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1) Dizion. 2° Ed. .
TREGENDA
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TREGENDA.
Definiz: Trovato di persone semplici, ed è, secondo loro, quantità di brigata, che va di notte con lumi accesi. Lat. larvae.
Esempio: Passav. 347. Così si truova, che i demoni prendono la similitudine d'huomini, e di femmine, che son vivi, e di cavalli, e di somieri: vanno di notte in ischiera per certe contrade, dove, veduti dalle genti, credono, che sieno quelle persone, la cui similitudine mostrano: e questa in alcun paese si chiama la Tregenda.
Esempio: E Passav. appr. E quel dice, che vede morti, e che va con loro, e che va di notte in tregenda con le streghe.
Esempio: Morg. E appollin debb'essere il Farnetico, E Trivigante forse la Tregenda.
Esempio: E nella Beca. Che noi scontrammo tanti lumicini, Che mai vedesti più nuova faccenda, Ogniun Brucò, ch'ell'era la Tregenda.