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INFORCARE.
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INFORCARE.
Definiz: Att. Prendere con la forca, ovvero con forcina o forchetta, o con altro strumento simile a forca.
Nel basso lat. infurcare valeva Sospendere alla forca, Impiccare. –
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 572: State in là; voi altri, mentr'io.... lo inforco; cioè mentr'io l'afferro.... col forcone del ferro ch'avea in mano.
Esempio: Ar. Sat. 1, 181: In casa mia mi sa meglio una rapa Ch'io cuoca, e cotta su 'n stecco m'inforco, E mondo, e spargo poi di aceto e sapa, Che all'altrui mensa tordo, starna o porco Selvaggio.
Definiz: § I. Per similit., Prendere, Afferrare, od anche Tenere, Reggere, cosa o persona, in modo che questa resti quasi abbracciata e presa in mezzo da due parti, come fra le punte di una forca. –
Esempio: Dant. Inf. 22: Tra male gatte (i diavoli) era venuto il sorco (un dannato): Ma Barbariccia il chiuse con le braccia, E disse: State in là, mentr'io lo inforco.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 572: State in là; voi altri, mentr'io.... lo inforco; cioè mentr'io l'afferro con le braccia.
Esempio: E But. Comm. Dant. appr.: Imperò che frodolentemente l'appiatta alli altri, mostrandosi di doverlo inforcare; ed elli fece per appiattarlo alli altri, e poi ch'ebbe abbracciato, volse la faccia; a Virgilio;... e per questo si mostra che l'appiattasse, abbracciandolo con intenzione che rispondesse a Virgilio.
Esempio: Cennin. Tratt. Pitt. 89: Con questa pietra, inforcandola bene in mano sì come brunissi, va' brunendo su per lo proferito.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 5, 250: Dall'altro lato regge il peso della detta croce e del santo, che vi è sopra nudo, da una banda uno con una scala con la quale l'ha inforcata, e dall'altra un altro con un puntello sostenendola, insino a che due altri, ec.
Definiz: § II. Pure per similit., detto di cosa che passi fra le due parti di checchessia, e così lo tenga e regga. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 10, 314: Fu cavato di poi il gigante (l'Ercole del Bandinelli) dell'Opera, dove era stato lavorato, e per condurlo commodamente, e senza farlo patire, gli feciono una travata intorno di legname, con canapi che l'inforcavano tra le gambe, e corde che l'armavano sotto le braccia e per tutto; e così sospeso tra le trave in aria, ec.
Definiz: § III. Comunemente riferiscesi a cavalcatura, e poeticam. a sella, o a parte di questa, per Tenere, Cingere, Stringere, con le gambe. E usato assolutam., vale Stare a cavallo, Cavalcare. –
Esempio: Dant. Purg. 6: O Alberto Tedesco, che abbandoni Costei ch'è fatta indomita e selvaggia, E dovresti inforcar li suoi arcioni, ec. (qui in locuz. figur.).
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 137: Inforcare l'arcioni è stare a cavallo: imperò che cusì si cavalca coll'una gamba dall'uno lato, e coll'altra dall'altro.
Esempio: Cant. Carn. Otton. 53: Non è chi possa star più forte in sella, Nè me' inforcar di noi.
Esempio: Buonarr. Fier. 5, Introd. 3: La storia sì mai dal sentier non torca, E l'arcion ch'ella 'nforca Sempremai stringa, e 'n cura al vetturino Attenda a ire in là (qui in locuz. figur.).
Definiz: § IV. Per estensione, detto di quadrupede montato sopra checchessia. –
Esempio: Dant. Purg. 8: Or va', chè il sol non si ricorca Sette volte nel letto che il Montone Con tutti e quattro i piè cuopre ed inforca, Che ec.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 190: Lo cerchio del sole è molto distante dal zodiaco; ma quando è nel suo stato l'Ariete, lo sole nel suo cerchio, allora si dice essere coperto dall'Ariete ed inforcato, e questo non può essere se none una volta l'anno.
Definiz: § V. Si usò per Sospendere alle forche, Impiccare. –
Esempio: Plut. Vit. 91: E se alcuno di loro era che non lodasse li suoi dettati, diceali che era barbaro e male accostumato: e molte volte, ridendo e sollazzando, li minacciava dicendo che li farebbe inforcare.
Esempio: E Plut. Vit. 250: Ma siccome lo perseguivano, egli non fu negligente da prendere il traditore che non fuggisse, e andassene agli nimici, anzi lo prese, e inforcollo.