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1) Dizion. 4° Ed. .
PRENDERE
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PRENDERE.
Definiz: Pigliare; e si adopera indistintamente in tutte le locuzioni, frasi, e maniere dell'altro suo sinonimo Pigliare. e la varietà de' suoi significati si distingue dalle parole, che gli accompagnano. Lat. capere. Gr. λαμβάνειν.
Esempio: Cronichett. d'Amar. 55. I Sanniti montarono in sul poggio, e presono i passi per modo, che i Romani non potieno avere vivanda, e non potieno combattere.
Esempio: Bocc. nov. 11. 8. Sia preso questo traditore, e beffatore di Dio, e de' Santi.
Esempio: E Bocc. nov. 77. 31. Confortavale, che egli da guato uscisse, e lei andasse a prendere, ed il suo piacer ne facesse.
Esempio: Tes. Br. 5. 9. Ciò sono i terzuoli, e sono sì caldi per la maschiezza, e sì orgogliosi, che appena prendono, se non ne viene loro voglia.
Esempio: Dant. Inf. 33. Che per l'effetto de' suoi ma' pensieri, Fidandomi di lui, io fossi preso, e poscia morto, dir non è mestieri.
Esempio: E Dan. Purg. 3. Ma la bontà 'nfinita ha sì gran braccia, Che prende ciò, che si rivolve a lei.
Esempio: E Dan. Purg. 6. Qual va dinanzi, e qual di rietro il prende.
Esempio: Petr. canz. 36. 4. Prima che medicine antiche, o nuove Saldin le piaghe, ch'i' presi in quel bosco (quì per metaf. cioè: il male, che m'avvenne)
Definiz: §. I. Per Accettare. Lat. accipere. Gr. προσδέχεσθαι.
Esempio: Cas. lett. 18. Il quale prese volentieri per obbedienza di nostro Signore, e per amor mio la fatica di venire.
Definiz: §. II. Prendere, per Acchiappare, Cogliere. Lat. capere dolis, decipere. Gr. προσδέχεσθαι.
Esempio: Cr. 4. 36. 2. Alcuni altri, volendo prendere, e ingannare i comperatori, una botte nuova hanno, la quale immollano d'ottimo vin vecchio, e bene odorifero, e in quella pongono il vino, che vender vogliono.
Definiz: §. III. Per Apprendere, Imparare. Lat. addiscere.
Esempio: Franc. Barb. 27. 7. Se vai con due, or prendi, Che al maggior tocca il mezzo, e 'l gir innanzi.
Esempio: Cron. Morell. 270. S'ingegni d'essere virtudioso in prendere iscienza di gramatica.
Definiz: §. IV. Prendere, neutr. pass. per Apprendersi, Appiccarsi. Lat. inhaerere. Gr. ἐμφύεσθαι.
Esempio: Dant. Inf. 34. Ov'io mi presi Al pel del vermo reo, che 'l mondo fora.
Definiz: §. V. Prendere, per Caparrare, Fermare.
Esempio: Bocc. nov. 80. 7. Prestamente all'ora impostagli v'andò, e trovò il bagno per la donna esser preso.
Definiz: §. VI. Prendere, per Cominciare. Lat. incipere. Gr. ἄρχεσθαι.
Esempio: Nov. ant. 97. 4. Smontato, e legato il cavallo a un albero, e' prese a basciarla.
Esempio: Bocc. introd. 54. Presa una carola con lento passo, mandati i famigliari a mangiare, a carolar cominciarono.
Esempio: E Bocc. nov. 17. 60. Li quali, come coloro, che mi tiravano, vidono, così lasciatami prestamente, presero a fuggire.
Esempio: Cronichett. d'Amar. 2. Presono questa gente a fare reame, e feciono il primo Re Nembrotto.
Definiz: §. VII. Per Comprendere, Occupare. Lat. arripere, corripere.
Esempio: Dant. Purg. 20. Onde mi prese un gielo, Qual prender suol colui, ch'a morte vada.
Definiz: §. VIII. Per Eleggere, Scegliere. Lat. seligere. Gr. ἐκλέγειν.
Esempio: Dant. Inf. 23. Frati Godenti fummo, e Bolognesi, Io Catalano, e costui Loderingo Nomati, e da tua terra insieme presi.
Definiz: §. IX. Prendere, per Fare innamorare. Lat. amore capere.
Esempio: Bocc. nov. 80. 7. Con la piacevolezza sua aveva sì la sua donna presa, che ella non trovava luogo ne dì, nè notte.
Esempio: Petr. son. 3. Quando i' fui preso, e non me ne guardai, Che i be' vostr'occhi, donna, mi legaro.
Esempio: E Petr. canz. 23. 1. Allor fui preso, e non mi spiacque poi, Sì dolce lume uscía degli occhi suoi.
Definiz: §. X. E Prendersi dell'amore d'alcuno, o Esser preso dell'amore d'alcuno, vagliono Innamorarsene. Lat. amore corripi. Gr. ἔρωτί τινος ἁλῶναι.
Esempio: Bocc. nov. 5. 2. Sapersi guardare dal prendersi dell'amore di maggiore uomo, ch'ella non è.
Definiz: §. XI. Prendere, per Rappigliare. Lat. coagulari. Gr. πήσσεσθαι.
