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1) Dizion. 5° Ed. .
INDOVINO
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INDOVINO.
Definiz: Sost. masc. Colui che attendeva alla pretesa arte d'indovinare il futuro. –
Esempio: Liv. Dec. 1, 252: Altri gentili uomini assai [morirono], M. Valerio, T. Virginio Rutilo, indovini, Servio Sulpicio, Curione Massimo.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 246: Onde dice [Dio] nel Levitico:... Qualunque persona ricorrerà a' magi o agl'indovini, io porrò la faccia mia contra lei ad ucciderla.
Esempio: E Passav. Specch. Penit. appr.: Alcuna volta s'adopera [l'arte magica] a sapere certe cose occulte, o che debbono venire: ed allora si chiama arte divinatoria. Onde e coloro che in tal maniera l'usano, s'appellano indovini.
Esempio: S. Ag. C. D. 2, 211: Se l'ora concezionale si trovasse, molte cose si potrebbono predire da questi indovini.
Esempio: S. Antonin. Confess. 9: Egli crede più che non dee, come fanno gl'indovini ed i sortieri ed incantatori, e tutti quelli che adoperano per arte diabolica.
Esempio: Ar. Orl. fur. 18, 175: Quattro altri uccide appresso all'indovino, Che non han tempo a dire una parola.
Esempio: Soder. Tratt. Arb. 9: Si pascevano gl'indovini delle sue coccole (dell'alloro), credo io, avendole col mèle rettificate ed addolcite, non si trovando che avessero il zucchero.
Esempio: Dav. Tac. 1, 410: Si fa amico a Pammene, quivi confinato anch'egli, famoso indovino.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 118: Gl'indovini risposero che questa apparizione confermava il segno delle sacerdotesse.
Esempio: Borgh. S. Tertull. 74: Simili ossequj tributano all'Imperadore quelli che vanno a consultare gli astrologi e gl'indovini, gli auguri e i maghi, sopra la vita del principe.
Esempio: Fag. Rim. 5, 328: Ma perchè andò in Parigi, s'io son qua? D. Perchè detto le fu da un indovino Esser voi parigino.
Esempio: Capp. Longob. 92: Essendole (a Teodolinda) dai Longobardi commesso l'eleggersi un altro marito, chiamò Agilulfo a parte del regno: questo e la bella donna già gli erano stati promessi da un indovino, quando ella giunse in Italia.
Definiz: § I. E semplicemente per Chi, sia per una certa ispirazione, sia per penetrazione di mente, prevede e predice altrui casi futuri. –
Esempio: Vespas. Vit. Uom. ill. 7: Questo diceva spesso papa Eugenio a chi lo voleva udire; e per dar fede a questo indovino, nel concilio di Basilea fu uno degli articoli che gli furono contro.
Definiz: § II. E per Chi congettura, s'immagina, penetra, e simili, cosa occulta, ignota, segreta. –
Esempio: Bern. Orl. 61, 38: Nè vi so dir qual fusse il fin del gioco, Turpin vuol dirlo, e non lo dice al fine; Vuol (come quel ch'è mezzo Teatino) Che l'uomo in queste cose sia indovino.
Esempio: Borgh. V. Disc. 1, 86: De' quali (de' varj nomi che davansi ai termini dei terreni) voler in questi tempi dichiarare la propria qualità, sarebbe facilmente voler fare l'indovino.
Definiz: § III. Chi fosse indovino, non sarebbe mai povero, ovvero sarebbe ricco. Proverbio che significa: Che chi potesse prevedere i casi proprj e degli altri, avrebbe troppo gran fortuna e sarebbe sempre in auge; e usasi altresì quando alcuno ci rimprovera di contingenze non previste. –
Esempio: Sacch. Nov. 2, 3: Se questo non sai, ch'è sì grossa cosa, come saprai mai le cose del cielo? Or va' più oltre, diss'io:... Quante volte hai salito e sceso la scala tua?... Quanti scaglioni ha ella? Dice il Pisano: Io te la do per vinta. E io gli rispondo: Tu di' ben vero che io l'ho vinta con ragione, e che tu e molti altri astronomachi con vostre fantasie volete astrologare e indovinare, e tutti siete più poveri che la cota; e io ho sempre udito dire: Chi fosse indovino serebbe ricco. Or guarda bello indovino che tu se', e come la ricchezza è con teco!
Definiz: § IV. Fammi indovino, ti farò ricco. Proverbio che usasi più specialmente rispondendo a chi ci rimprovera di cosa da noi non potuta prevedere, o quando vogliamo in qualche modo consolarci di avere, con nostro danno, fatto piuttosto in un modo che in un altro, non potendone prevedere le conseguenze, oppure quando, trattandosi di cosa molto incerta, non vogliamo arrischiare sopra l'esito di essa che un'opinione meramente probabile. –
Esempio: Sacch. Nov. 2, 228: Voi sapete che dice il proverbio: Fammi indovino e farotti ricco.
Esempio: Ar. Comm. 2, 458: Ve' a che termine Noi siam condotti per tua colpa! A. Fatemi Indovin, ch'io farò voi ricco. Avrestelo Pensato voi?
Esempio: Cecch. Comm. ined. 84: Ben ebbi mala sorta.... a lasciarmi cacciar da te in questo Travaglio. T. To' su, Trappola. Cammillo, Fate me indovino e io farò voi Ricco; e chi arè pensato mai Che costui fusse or qui, avendo detto Di non venir?
Esempio: Fiorett. B. Proginn. 4, 125: Noi proverbialmente (diciamo): Fammi indovino, e io ti farò ricco.
Esempio: Casott. A. Celid. 4, 78: Ma per questo non piango e non m'impicco; Fammi indovino ch'io ti farò ricco.
Esempio: Fag. Rim. 3, 178: Perchè giusto il proverbio avvereremo: Famm'indovino, ch'io ti farò ricco; Noi sarem ricchi, se indovineremo.
Esempio: E Fag. Comm. 5, 211: Che avete qualche spirito frulletto? L. Madonna, no; ma sono indovino. M. Famm'indovino, ti farò ricco, dice il proverbio.
Definiz: § V. Io non sono indovino; dicesi proverbialmente, quando uno è all'oscuro di cosa che può importare, e della quale perciò non ha potuto in tempo far conto, giovarsi, dar notizia, e simili; oppure quando uno prevede e predice checchessia come meramente probabile. –
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 2, 336: Ieri scrissi a Vostre Signorie le alligate, e questa mattina si spedì la posta di Ferrara sanza farmi intendere nulla, e io non sono indovino.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 21, 2: Se punto ella vale (l'opera scritta dall'autore, cioè il Ricciardetto), È tutto il suo valor vostra mercede. Chi sa che un giorno ancor non metta l'ale, E il mar trapassi? Io non sono indovino; Ma preveggo felice il suo destino.
Definiz: § VI. Non c'è bisogno d'essere indovino, dicesi proverbialmente a proposito di cose facili a prevedersi o ad intendersi.
Definiz: § VII. Vorrei essere falso indovino, dicesi proverbialmente quando di persona, o di cosa, prevediamo quasi certo un avvenire, o un esito, non buono. E Fossi io stato falso indovino, diciamo allorchè di persone, o di cose, si è avverato quel cattivo successo che avevamo preveduto. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 38, 49: Quando io ti confortava a stare in pace, Fosse io stato, signor, falso indovino; O tu, se io dovea pure esser verace, Creduto avessi al tuo fedel Sobrino, ec.