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Dizion. 4° Ed. .
FURO
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FURO.
Definiz: | V. A. Ladro, Imbolatore. Lat. fur. Gr. κλέπτης. |
Esempio: | Fr. Giord. Pred. S. Tu se' furo, e ladro di quello, che è di Dio, che gliele
imboli, anzi se' furo della deitade. |
Esempio: | Pass. 299. Se la gloria, o favore di loda per qualunque bene, che tu hai,
attribuisci a te non referendola a Dio, per certo tu se' furo, e ladro. |
Esempio: | Mor. S. Greg. Il furo, e 'l ladrone sempre ama le tenebre. |
Esempio: | Dant. Inf. 21. Mai non fu mastino sciolto Con tanta fretta a seguitar lo
furo. |
Esempio: | Com. Inf. 25. Furo è quello, che di notte toglie, e di dì si guarda. |
Esempio: | Vit. SS. Pad. Onde belando la pecora in ventre al furo, egli ne fu
vituperato. |
Esempio: | Amm. ant. 5. 2. 8. Il furo delle cose molto serrate si sollicita. |
Esempio: | E Amm. Ant. 5. 2. 9. Come la preda chiama, e invita il
furo. |
Esempio: | Cavalc. Med. cuor. Volendola comperare uno frate poi da quello furo, non
sappiendo ch'ella fusse furata. |
Definiz: | §. Alla Pisana Furo, per Foro, disse il |
Esempio: | Bocc. nov. 20. 21. Il mal furo non vuol festa. v. i Dep.
car. 54. |
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