Lessicografia della Crusca in rete

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LETTO
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LETTO.
Definiz: Arnese nel qual si dorme, e fatto propriamente per ciò. Lat. cubile, lectus.
Esempio: Bocc. n. 17. 31. Prese il Duca un lume in mano, e quello portò sopra 'l letto.
Esempio: E Bocc. num. 42. Molti sopra le letta ne prese.
Esempio: E Bocc. nov. 40. 3. Sì come colei, che nel letto era mal dal maestro tenuta coperta.
Esempio: Petr. canz. 47. 1. Ponsi del letto in su la sponda manca.
Esempio: Dan. Par. 15. Ed ancor nulla Era, per Francia, nel letto deserta.
Esempio: E Dan. Purg. 7. L'altro vedete, ch'ha fatto alla guancia Della sua palma, sospirando, letto [cioè appoggiatoio, e sostegno] Lat. fulcrum.
Definiz: ¶ Per lo suolo della terra, sopra 'l quale si posan l'acque. Lat. alveus.
Esempio: Com. Inf. c. 13. E quelli, morti, fece gittar nel letto del fiume d'Arno.
Esempio: Petr. Son. 132. E nel suo letto il Mar senza onda giace.
Definiz: ¶ E LETTO del vino, diciamo alla feccia, e posatura di esso. Lat. fex.
Definiz: ¶ Talora per piano del fondo di valle.
Esempio: Dan. Inf. c. 23. A pena furo i piè suoi giunti al letto Del fondo giù.
Definiz: E da LETTO LETTIGA, arnese da far viaggio, portato da due muli, detto così, perchè vi si può giacere, come nel letto. Lat. lectica.