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Dizion. 4° Ed. .
PORO
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PORO.
Definiz: | Piccolo meato della pelle, e della cotenna, donde il corpo dell'animale svapora le sue evaporazioni. Lat.
porus. Gr. πόρος.
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Esempio: | Cr. 1. 2. 3. L'aere umido al più delle complessioni è buono, perciocchè fa buon
colore, e buona cotenna, e falla molle, e morbida, e lascia i pori aperti. |
Esempio: | Red. Oss. an. 28. Avendo imbevuta molta di quell'acqua, la quale non penetrava in
essi, nè per la bocca, nè pel forame dell'ano, ma bensì per i pori della pelle. |
Definiz: | §. I. Pori, si dicono anche li Meati degli arbori, e delle piante. |
Esempio: | Cr. 2. 3. 2. Usano le piante il nudrimento ec. e però non hanno ventri, nè veni,
ma solamente pori. |
Definiz: | §. II. Si dice anche generalmente d'altre cose. |
Esempio: | Sagg. nat. esp. 178. Che il freddo poi, ristrignendo gli stessi pori, faccia
divenir misero il vaso alla mole dell'acqua, che v'è dentro. |
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