Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
NOZZE.
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NOZZE.
Definiz: Sost. femm. di num. plur. L'atto del contrarre matrimonio.
Dal lat. nuptiae. –
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg. 1, 62: È da notare che l'arre sponsalizie, date da quella parte che dà cagione che le nozze non si facciano, si perdono, e le ricevute si restituiscono in doppio.
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 200: Le nostre nozze non sono ancora tanto ite innanzi, che abbiamo perduta nostra virginitade.
Esempio: Car. Eneid. 7, 591: Per tòr la figlia a i Teucri, e le sue nozze Distornare o 'ndugiare, a' monti ascesa Ne le selve l'ascose.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 21: Quando fate voi le nozze? N. Landò Andò iersera a Prato,... e ci sarà stasera, O domattina al più: e penso ch'egli Vorrà far tosto.
Esempio: Tass. Lett. 5, 171: Benchè fosse grande il desiderio di mostrarle la mia solita affezione, onorando le sue fortunate nozze con più lungo componimento.
Esempio: Dav. Tac. 1, 271: Sillano s'ammazò il dì delle nozze.
Esempio: Lipp. Malm. 4, 82: Per marito Lo volle, e già le nozze han celebrate.
Esempio: Segner. Crist. instr. 3, 382: Come Egli (Gesù Cristo) visibilmente assistè già alle nozze di Cana, così invisibilmente assiste ora alle nozze altresì di tutti i fedeli.
Definiz: § I. Comunemente si usa con particolare allusione alle cerimonie e feste che accompagnano la celebrazione del matrimonio. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 37, 62: E disse di voler le nozze a guisa De la sua patria; e 'l modo gli devisa.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 46, 73: Fansi le nozze splendide e reali, Convenïenti a chi cura ne piglia.
Esempio: Firenz. Comm. 1, 403: Ella è quella (una veste) ch'io le feci l'anno passato, quando l'andò alle nozze della sorella.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 239: Forse il nostro Comico Antico e noi sarem tenuti pecore Prive di conoscenza e di giudizio, Poichè in tempi di nozze e sì piacevoli Vi ragioniam di nomi odiosi.
Esempio: Dav. Scism. 409: Maritano le due figliuole minori a' figliuoli maggiori de' conti di Penbruc e di Untinton, e la maggiore, redatrice, a Gilfordo Dudleo...; e se ne fanno in un dì medesimo pompose nozze.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 179: All'immagini maestose, ma circoscritte e fredde, che può somministrare il primato in un monastero, contrapponevan esse le immagini varie e luccicanti, di nozze, di pranzi, ec.
Esempio: Capp. Scritt. 1, 410: L'uomo di bel tempo voleva far festa, il nobile celebrare le allegrezze della casa; ed anche queste comuni a tutti: un paio di nozze rallegrava l'intera città.
Definiz: § II. In locuz. figur. –
Esempio: Fr. Iac. Tod. 333: La corte, o' (ove) si fan ste nozze, Si è questa Chiesa santa.
Definiz: § III. E in senso particolare, Convito nuziale. –
Esempio: Dant. Purg. 22: Più pensava Maria, onde Fosser le nozze orrevoli ed intere, Ch'alla sua bocca.
Esempio: E Dant. Parad. 30: In quel gran seggio, a che tu gli occhi tieni.... Primachè tu a queste nozze ceni, Sederà l'alma.... Dell'alto Arrigo (qui in locuz. figur.).
Esempio: S. Oreg. Omel. 3, 296: Uscirono i servi suoi nelle vie, e ragunarono quantunque ne trovarono, buoni e cattivi, ed empieronsi le nozze di gente.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 62: Il papa fece solennemente le sponsalizie celebrare; ed appresso le nozze belle e magnifiche fatte, colla sua benedizione gli licenziò.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 23: La Caterina n'andò a marito insino a dì 14 di gennaio, e non facemo nozze, perchè non c'era il modo.
Esempio: Borgh. V. Disc. 2, 161: Salvo una forchettiera.... e talora un nappo da confetti per le nozze..., non si sarebbono arristiati di tenere altre argenterie per casa, senza tema di biasimo.
Esempio: Crusc. Vocab. II: Nozze.... E Per conviti che si fanno nelle solennità degli sponsalizj.
