scorgere.
Esempio: E Fag. Comm. 5, 517: Orsù, non più parole: punto e frego.