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1) Dizion. 5° Ed. .
ASTIO, e anche ASCHIO.
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ASTIO, e anche ASCHIO.
Definiz: Sost. femm. Rancore, Odio contro alcuno, propriamente cagionato da invidia.
Dal german. hass o hasc, odio. –
Esempio: Dant. Purg. 6: Vidi cont'Orso e l'anima divisa Dal corpo suo per astio e per inveggia, Com'ei dicea, non per colpa commisa.
Esempio: Fiorett. Cron. Imper. 1: Dipoi per astio e per invidia.... a grande tradigione in sul palazzo del Campidoglio dove si teneva la ragione, l'uccisono [Cesare].
Esempio: Varch. Invid. 20: Dovemo sapere che il bene altrui, il quale è obbietto dell'invidia, che toscanamente si chiama ancora aschio,.... si può considerare in quattro modi.
Esempio: Car. Eneid. 6, 254: Aschio sentinne e sdegno.
Esempio: Tass. Gerus. 8, 61: D'astio dentro il fellon tutto si rode, E pensa sol come voi meco uccida.
Esempio: Segn. Crist. instr. 1, 333: Conoscevano che la gente in pratica.... si muove per astio, per acerbità, per livore.
Definiz: § I. Aver astio o Portare astio ad alcuno, ed anche Aver astio di alcuno, vale Nutrire contro quello un sentimento di rancore invidioso. –
Esempio: Giamb. Tratt. mor. 74: Conoscendo il povero.... che il ricco ha e tiene alcuna cosa di sua ragione, sì glie ne porta molto astio ed invidia.
Esempio: Fr. Giord. Pred. Genes. 30: Non avrà astio l'uno dell'altro, chè ciascuno avrà troppo.
Esempio: Panciat. Scritt. var. 9: Gli avevano astio, perchè egli s'addottorava.
Definiz: § II. Aver astio di una cosa, vale Sentir rancore per causa di quella. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. 76: I dimonj, che sono invidiosi, che n'hanno astio, si sforzano a podere di farloti perdere [il paradiso].
Esempio: Leggend. SS. Z. 1, 114: Lo prefetto dello imperadore, avendo di ciò astio e invidia, accusolli falsamente d'un gran peccato.
Definiz: § III. Aver astio ai morti o dei morti, dicesi di Chi si trova in così trista condizione da invidiare quelli che sono morti. –
Esempio: Vill. G. 772: Avvenne poi in più casi, che i vivi ebbono astio de' morti, per le soperchie tribolazioni occorse alla nostra città.
Definiz: § IV. Dicesi d'una persona o d'una cosa, Che non ha astio ad un'altra, per denotare che non le è inferiore.
Definiz: § V. Far astio, vale Cagionare invidia. –
Esempio: Alam. L. Colt. 1, 443: E far aschio al vicin, non pur pietade.
Esempio: Magal. Canz. anacr. 120: Ma per altro un barbassoro De' maggior di quel gran regno In far vasi ed un disegno Da far astio a Polidoro.
Definiz: § VI. Diciamo in proverbio: Astio e Invidia non morì mai, ovvero l'Astio e l'Invidia non morì mai; e significa che la natura umana è invidiosa.
Definiz: § VII. E pure in proverbio: L'astio è tra gli artefici; e vale Che più specialmente si astiano coloro che esercitano la stessa arte o mestiere.