Esempio: Martin. T. N. 1, 202: Il regno de' cieli è simile a un re, il quale fece lo sposalizio del suo figliuolo: e mandò i suoi servi a chiamare gl'invitati alle nozze.
Esempio: E Martin. T. N. Not.: Le nozze sono qui il convito nuziale.
Esempio: Tomm. Evang. 267: Già le nozze son pronte, ma i convitati non erano degni. Andate dunque alle riuscite delle vie; e quanti trovate, chiamate alle nozze.
Definiz: § IV. Onde figuratam. si usò per Imbandigione lauta. –
Esempio: Fiorett. S. Franc. 151: Questo frate esce fuori di cucina,... e dice: Io vi so dire che frate Ginepro fa nozze.
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 95: Quel suo ministro, udendo ciò, per grandi nozze cosse della cucina ec.
Esempio: E Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 114: Quegli lo ricevette con grande allegrezza, e per grandi nozze gli apparecchiò da desinare lenticchie cotte.
Definiz: § V. E pel Matrimonio stesso. –
Esempio: Dant. Parad. 16: O Buondelmonte, quanto mal fuggisti Le nozze sue per gli altrui conforti!
Esempio: Colonn. Guid. N. 177: Io hoe proposto d'aggiugnerti in mia cara moglie, e di vivere teco in sacro patto di nozze continuamente.
Esempio: Nard. Liv. Dec. 49 t.: Io ho sposata, o Appio, la mia figliuola ad Icilio e non a te: ed holla allevata per le nozze legittime e non per lo stupro.
Esempio: Dav. Tac. 1, 271: Sollecita il partito, che tra zio e nipote di fratello si possa far giuste nozze.
Esempio: Bald. Vers. 125: Il figlio è frutto (Se nol sai) de le nozze.
Esempio: Segner. Crist. instr. 3, 373: Rimane solo che io vi faccia vedere la forma di rendere quest'onore alle nozze cristiane.
Esempio: Metast. Dramm. 4, 205: Amor governa Le nozze de' privati. Ànno i tuoi pari Nume maggior, che li congiunge.
Esempio: Parin. Poes. 19: Pera dunque chi a te nozze consiglia.
Esempio: Fosc. Poes. C. 34: Dal dì che nozze e tribunali ed are Diero alle umane belve esser pietose Di se stesse e d'altrui, toglieano i vivi ec.
Esempio: Giust. Vers. 139: Un de' nostri usuraj messe una volta L'unica figlia in vendita per moglie.... Purchè.... colle nozze sue l'opere ladre Nobilitasse del tenero padre.
Definiz: § VI. E in tal senso si usa comunemente nelle locuzioni In prime nozze, In seconde nozze, In terze, nozze, Passare a seconde nozze o alle seconde nozze, e simili. –
Esempio: Tass. Dial. 1, 364: Può così la donna come l'uomo senza biasmo passare a le seconde nozze.
Esempio: Buonarr. Fier. 4, 5, 3: Passando Alle seconde nozze, Rimaritata al nonno di Rigiro.... fu detta Capestra.
Esempio: Magal. Lett. At. 363: Una regina, passando alle seconde nozze con principe d'inferior condizione, il rimaner ella regina.... non basta a far sì che ec.
Definiz: § VII. Per similit. –
Esempio: Salvin. Opp. 174: I popoli del mare, e le falangi Popolose di pesci d'ogni sorta Dirò.... Qualunque albergan negli ondosi giri, Ove pasce ciascun, l'umide nozze E gli umidi natali, ed il pescoso Vitto, ec.
Esempio: Mascher. Inv. Lesb. 504: Come al marito suo parria gemente L'avida pianta susurrar! chè nozze Han pur le piante.
Esempio: Fosc. Poes. C. 137: Spontanee s'aggiogarono Alla biga gentil due delle cerve Che ne' boschi dittei schive di nozze Cintia a' freni educava.
Esempio: Tomm. Poes. 410: Lasciata ai gelidi Venti la morta vesta, In nuove nozze palpita La giovane foresta.
Definiz: § VIII. E per Unione, o Accoppiamento, dell'uomo con la donna, fuori del matrimonio. –
Esempio: Bocc. Decam. 2, 160: Mi piace di raccontarvi quanto sventuratamente fosse bella una Saracina, alla quale in forse quattro anni avvenne per la sua bellezza di fare nuove nozze da nove volte (qui in ischerzo).
