Lessicografia della Crusca in rete

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PELO
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PELO.
Definiz: Parte escrementale, radicata nella pelle degli animali, la quale da' Medici è detta cute, ed esce fuor per li pori, derivante dagli escrementi dall'ultima cozione, che manda la natura, dalle parti interiori all'esteriori. Lat. pilus.
Esempio: Boc. Nov. 79. 40. Così tutti i peli gli s'arricciarono addosso.
Esempio: Tes. Br. 1. 11. Se tu levassi li peli delle ciglia dell'huomo, tu ne leveresti piccola cosa, ma tutto 'l corpo ne sarebbe più laido.
Esempio: Dan. Purg. 2. Trattando l'aer coll'eterne penne, Che non si mutan, come mortal pelo.
Esempio: E Dan. Inf. 1. Una lonza leggiera, e presta molto, Che di pel maculato era coperta.
Esempio: E Dan. Purg. 16. Ne a sentir di così aspro pelo.
Esempio: Petr. Son. 163. Di dì in dì, vo cangiando il viso, e 'l pelo [cioè invecchio]
Definiz: §. Pelo: Figur. si dice per Esprimere quantità minuta, e piccolissima.
Esempio: Sag. Nat. Esp. 142. Collocarlo sopra una grossa tavola di pietra forata a tondo, nel mezzo a misura, un pelo più larga del vano interiore dell'anello.
Definiz: §. Pelo: per similit. dicesi a quella Peluria, che hanno i panni lani.
Definiz: §. Pelo: per Ugualità, qualità, condizione. Latin. conditio.
Esempio: Cron. Vell. Tolse per moglie monna Lisa, figliuola di Bindo Folchi, e quantochè il detto parentado non mi piacesse troppo, ne sono del pelo nostro, ec. piacendo a lui, ec. l'assentì.
Definiz: §. Il Lupo cangia il pelo, ma non il vizio: comunemente dicesi, di Chi essendo malvagio per natura, mai non si rimane di malvagiamente operare. Latin. Lupus pilum mutat, non mentem. Gr. ὁ λύκος τὴν τρίχα, οὐ τὴν γνώμην ἀλλάττει. Flos 100. Il Petr. proverbialmente disse nel Son. 98.
Esempio: Petr. Son. 98. Vero è 'l proverbio, ch'altri cangia il pelo, Anzi che 'l vizio.
Definiz: §. Di mal pelo aver taccata la coda: Esser malizioso.
Esempio: Boccac. Novell. 77. 25. Lo Scolare, che di mal pelo aveva taccata la coda.
Definiz: §. Lasciare il pelo, o del pelo: È lasciar del suo, dove l'huomo pensa di trarne, come del giuoco: pagare il fio dell'offese fatte, tolto dal cane, che al suo morso si toglie del suo pelo, per medicarsi.
Esempio: Morgant. Io vo' che chi mi morde, lasci 'l pelo.
Definiz: §. E' non mi mordè mai cane, ch'io non avessi del suo pelo: Proverb. che è E' non mi fu mai fatto ingiuria niuna, ch'io non me ne vendicassi.
Definiz: §. Rivedere il pelo: vale O dar delle busse a uno, o rivedergli severissimamente il conto delle sue azioni.
Definiz: §. Rilucere il pelo: si dice dell'Esser grasso, e fresco, e ben tenuto.
Esempio: Pulc. Bec. La Beca mia è soda, e tarchiatella, Ch'e' le riluce, Dio la salvi, il pelo.
Definiz: §. Tondo di pelo: si dice a Chi è di grosso ingegno. Lat. ebeti ingenio.
Esempio: Morg. E ch'e' m'avea ben per tondo di pelo, A creder, che 'l suo inganno riuscisse.
Esempio: Lasc. Rim. Ben'è tondo di pel, Chi, per fama acquistar, la morte vuole.
Definiz: §. Esser d'un pelo, e d'una lana: si dice dell'Essere de' medesimi costumi, ma si piglia in cattiva parte. Lat. esse ex eodem lino. Il Morg. in cambio di lana disse Buccia.
Esempio: Morg. Che tutti siam d'un pelo, e d'una buccia esser d'un pelo e d'una buccia.
Definiz: §. Andare a pelo: si dice di Confacersi al gusto, tolta la metafora da' pezzi del panno, che si cuciono, ove s'ha riguardo, che 'l pelo si confaccia, e vada per un medesimo verso.
Esempio: Fir. Trin. Secondo ch'io potetti vedere, voi le andavate molto a pelo.
Esempio: Lasc. Rim. Perchè altrimenti a volerli ire a pelo, ec.
Definiz: §. Levare il pel per aria: Operare con gran destrezza, astuzia, e celerità.
Definiz: §. Pigliar pelo: Ombrare, insospettire.
Definiz: §. Vedere il pel nell'uovo: Scorgere ogni minuzia, e quasi veder lo 'nvisibile.
Definiz: §. Cercare il pel nell'uovo: Cercar le cose da non potersi truovare.
Esempio: Espos. Pat. Nost. Come son quelli, che vanno caendo il pel nell'uovo.
Definiz: §. Non aver pelo, che pensi a che che sia: vale Non vi pensar punto.
Esempio: Pecor. 1. 2. Se io avesse pelo addosso, che il pensasse, io mi ucciderei io stessa.
Esempio: E Pecor. appresso. Mi dia prima la morte innanzi, che io volessi pelo, che il pensasse.
Esempio: Sen. Ben. Varch. 4. 14. Non ha pelo, che pensi al bene.
Definiz: §. Pelo: diciamo anche alle Picciole crepature delle mura.
Esempio: Fr. Giord. Pred. Red. Tali muraglie fanno soventemente de' peli.
Esempio: Davanzat. Orazion. 148. Queste mura, ec. se noi le carichiam del nuovo pondo di questi ferramenti, e pietroni, elleno primieramente faran pelo, poi corpo, in ultimo sbonzoleranno.
Esempio: Sag. Natur. Esp. 140. Finchè se le vedde fare un sottilissimo pelo.
Definiz: §. Pelo: Assolut. preso, si usa pure in signif. di piccola fessúra.
Esempio: Volg. Pallad. Questo smalto, acciocchè non si fenda per alcuni peli in alcuna parte.
Esempio: Serd. St. 6. Vi sono alcune di queste muraglie, ec. contuttociò non si vede in esse, ne pelo, ne corpo, ne difetto alcuno.
Definiz: §. Pelo: Fig. Piccolissimo spazio da una cosa a un'altra.
Esempio: Sag. Nat. Esp. 200. La forza dell'aria premente, non ha guadagnato nulla, e innanzi ha fatto crepare il fondo della palla, che ritirare un pelo il livello.
Definiz: E talora lo pigliamo per un picciolissimo spazio.
Esempio: Esempio del Compilatore Tirati in là un pelo, cioè quanto è grosso un pelo.
Esempio: Amb. Furt. Sono stata a un pelo, per dire una mala parola.
Esempio: Cron. Mor. E che non voleva, che a M. Giorgo fusse torto un pelo [cioè fatto male alcuno]