Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 4° Ed. .
ARROGANZA
Apri Voce completa

pag.272


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
ARROGANZA.
Definiz: Il presumere d'aver quelle cose lodevoli, ch'altri non ha, o maggiori, ch'egli non ha: Presunzione. Lat. arrogantia, superbia. Gr. ἀλαζονεία, θρασύτης .
Esempio: Pass. 221. Il sesto grado si è arroganza, per la quale l'uomo si tiene, e si crede esser maggior, e migliore, che gli altri.
Esempio: Com. Dant. Inf. 8. Arroganza è un gonfiamento d'animo, riputarsi più degno, e maggiore, ch'e' non è, e per questo non rende debita reverenza a Dio.
Esempio: G. V. 6. 3. 1. E così si mostrò per divino giudicio, che i Pisani avessono quella disciplina per la loro arroganza, e ingratitudine.
Esempio: Serm. S. Agost. Non si conviene a noi, che siamo nel diserto, usciti del mondo, avere arroganza.
Esempio: Mor. S. Greg. In questa quarta spezie d'arroganza spesso trascorre l'animo dell'uomo.
Esempio: Morg. 10. 33. Rispose Salincorno, io vo' vedere Chi è costui, ch'ha in se tanta arroganza.