Esempio: E Bocc. Decam. 2, 219: Forse n'eran di quelle che non meno per vaghezza di così spesse nozze, che per pietà di colei sospiravano.
Esempio: Firenz. Comm. 1, 389: I' mi risento senza le nozze pur troppo, la mattina quando i' mi levo.
Esempio: Car. Eneid. 1, 1048: In questo (velo) avea (Elena) le bionde Sue chiome avvolte il dì che di Micene A nuove nozze, e non concesse, uscío.
Esempio: Fiorett. B. Proginn. 1, 142: Ci era solenne promessa fra gli sposi e i padri loro per lo ratificamento di quelle nozze.
Definiz: § IX. Nozze, è nome che in alcune campagne della Toscana si dà a una pasta sottile, specie di cialda, solita farsi in occasione di matrimonj. –
Esempio: Martin. T. V. Not.2, 197 Not.: Lagana erano come piccole foglie fatte di farina e d'acqua; così sarebbero qualche cosa di simile a quelle che chiamansi nozze da' Toscani, ovvero come le lasagne e i maccheroni.
Definiz: § X. Nozze, nel linguaggio mistico, serve a indicare L'unione dell'anima con Dio, specialmente parlandosi di fanciulla che prenda il velo, talora con particolare allusione alla festa della vestizione. –
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 255: Avendo vestita una nostra sorella ieri al santo abito, vi mando un po' di saggio delle sue nozze: è poca cosa, perchè le nozze nostre sono spirituali.
Esempio: Tass. Gerus. S. 11, 9: E le vergini chiuse in casta cella, Che Dio con alte nozze a sè marita.
Esempio: Segner. Crist. instr. 3, 41: Una certa fanciulla nubile, per la vita ritirata che ella menava, meritò di sentirsi da Dio chiamare a nozze più belle col suo Gesù.
Esempio: Manz. Poes. 40: A quelle pure Nozze aspirar più non poss'io, legata D'un altro nodo.
Definiz: § XI. Pure nel linguaggio mistico, si usa a indicare L'unione della Chiesa con Gesù Cristo. –
Esempio: Lambr. Elog. 221: Il Dio, che morendo sulla croce inalzò il matrimonio a santità di sacramento, e lo fece simbolo misterioso delle celesti sue nozze, di dolore e di sangue, con la Chiesa.
Definiz: § XII. Da nozze, è locuzione aggiuntiva che significa Quale si richiede per le nozze; e figuratam., detto di spesa da nozze, vale Straordinario, Ingente. –
Esempio: Tratt. Virt. 93 t.: Amico, come entrasti tu qua non abbiendo vestimento da nozze?
Esempio: Chiabr. Rim. 2, 403: Ecco la casa Tutta in scompiglio; spenditori attorno, Cochi in faccende, zuccheri, vivande, Spese da nozze.
Esempio: Tomm. Evang. 268: E, entrato il re a riguardare i commensali, vide ivi un uomo non vestito in veste da nozze.
Definiz: § XIII. Nozze d'argento, si dice La festa pel venticinquesimo anniversario del matrimonio; e Nozze d'oro, Quella pel cinquantesimo.
Definiz: § XIV. Pane di nozze, si usa figuratam. a intendere lo Stato di contentezza e i buoni trattamenti che accompagnano di solito la vita coniugale nei primi giorni; e per estensione si usa parlando di prosperità, di condizione buona, che si preveda di breve durata.
Definiz: § XV. Andare a finire come le nozze di Pulcinella, parlandosi di discussione, di ritrovo, e simili, vale Finire in una baruffa, e propriamente in bastonate.
Definiz: § XVI. Andare a nozze, detto di donna, trovasi per Andare a marito. –
Esempio: Salvin. Senof. 101: E io dimenticata di tutto questo vado a nozze, infelice, e l'Imeneo canterà alcuno sopra di me?
Definiz: § XVII. Andare alcuno a nozze in checchessia, o Parergli di andare a nozze, e simili, in checchessia, sono maniere che significano Mostrare alcuno di far con gran sodisfazione, con molto gusto, ciò che si rileva dal contesto. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 21, 28: E dove far qualche mischia credeva, E' gli pareva proprio andare a nozze.
Esempio: Giambull. B. Ciriff. Calv. 2, 510: E ciascun pronto a la sua obidienza Che parea proprio ch'andassino a nozze.
