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VESCICA, e VESSICA.
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VESCICA, e VESSICA.
Definiz: Membrana, e Vaso situato nella parte inferiore del ventre, ed è ricettacolo dell'orina. Lat. vesica.
Esempio: Cr. 1. 4. 19. Se 'l ventre, o le budella, o i lati, o le reni, di niuno dolore, ovvero enfiamento son magagnati, se la vescica ha vizio neuno.
Esempio: E Cr. 3. 4. 4. Il cece ec. rompe la pietra delle reni, e della vescica, ma nuoce alle piaghe delle reni, e della vescica.
Esempio: Pallad. Ott. 14. E 'l vino bianco è un pochetto falso, e consono, e convenevole alla vescica.
Esempio: Tes. Br. 3. 5. Che non abbiano dolore, nè flemma nel corpo dentro, e la vescica netta sanza vizj.
Esempio: Lab. 258. Non meno, che gli altri panni, quella le conviene in alto levare, quando, secondo l'opportunità neturale, vuole scaricar la vescica.
Definiz: §. I. Vescica, per Ciarla, onde Vender vesciche, o simili, vale Dar ciarle.
Esempio: Bern. Orl. 2. 11. 21. Mentre che 'l conte con essa ragiona, Ed ella a lui vesciche in copia vende, Ecco dall'alta rocca il corno suona.
Esempio: Buon. Fier. 3. 4. 11. Fan star altri a ricever le vesciche, Ch'ei sputan dalle cattedre ampollose.
Esempio: Cas. lett. 77. Tu sia, che tu non puoi vender vesciche, e per fuggir questo, e gli altri disordini, non ci è miglior via, che lo studiare.
Esempio: Varch. Ercol. 76. Gonfiare alcuno è volergli vendere vesciche, cioè dire alcuna cosa per certa, che certa non sia, acciocchè egli, credendolasi, te ne abbia da vaer alcun obbligo.
Definiz: §. II. Vescica, si prende anche per Cilecca.
Esempio: Varch. Ercol. 84. Si dice avergli fatta la cilecca, la quale si chiama ancora natta, e talvolta vescica, o giarda.
Definiz: §. III. Dare vesciche per lanterne, o simili, vagliono Ingannare, mostrando cose piccole per grandi, o una cosa per un'altra. Lat. imponere, fucum facere. Gr. φενακίζειν, ἀπατᾶν.
Esempio: F. Iac. T. Questa mi par gran pazzía Dar vesciche per lanterne.
Esempio: Pataff. 4. E per lanterne vesciche tu fai.
Definiz: §. IV. Vescica, si dice anche un Vaso di rame, che ha figura di vescica, e serve per uso di stillare.
Esempio: Tes. Pov. P. S. Tra quali cose è ottima la vescica, cioè vasello di rame pieno di cocitura di camomilla.
Esempio: E Tes. Pov. P. S. cap. 14. La vescica di rame con cocitura di cose diuretiche, e calde è sommo rimedio.
Esempio: Ricett. Fior. Del modo di stillare l'acque, detto da alcuni per vescica, e da altri per tamburlano.
Definiz: §. V. Vescica, diciamo anche quella Membrana, che nella maggior parte de' pesci è ricettacolo dell'aria.
Esempio: Red. Oss. an. 172. Trovai altresì de' vermini tra tunica, e tunica di quella vescica piena d'aria, che la natura ha conceduta ad una gran parte de' pesci tanto d'acqua dolce, che d'acqua salata, la qual vescica da' pescatori con molta ragione è chiamata il notatoio.
Esempio: E Red. Oss. an. 181. Tanto basti intorno alle vesciche piene d'aria de' pesci.
Definiz: §. VI. Vescica, si dice anche quel Gonfiamento di pelle cagionato da cottura, o altra simile infiammagione.
Esempio: Cr. 5. 17. 5. Lo 'mpiastro fatto del suo frutto (della mortella) non lascia far vesciche.
Definiz: §. VII. Per Puliga.
Esempio: Benv. Cell. Oref. 19. Pigliasi un poco di vetro cristallino nettissimo, che non abbia sonagli, nè vesciche.
Definiz: §. VIII. Per Bolla, o Sonaglio, nel signific. del §. III.
Esempio: Franc. Sacch. nov. 26. Subito fece un peto nell'acqua del bagno, il quale immantinente gorgogliando venne a galla, e fece una vescica. E Bartolino, come vide la vescica: ora vi converrebbe avere la saettuzza, e darvi entro.