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Dizion. 5° Ed. .
IMPALLIDIRE.
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pag.157
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IMPALLIDIRE. Definiz: | Neutr., usato talvolta anche in forma di Neutr. pass. impallidirsi Farsi, Divenire, pallido, sia per cagione fisica, sia per qualche subitaneo moto dell'animo. – |
Esempio: | S. Ag. C. D. 4, 15: Incominciò a schernire il filosofo, perchè aveva avuto paura, ed erasi impallidito. | Esempio: | Petr. Rim. 1, 150: Quel vago impallidir che 'l dolce riso D'un'amorosa nebbia ricoperse. | Esempio: | E Petr. Rim$ 2, 98: Spesso tremo e spesso impallidisco, Pensando alla sua piaga (alla piaga del core) aspra e profonda. | Esempio: | Ar. Orl. fur. 32, 101: S'impallidisce [la donna], e tutta cangia in viso; Che tal sentenza udir poco lo aggrada. |
Esempio: | Tass. Gerus. 20, 104: E Soliman, ch'estranio colpo ha visto, Nel cor si turba, e impallidisce in faccia. | Esempio: | Davil. Guerr. civ. V. 2, 504: Il Pontefice, percosso nell'animo, ed impallidendo o per timore o per ira, fece grave ragionamento in contrario. | Esempio: | Bart. D. Giapp. 2, 43: La donna impallidì, e si fe' smorta e livida come un cadavero. | Esempio: | Red. Cons. 1, 254: Cominciò la signora a perdere del natural suo solito buon colore, impallidì, smagrì, si fece più melancolica che per avanti non era stata, ec. | Esempio: | Metast. Dramm. 1, 154: Quando vi piace, Impallidirvi ed arrossir nel viso, Invidiabili sono Privilegi del sesso. | Esempio: | Leopard. Poes. 92: Impallidia la bella, e il petto anelo Udendo le si fea. | Esempio: | Niccol. Poes. 2, 18: Languor, silenzio, impallidir frequente, O torbida quiete, o brevi sonni,... Ingannarmi non puoi! |
Definiz: | § I. E figuratam. – |
Esempio: | Pallav. Vit. Aless. 1, 185: Convenire al vicario di Cristo mantenere intrepidamente la verità; e non solo non arrossire, ma non impallidire giammai nella libera professione dell'Evangelio. |
Definiz: | § II. E detto, più che altro poeticam., del volto, o di alcuna sua parte. – |
Esempio: | Ar. Orl. fur. 30, 47: Segue la tromba a dare il segno presta, Che fece a mille impallidir le guance. | Esempio: | E Ar. Orl. fur. 45, 53: Questo udir a Leon sì poco giova, Che se gli vede impallidir la guancia. | Esempio: | Tass. Gerus. 13, 22: In tutti allor s'impallidir le gote.... Nè disciplina tanto, o ragion puote Ch'osin di gire innanzi o di fermarse. | Esempio: | Panant. Poet. Teatr. 30: Parlai con certo tuon, con certo metro, Che subito è ogni faccia impallidita. | Esempio: | Niccol. Poes. 1, 122: Ah! qui su gli empj, Onniveggenti Dee stendon la mano, E il folgor scende; ai sacerdoti istessi, Nel sol nomarle, impallidisce il labbro. |
Definiz: | § III. Per similit., dicesi di fiori, fronde, piante, e vale Perdere la vivacità del colore, Divenire di colore smorto, Ingiallire alquanto. – |
Esempio: | Ar. Orl. fur. 24, 80: Languidetta come rosa, Rosa non colta in sua stagion, sì ch'ella Impallidisca in su la siepe ombrosa. | Esempio: | Tass. Gerus. 13, 55: Mentre egli (il sole) i raggi poi d'alto diffonde,... Seccarsi i fiori e impallidir le fronde, Assetate languir l'erbe rimira. | Esempio: | Vallisn. Op. 3, 16: Abbiamo veduta un'egual secchezza anche in questi (nei terreni argillosi), e impallidirsi l'erbe e le piante e le viti stesse. | Esempio: | Cocch. Asclep. C. 99: Forse egli (Asclepiade) ebbe massime in mente l'assodarsi di alcuni sughi, e il liquefarsi di alcune solide materie e l'impallidire delle verdi foglie cocendosi. |
Definiz: | § IV. E per estensione, detto anche di altre cose. – |
Definiz: | § V. Figuratam. e poeticam., detto di astri e pianeti, faci, e simili, vale Oscurarsi, Offuscarsi, alquanto, Farsi men chiaro o luminoso, debole, Scolorarsi. – |
Esempio: | Tass. Gerus. 16, 67: S'empie il ciel d'atre nubi e in un momento Impallidisce il gran pianeta eterno. | Esempio: | Bentiv. C. Teb. 7, 71: La gran lampa febea che vi riflette, Offesa resta, e spaventata fugge La luce, e lo splendor pallido e tristo Che n'esce, in ciel fa impallidir le stelle. | Esempio: | Mont. Poes. 1, 87: Allor che tutte Dormon le cose, ed io sol veglio e siedo Al chiaror fioco di notturno lume, Ecco il lume repente impallidirsi; E nell'alzar degli occhi ecco lo spettro Starmi d'incontro. | Esempio: | Pindem. Poes. 45: E i carmi aggiunse, onde travolti andaro Dal corso i rivi, e impallidisti, o Luna. | Esempio: | Niccol. Arnal. 3, 7: L'alba era incerta ancor, nè si vedea Pel sol vicino impallidir le stelle. |
Definiz: | § VI. E, per estensione, detto di specchio, o simile, vale Perdere la lucentezza, Appannarsi. – |
Esempio: | Ner. Art. vetr. Proem.: Oltre alla difficultà e spese nel farle (le spere di metallo), non rappresentano al vivo come il vetro, e quel che è peggio, in breve tempo impallidiscono, non rappresentando cosa alcuna. |
Definiz: | § VII. Att. Far divenire pallido, Far pallido; riferito per lo più al volto, e detto anche della persona stessa alla quale il volto per qualsiasi accidente impallidisca; ma è d'uso più specialmente poetico. – | Esempio: | Ar. Orl. fur. 41, 33: Nè mai, come ora, simile spavento Le agghiacciò il sangue e impallidille il volto. | Esempio: | Alam. L. Gir. 6, 39: Ch'avete voi, signor, che in mezzo il riso Vi veggiam tristo, e 'mpallidire il viso? | Esempio: | Chiabr. Firenz. 7, 41: Forse io potea, d'ogni mio ben sepolto Misero avanzo, impallidirgli il volto? | Esempio: | E Chiabr. Amed. 12, 11: Le vergini il bel volto impallidiro, Qual vaga rosa che sfiorisce a sera. |
Definiz: | § VIII. Impallidir su i libri. – | V. Libro.
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