Esempio: Bern. Orl. 17, 49: E non è fatto punto pauroso Per le gran cose che sentite aveva, Che quanto gli eran più dipinte sozze, Tanto a lui più pareva andar a nozze.
Esempio: Fag. Comm. 5, 23: I servitori e le serve, quando hanno a dare una cattiva nuova, vanno a nozze per darla nel peggior modo che possono.
Esempio: Nell. Iac. Vecch. 3, 7: Quando si tratta di strapazzar qualche uomo, mi par d'andare a nozze.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 570: Per loro, dare un assalto è come andare a nozze.
Definiz: § XVIII. Chiedere le nozze di una donna, si usò per Chiederla in moglie. –
Esempio: Firenz. Pros. 2, 152: Come prima ella pervenne all'età del maritarsi, egli fu de' primi che con grande instanza chiese le sue nozze.
Definiz: § XIX. Fare come le nozze de' baroni, si disse per Durar poco. –
Esempio: Fag. Comm. 6, 111: O questa tutela e questa esecutoria di Ciapo ha fatto come le nozze de' baroni, ell'ha durato poco davvero.
Definiz: § XX. Fare le nozze di Co, si disse per Far le cose appuntino, con parsimonia, riferendosi a spese. –
Esempio: Casott. A. Celid. 6, 16: Ho raccolti, Saran, dice, venzoldi, e quegli spendo: Puoi far con essi le nozze di Co, Ove non n'avanzò nè ne mancò.
Esempio: E Casott. A. Celid. 6, 17: Far le nozze di Co? veh che bravure!
Definiz: § XXI. Fare le nozze, o Far nozze, vale Celebrarle. –
Esempio: Firenz. Comm. 1, 338: Se voi non faceste nozze anche voi, io direi, venite alle nostre.
Esempio: Cecch. Mogl. 1, 1: E di consenso e dell'uno e dell'altra, Feci le nozze, ma pur di segreto, Acciocchè non ne fosse dato aviso (Da qualche sfaccendato) al vecchio.
Definiz: § XXII. E Fare le nozze di alcuna, trovasi per Sposarla, Condurla in moglie. –
Esempio: Stor. Rinald. Montalb. 146: E poi [Rinaldino] si tornò in Antiochia e volle fare le nozze di Rosana, da poi che tutto il regno era in pace.
Definiz: § XXIII. E Far nozze, trovasi, in modo un po' scherzevole, per Congiungersi carnalmente. –
Esempio: Bocc. Decam. 5, 71: E così cavalcando, non avendo spazio di far nozze, perciò che temevano d'esser seguitati..., alcuna volta l'un l'altro basciava.
Definiz: § XXIV. Invitare alcuno a nozze, vale Invitarlo, o Esortarlo, a fare una cosa di suo pieno gradimento. –
Esempio: Salv. Spin. 2, 3: Chi mi richiede di queste cose m'invita a nozze, mi truova sempre presto.
Definiz: § XXV. Tenere alcuno in nozze, vale Tenerlo in festa, Fargli condurre vita allegra. –
Esempio: Cecch. Esalt. 2, 1: Du' anni o più vi tien il suocero In nozze e in nozzoline a casa sua.
Definiz: § XXVI. Avere più che fare che a un paio di nozze. –
Esempio: Crusc. Vocab. III: Nozze.... Aver più che fare ch'a un paio di nozze; proverbio, e dicesi dell'Esser fuor di misura occupato.
Definiz: § XXVII. Far le nozze coi fichi secchi, o, come si disse, Far le nozze coi funghi; maniera proverbiale che vale Fare economia fuor di luogo, e propriamente in occasione di banchetti, d'inviti, e simili; e altresì Voler far molto con mezzi meschini o inadeguati. –
Esempio: Magal. Lett. scient. 108: Voi sapete che a noi altri riesce alle volte il far propriamente le nozze co' funghi.
Definiz: § XXVIII. I pazzi fanno le nozze, e i savj se le godono; è proverbio che vale quanto l'altro, I matti fanno le feste, e i savj le godono; e oggi più comunemente: Il pazzo fa la festa, e il savio se la gode. –
Esempio: Fag. Comm. 2, 301: Voi sapete meglio di me che i pazzi fanno le nozze, e i savj se le godono.