Esempio: Sen. Pist. Siccome il formento, che per la sua forza fa diverse cose prendere, e tenere insieme.
Definiz: §. XII. Per Risolvere, Determinare. Lat. statuere, decernere.
Esempio: Stor. Pist. 22. Alla fine si prese tra loro, che le domande fatte per quelli dentro si mandassono a Lucca.
Esempio: E Stor. Pist. appresso: Ultimamente vi si prese, che il Marchese mandasse in Serravalle.
Esempio: E Stor. Pist. 243. Li Veneziani, e li Fiorentini presono di parlamentare con li signori di Lombardía.
Esempio: Cronichett. d'Amar. 49. La novella venne a Roma, e i Romani tennono consiglio, e presono di fare vendetta.
Esempio: E Cronichett. d'Amar. 57. Sì presono i Romani di mandarvi gente in Cicilia.
Definiz: §. XIII. Per Sentire. Lat. audire. Gr. ἀκούειν.
Esempio: Dant. Purg. 9. Tale immagine appunto mi rendea Ciò, ch'i' udía, qual prender si suole, Quando a cantar con organi si stea.
Definiz: §. XIV. Prendere bene, o male, vale Incogliere bene, o male. Lat. male vertere, bene vertere. Gr. διαλλάττεσθαι.
Esempio: Dant. Inf. 27. Se non fosse 'l gran prete, a cui mal prenda, Che mi rimise nelle prime colpe.
Esempio: Mil. M. Pol. E però il fanno di capo dell'anno, perchè loro prenda tutto l'anno bene.
Esempio: Libr. Mott. Un cavaliere la domandò, se ella ne togliesse a fare un'altro; rispose, che no, che non l'era preso sì ben di colui, ch'ella si dilettasse di farne.
Definiz: §. XV. Prendere accordo, vale Accordarsi. Lat. concordare, concordem esse. Gr. .
Esempio: Din. Comp. 1. 7. Il Vescovo d'Arezzo ec. raunò i principali di sua parte, e quelli confortò, prendessono accordo co' Fiorentini ec. altrimenti prenderebbe accordo egli.
Definiz: §. XVI. Prendere a sdegno, vale Sdegnarsi, Aborrire. Lat. abhorrere.
Esempio: Alam. Colt. 1. 4. Non prenda a sdegno Colle sue proprie man di lordo fimo Satollar sì, che vive forze prenda.
Definiz: §. XVII. Prendere ardire, baldanza, sicurtà, ec. vale Divenire ardito, baldanzoso, franco.
Esempio: Bocc. nov. 22. 9. Ella dalla sua letizia preso ardire disse.
Esempio: Din. Comp. 1. 5. Presono tanto ardire, che feciono ordini, e leggi, che duro sarebbe suto di rimuoverle.
Esempio: Vit. SS. Pad. 1. 15. Antonio ringraziando Iddio, dal quale conoscea la sua vittoria, confortato molto prese baldanza contra 'l nimico.
Esempio: E Vit. SS. Pad. 16. Non prese perciò sicurtà Antonio, nè lascióe l'armi usate.
Definiz: §. XVIII. Prender campo, o del campo, vale Prepararsi a combattere col farsi luogo per la battaglia, Farsi indietro per assalire con maggior impeto. Lat. spatium ad aggrediendum sumere.
Esempio: G. V. 7. 26. 1. Va' contro al nimico, e non lasciar prender più campo.
Esempio: Filoc. 2. 392. E però tratti a dietro, e quanto vuoi del campo prendi, che poichè armato se', d'offenderti non mi si disdirà.
Esempio: Ninf. Fies. 99. Perchè a fuggire del campo prendea (quì per similit.)
Definiz: §. XIX. Prender carne, vale Incarnarsi. Lat. *incarnari. Gr. ἐνσαρκωθῆναι.
Esempio: Vit. SS. Pad. 1. 28. Iddio, lo quale prendendo carne di noi ec. lui hae molto debilitato, e noi confortato.
Esempio: Serm. S. Ag. 87. Il Figliuolo di Dio ha preso carne, e abitò con noi.
Definiz: §. XX. Prender forza di checchessia, vale Trasformarsi in esso.
Esempio: Vit. SS. Pad. 1. 18. Conciossiacosachè grande segno di vostra impotenza sia, ch'avete preso forma di varie bestie.
Esempio: E Vit. S. Pad. 26. Prendendo ora forma di belle femmine ec. proccurano di spaventarci.
Definiz: §. XXI. Prender luogo, figuratam. per Esser impiegato.
Esempio: M. V. 9. 72. I danari preson luogo in altri servigj.
Definiz: §. XXII. Prendere il monte, o simili, vale Cominciare a salire, Camminar su pel monte, o simili.
Esempio: Dant. Purg. 1. Prendete 'l monte a più lieve salita.
Definiz: §. XXIII. Prendere terra, vale Accostarsi alla terra, Scendere in terra. Lat. appellere.
Esempio: Tesorett. Br. Or prende terra, or lassa, Or monta, e or dibassa.
Esempio: Guid. G. Lo Re Ulisse col suo navilio prese terra.
Definiz: §. XXIV. Prender veleno, vale Essere avvelenato. Lat. veneno infectum esse.
Esempio: Bocc. introd. 9. Come se veleno avesser preso, amenduni sopra li mal tirati stracci morti caddero in terra.