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1) Dizion. 5° Ed. .
FATTEZZA.
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FATTEZZA.
Definiz: Sost. femm. Forma propria e particolare della persona, e specialmente del volto; quasi Modo come la persona o il volto son fatti: e più spesso usasi nel numero plurale. –
Esempio: Fr. Guid. Fior. Ital. 256: Piglia le fattezze e l'abito del suo volto.
Esempio: Bocc. Vit. Dant. 11: Avea le fattezze del volto dilicate molto, e ottimamente disposte.
Esempio: Giunt. Eseq. Buonarr. 28: Aresti giurato che si riposasse in un dolce e quietissimo sonno. Le medesime fattezze del viso, la medesima cera,... niuno membro guasto, o schifezza ec.
Esempio: Carlett. Viagg. 1, 7: Di fattezze e di dispostezza di corpo sopravanzano [le More] di gran lunga le nostre donne d'Europa.
Esempio: Bart. D. Vit. S. Ignaz. 4, 132: Fattezze del corpo, e tempera della complessione di S. Ignazio.
Esempio: Mann. Ist. Decam. 46: Quanto alle fattezze del corpo, vi ha chi vuole che egli sè stesso descriva qualora dice, ec.
Definiz: § I. Più comunemente usasi in modo assoluto. –
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 347: Della fattezza e forma e vista di Maccario, ec.
Esempio: Petr. Rim. 1, 56: Pianse morto il marito di sua figlia Raffigurato alle fattezze conte.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 167: E quantunque pallida ed assai male in ordine della persona per la fatica del mare allor fosse la donna, pur parevano le sue fattezze bellissime a Pericone.
Esempio: E Bocc. Ninf. Fiesol. 7, 27: Mirando quel fantin, le par vedere Affrico proprio in ogni sua fattezza.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 459: Non ha molto dilicate fattezze, ma no l'ha rustiche.
Esempio: Ar. Orl. fur. 25, 20: Veggo, dicea Ruggier, la faccia bella, E le belle fattezze e 'l bel sembiante; Ma, ec.
Esempio: Bern. Orl. 65, 43: Il naso, i labbri, i cigli, ogni fattezza Pareva fatta per la man d'Amore.
Esempio: Caran. Eustaz. 80: Era un uom le cui fattezze dimostravano come.... egli era contadino.
Esempio: Magal. Lett. scient. 100: Potendosi dare il caso, che la gagliarda immaginativa del pittore finisca di cavar fuori sulla tela certi lineamenti solamente abbozzati in un viso, e finisca di spiegare certe fattezze, dirò rannicchiate, che ec.
Esempio: Targ. Viagg. 5, 318: Sono fecondissime, e partoriscono con somma felicità. Oltre al bel carnato, hanno ancora fattezze belle, sicchè, se fossero raffazzonate ed abbigliate con lusso, potrebbero ec.
Esempio: Pap. L. Coment. 1, 87: Accorgendosi che qualcuno era inteso a disegnare le sue fattezze, senza affettazione verso lui si rivolse.
Esempio: Niccol. Strozz. 1, 6: Il duolo estremo Vi trasfigura le fattezze conte.
Definiz: § II. Figuratam. –
Esempio: Lambr. Elog. 5: Ora, s'io non m'inganno, queste (dirò così) fattezze antiche di signore popolano son le fattezze del vostro Lapo.
Definiz: § III. E pur figuratam. –
Esempio: Magal. Lett. fam. 2, 115: Dicono inoltre doversi stimare il Bembo per un faticosissimo parziale della favella toscana, ma non già per un attentissimo osservatore di tutte le fattezze di lei.
Esempio: Lambr. Dial. Istr. 25: Le cognizioni dell'ordine.... mancano nondimeno di quella compitezza, di quella assestatezza che le contiene nei loro limiti, che dà loro le fattezze vere e il vero valore.
Definiz: § IV. Per estensione dicesi anche delle forme del corpo degli animali. –
Esempio: Soder. Anim. domest. 7: Le loro (delle pecore) più lodate fattezze hanno a essere di questo garbo: che elle si elegghino di buona e feconda razza, che produchino belli, vegnenti e fazionati agnelli, di gran corporatura e ventre, di folta e fine lana, massimamente intorno alla pancia, d'un colore unito, con i velli delicati per tutto il corpo e maggiormente in su la collottola e sotto el collo.
Esempio: E Soder. Anim. domest. 191: I più domestici colombi, che grossi s'addomandano, per essere di fattezze e di persona assai maggiori di quelli [terraiuoli], si troverà per esperienza che sono così di profitto e di supplimento al vivere.
Esempio: Carlett. Viagg. 2, 243: Vengono poi d'Ormus certe cotornici, che sono grandi al pari delle galline, quantunque abbiano la medesima penna, fattezza e sapore delle nostre.
Esempio: Olin. Uccell. 49: È di fattezza non molto differente da un cappone ordinario.
Esempio: Magal. Lett. fam. 2, 153: Pregatici egli di salir su per riconoscere dalle fattezze di più orsi l'indubitata verità della sua asserzione;... e noi saliti, ed io scaponito, ec.
Definiz: § V. Pure per estensione, trovasi detto di cose. –
Esempio: Soder. Cult. Ort. 41: Produce [l'attreplice] le foglie di fattezze larghe appresso al fusto.
Definiz: § VI. Per Forma, Figura, Foggia. –
Esempio: Collaz. SS. PP. 139: I quali [fanciulli] non possono altrimenti apprendere l'alfabeto delle prime lettere, nè conoscere le sillabe, nè leggere le scrittura, se prima non si avvisano per continuo isguardo e per cutidiano seguito a divisare le loro fattezze, avendole iscritte innanzi in tavola o in tavolelle di cera.
Esempio: Chios. Dant. 91: E prima ti dicie l'altezza e la fattezza di questo circulo.
Esempio: Targ. Viagg. 4, 185: Spato o a prismi esaedri, come il cristallo di monte, o finalmente a cubi,... poichè di tutte queste fattezze ho veduti ingemmamenti color d'ametista.