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Dizion. 4° Ed. .
TORCHIO
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TORCHIO.
Definiz: | Candela grande, o Più candele avvolte insieme; Doppiere, Torcia. Lat. funale.
Gr. δαλός. |
Esempio: | Bocc. g. 1. f. 8. Fatti i torchi accendere, comandò, che ciascuno ec. s'andasse
a riposare . |
Esempio: | E Bocc. nov. 99. 10. A lume di torchio molti de' più nobili
cittadini fece al convito invitare. |
Esempio: | Sen. Pist. Assai son presso della morte quelli, che vivono a torchi, e a ceri, e a
faccelline. |
Esempio: | Franc. Sacch. Op. div. 58. Aveva dinanzi acceso un torchio di due libbre, e 'l
Crocifisso, che non gli era molto di lungi, aveva una vil candeluzza d'un danaio. |
Esempio: | Bern. Orl. 3. 1. 68. Di bianchi torchi al lucido splendore Poi s'andarono a
posar negli ampj tetti. |
Esempio: | Ar. Fur. 23. 46. Dopo non molto la bara funebre Giunse a splendor di torchi, e
di facelle. |
Definiz: | §. I Torchio, è anche Strumento da stampare, e da premere. Lat. praelum. Gr.
ληνός. |
Esempio: | Buon. Fier. 3. 2. 9. Ed a me metti 'n torchio quell'esame Dell'uom da bene.
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Esempio: | Carl. Fior. 150. Ne potrete vedere una impennata d'inchiostro, o due in
un'opera d'un Fiorentino autore, che tosto sia sotto 'l torchio. |
Definiz: | §. II. Torchio, fu detto anche lo Strettoio, in cui si pongono i libri per potergli tondare. |
Esempio: | Buon. Fier. 4. 5. 6. Non vorrei, che 'n vostrlermel risarcire, E 'n rimetterlo
in torchio, Mel ritosasse in guisa, Che le postille n'andasser disperse, Lucubrate da me con tanto studio.
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